Divinità della religione greca antica, patrono della medicina. Il suo culto come divinità guaritrice si estese rapidamente in tutto il mondo antico (il dio si insediò a Roma nel 293 a.C. con il nome di [...] di natura strettamente eroica. L'attributo principale di A., il serpente, ne dimostra il carattere originariamente legato agli inferi. Come dio sotterraneo, A. impartiva oracoli, limitati in seguito al campo medico, a cui venne destinato da Apollo. ...
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DERZELATES (Δερζελάτης)
Red.
Nome dato al "Grande Dio" trace raffigurato sulle monete di Odessos del tempo di Gordiano III.
Bibl.: B. Pick, in Jahrb., XIII, 1898, p. 156 ss.; B. Pick-K. Regling, Die [...] ant. Münzen v. Dacien u. Moesien, I, Berlino 1910, pp. 525, 528, 580, n. 2370 ...
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Eros
Èros [Der. del nome del mitico dio gr. dell'amore] [ASF] Pianetino, scoperto da M. Witt il 13 agosto 1898, che si può avvicinare moltissimo alla Terra (fino a 22 milioni di km), permettendo in tal [...] maniera ottime determinazioni della parallasse solare; vagamente cilindrico, è lungo circa 36 km e largo circa 15 km e presenta notevoli e periodiche variazioni di luminosità ...
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HERMANUBIS (῾Ερμάνουβις, ῾Ερμανούβης)
Red.
Forma grecizzata del dio dei morti egiziano Anubis (v.), raffigurato a volte in aspetto interamente teriomorfo, a volte con corpo umano e testa di cane. La [...] divinità, rientrando nella cerchia della religione isiaca, fu molto venerata nel mondo greco-romano e numerosissime sono le sue figurazioni su rilievi, dipinti, lampade, gemme e monete, specialmente del ...
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predestinazione
Giovanni Fallani
. la p. è l'ordine concepito da Dio per condurre al suo fine soprannaturale, cioè alla vita eterna, la creatura razionale. Poiché la vita eterna consiste nella visione [...] però quindi non prende / se non come dal viso in che si specchia / nave che per torrente giù discende (Pd XVII 40-42). b) Dio è il bene stesso e non può essere attratto da alcun bene creato: in lui volere il bene è causare il bene: nullo creato bene ...
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teurgia
Dal gr. ϑεουργία, comp. di ϑεός «dio» e ἔργον «opera, attività»; lat. tardo, ecclesiastico, theurgia. Termine che si afferma nella tarda età ellenistica, all’interno della spiritualità e della [...] filosofia greca, per indicare l’«opera divina» di cui l’uomo è capace se riesce a stabilire particolari rapporti con gli dei. La t. assume il suo più ampio sviluppo nel tardo neoplatonismo, con Porfirio, ...
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AIGINA (Αἴγινα)
G. Bermond Montanari
Figlia del dio marino Asopos, madre di Aiakos. Secondo il mito, Zeus, per rapirla, si trasformò in aquila o in fuoco (trasformazioni però non testimoniate dai monumenti [...] figurati) e la trasportò nell'isola Omone o Oionopia, che prese poi nome di Aigina (Egina, v.). Da Pausania (v, 22, 6 e x, 13, 6) sappiamo che i Fliasi avevano dedicato a Delfi un gruppo con Zeus ed A. ...
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ANTIOPE (᾿Αντιόπη, Antiñpa, Antiope)
2°. - Figlia del dio fluviale Asopo e poi, nei tragici e nelle più tarde tradizioni, figlia di Lico di Beozia o del fratello di questo Nicteo, signore di Tebe.
Di [...] eccezionale bellezza, fu amata da Zeus, che le si presentò sotto l'aspetto di satiro, e nacquero Anfione e Zeto. Secondo un'altra tradizione Anfione sarebbe nato da Zeus, Zeto da Epopeo di Sicione che ...
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NARCISO (Νάρκισος; Narcissus)
L. Guerrini
Figlio del dio del Cefiso e della ninfa Liriope, N., giovinetto di straordinaria bellezza, fu oggetto della passione amorosa di numerose fanciulle e ninfe, tra [...] le quali Eco (v.). N., incurante sempre dell'amore, fu colpito dalla vendetta di Nemesi: specchiandosi un giorno nell'acqua di una fonte, s'innamorò delle proprie fattezze a tal punto da lasciarsi morire ...
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TITHONOS (Τιϑωνός)
E. Paribeni
È un antico dio della luce e come tale il consueto compagno e complemento di Eos. Nel processo di unificazione delle storie mitiche attraverso regolari genealogie, T. diviene [...] un principe troiano figlio di Laomedonte e fratello di Priamo, rapito ancora fanciullo da Eos e divenuto sposo di quest'ultima. Divenuto immortale, ma soggetto alla degradazione della vecchiaia, T. diviene ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...