(gr. Νῦσα) Nome di una ninfa nutrice di Dioniso, diffuso come toponimo in numerose località connesse con l’antico culto del dio, in Tracia, Macedonia, Tessaglia, Eubea, Beozia, Nasso e, fuori dalla Grecia, [...] in Asia, Libia, Egitto, Arabia, India ...
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(o Fenrer o Fenriswolf) Nella mitologia germanica, l’archetipo di tutti i lupi concepiti come nemici degli dei e degli uomini; figlio del dio Loki, condivide la natura malvagia di tutta la stirpe del [...] Sleipnir. Viene legato dagli dei con una catena magica che egli spezzerà solo alla fine del mondo (crepuscolo degli dei), quando divorerà il dio Odin, e, secondo una versione, il Sole e la Luna, per poi essere ucciso dal figlio di Odin, Vidhar. ...
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(gr. ᾿Αντιόπη) Mitica figlia (o moglie) di Lico di Beozia o del fratello di quello, Nitteo, signore di Tebe, o del dio fluviale Asopo, amata da Zeus mutato in satiro (o da Epopeo, re di Sicione) e resa [...] madre dei gemelli Anfione e Zeto. Perseguitata da Lico e tenuta prigioniera per molti anni dalla moglie di lui, Dirce, riuscì a fuggire presso i figli che, da lei abbandonati sul Citerone, erano stati ...
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Tartt, Donna. – Scrittrice statunitense (n. Greenwood, Mississippi, 1963). Ha esordito nella scrittura con il romanzo The segret history (1992; trad. it. Dio di illusioni, 1992), giallo atipico e opera [...] prima di grande spessore che, tradotta in ventitré lingue, ha venduto cinque milioni di copie in tutto il mondo divenendo un clamoroso successo editoriale. In essa si danno già come enucleate le cifre ...
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Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] – pur a Temistio ideologicamente così vicino2. Né il traditore del mos maiorum, responsabile della rovina di Roma, come in Giuliano. Non è insomma un personaggio sul quale esprimere un giudizio storico. ...
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(gr. ᾿Αλιρρόϑιος) Mitico figlio di Posidone e della ninfa Eurite, che, avendo fatto violenza ad Alcippe, figlia di Ares, fu ucciso dal dio presso una fontana alle pendici dell’acropoli di Atene. Ares fu [...] quindi chiamato in giudizio da Posidone davanti al tribunale divino riunito sul colle che poi prese il nome di Areopago ...
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(dal gr. Λύκειος o Λύκιος) Nella mitologia greca, epiteto di Apollo, variamente spiegato: collegato al termine «lupo» (λύκος) o al trasporto del dio, subito dopo la nascita, in Licia (Λυκία) o infine [...] alla sua natura di divinità solare (dalla radice λευκ-, λυκ- «candore, luce»).
Ad Apollo L. era dedicato un santuario in una località a E di Atene alle pendici meridionali del Licabetto. Il luogo era ampio ...
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Tradizioni ecclesiastiche e letterarie copte ed etiopiche
Paola Buz
Alessandro Bausi
La tradizione copta e quella etiopica rappresentano due momenti della cristianità alessandrina: la prima quello [...] , il ṭef, da cui il nome86. Vi si legge:
Ecco ciò che ha detto il re Zar’a Ya‘qob: «Il quindicesimo anno da che Dio mi ebbe fatto re [cioè nel 1449], il cinquantesimo dopo la mia nascita, io ebbi una visione che mi diceva: “Poni la mia croce su una ...
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Il primo uomo nella mitologia babilonese, protagonista di un mito dell’origine della morte ricostruito soprattutto in base alle tavolette di Tell el-῾Amārna. Figlio del dio Ea e pescatore, un giorno, molestato [...] dal Vento del sud, lo afferra e gli rompe le ali: chiamato a giudizio presso il dio Anu, è assolto con l’aiuto del padre. Anu gli offre l’immortalità: ma A. rifiuta e così il genere umano rimane mortale. ...
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(gr. ῎Ακις) Fiume della Sicilia che scorreva nel territorio dell’odierna Acireale.
Secondo la leggenda (Ovidio, Met. 13, 750) il giovane A., figlio del dio Fauno e della ninfa Simetide, si innamorò della [...] nereide Galatea, amata da Polifemo; questi per gelosia volle sfracellare con un masso A., che però si trasformò in fiume ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...