BACIOCCHI, Giovanni Tommaso
Manuelina Meliadò
Nato a Genova il 2genn. 1668 da nobile famiglia, fu avviato presto allo studio delle lettere per le quali mostrava notevole predisposizione. A diciotto [...] Campitelli, sotto la guida del p. Cesare Trenta. Tornato a Genova, fu per sei anni superiore nel collegio della Madre di Dio, mentre la sua dottrina gli conciliava la simpatia di letterati quali P. Figari, e G. B. Richeri, permettendogli in breve di ...
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(gr. Μινύας) Mitico fondatore di Orcomeno in Beozia ed eponimo dei Mini, popolazione di origine tessalica, abitante in questa città. Figlio di Crise e perciò nipote di Posidone (o figlio direttamente [...] del dio), gli si attribuivano molti figli, tra cui Ciparisso, Climene (secondo una tradizione nonna di Giasone) e le tre Miniadi (o Minieidi): Leucippe, Arsippe, Alcatoe. Esse furono punite con la follia per il loro rifiuto di accogliere il nuovo ...
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(gr. Σκύλλα) Nella mitologia greca, mostro marino, localizzato nello Stretto di Messina sulla costa davanti allo rupe dove stava Cariddi (➔). Secondo il mito, S., bellissima figlia di Trieno o di Forco, [...] il dio marino, e di una dea, Crateide, oppure di Forbante e di Ecate, fu trasformata da Circe, gelosa di Glauco che ne era innamorato, o da Anfitrite gelosa di Posidone, in un mostro orribile dalla testa e il corpo di donna che terminava in un’ ...
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Hemon, Aleksandar. – Scrittore bosniaco naturalizzato statunitense (n. Sarajevo 1964). Stabilitosi a Chicago nel 1992, si è imposto alla critica e al pubblico con The question of Bruno (2000; trad. it. [...] Spie di Dio, 2000), in cui ha ricostruito su un impianto fortemente autobiografico le ragioni storiche della crisi dei Balcani. Sostanziata dalla sua travagliata biografia di esule anche la produzione successiva, della quale vanno citati la raccolta ...
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(gr. Γλαῦκος) Mitico pescatore di Antedone in Beozia, figlio del fondatore di quella città, Antedone, e di Alcione (o di Posidone e di una Naiade). Per aver mangiato un’erba portentosa divenne un dio [...] marino, al quale si attribuivano virtù profetiche. Virgilio ne fa il padre della Sibilla Cumana; è ricordato da Dante. In altre versioni è messo in relazione con gli Argonauti e sarebbe stato il costruttore ...
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SALACROU, Armand
Paola Ricciulli
(App. II, II, p. 771)
Drammaturgo e scrittore francese, nato a Rouen il 9 agosto 1899, morto a Le Havre il 23 novembre 1988. Surrealista irriducibile, angosciato dall'immanenza [...] felice per delineare la sua figura di ribelle nei confronti della crudele realtà di un universo caratterizzato dall'assenza di Dio e consegnato all'ingiustizia e al disordine.
Le profonde inquietudini esistenziali di S., oltre che nel suo teatro (di ...
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Scrittore croato (Vrlika 1876 - Zagabria 1948). Come poeta lirico (Knjiga Boccadoro "Il libro B.", 1900) ha contribuito al rinnovamento, tematico e ritmico, della poesia croata; come scrittore drammatico [...] (Božji čoviek "L'uomo di Dio", 1924; Pustolov pred vratima "L'avventuriero davanti alla porta", 1926; Bez trećega "Senza il terzo", 1937) ha ottenuto successi anche all'estero, soprattutto per modernità di temi e abilità scenica. Meno importante la ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] simbologica, dovuta a R. Meignez (v., 1963), delle tecniche di gruppo come ambienti inferi dominati da un animatore che impersona il Dio dei nodi o Varuna. Ispirata a Durand e a Eliade è l'opera della Société de symbolisme, che, fondata a Ginevra da ...
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Presso gli antichi Romani, pubblica preghiera (lat. obsecratio) indetta dal senato o dai pontefici, per espiazione di colpe o per allontanare l’ira degli dei.
Nella retorica classica, figura che consiste [...] nell’implorare un dio o un uomo o un’entità personificata, al fine, per lo più, di testimoniare la propria sincerità o buona fede oppure di ottenere un intervento favorevole. ...
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Poeta (Kazan´ 1743 - Zvanka, presso Novgorod, 1816). Ispirandosi soprattutto a Orazio, cantò nelle sue odi, oltre a temi contingenti (Felica, elegia in lode di Caterina II), gli eterni motivi della brevità [...] della vita, dell'ineluttabilità della morte, della grandezza di Dio: Vodopad ("La cascata"), Na smert´ knjazja Meščerskogo ("In morte del principe Meščerskij"), Bog ("Dio"). Coltivò anche il genere anacreontico. ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...