MARCHETTI, Alessandro
Cesare Preti
Nacque a Pontormo (ora Pontorme, frazione di Empoli), il 17 marzo 1633 da Angelo e da Luisa Buonaventuri. Terzo di cinque figli, non ancora adolescente rimase orfano [...] il quale riteneva di avere così individuato una prova a sostegno della possibilità della creazione dal nulla da parte di Dio.
La disputa che, condotta con toni non sempre civili, fece riemergere alcune delle vecchie accuse di Viviani, morto nel 1703 ...
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La civilta islamica. Introduzione. Le scienze nell'Islam classico e la periodizzazione della storia della scienza
Roshdi Rashed
Introduzione. Le scienze nell'Islam classico e la periodizzazione della [...] Profeta, la sua trasmissione, le regole d'interpretazione, ecc.); le scienze dei fondamenti della religione (uṣūl al-dīn; Dio, la profezia, il dogma, ecc.); le discipline giuridiche fondate sui principî dell'Islam. La differenza essenziale tra queste ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La scienza della musica negli scritti arabi
Amnon Shiloah
La scienza della musica negli scritti arabi
Un itinerario teorico nell'affascinante [...] presagi, sulla base delle leggi astrologiche determinate dalla posizione e dalla congiunzione delle stelle. Nell'invocare la grazia di Dio, che li avrebbe salvati da ciò che temevano, essi usavano pregare, digiunare, intonare inni di lode e cantilene ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria dei numeri
Catherine Goldstein
Teoria dei numeri
Le tappe più significative dello sviluppo di un settore della scienza o dell'arte si accordano raramente con la suddivisione [...] decisione: il solo fondamento legittimo della matematica, e dunque il solo che la renda legittima, sono gli interi ordinari: "Il buon Dio ha creato i numeri interi, tutto il resto è opera dell'uomo". Come per Kummer, il punto centrale della teoria è ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Lo sviluppo della teoria della probabilita e della statistica
Oscar Sheynin
Lo sviluppo della teoria della probabilità e della statistica
I primi sviluppi del calcolo delle [...] casualità oggettiva non ebbero inizio con Laplace. Kepler denunciava l'aleatorietà come un abuso nei confronti di Dio e tuttavia era costretto a spiegare le eccentricità attribuendole a fattori casuali. Presumibilmente, Laplace, come Immanuel Kant ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Galileo Galilei
William Shea
Galileo Galilei
La formazione e l'insegnamento
Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 (e non il 18, come riportano [...] si vadia al cielo, e non come vadia il cielo" (ibidem, V, p. 319), Galilei elaborò la tesi secondo cui Dio si esprime sia attraverso il libro della Natura sia attraverso la Bibbia e bisogna prestare attenzione affinché le espressioni metaforiche in ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. I metodi numerici
Peter Schreiber
I metodi numerici
Il XVII sec. è stato in generale un 'secolo geometrico'. A parte alcune considerazioni di carattere puramente numerico, [...] /2 e inoltre notava che 1/2=(1−1)+(1−1)+(1−1)+…=0+0+0+…, uguaglianza che egli interpretava come la capacità che Dio ha di creare qualcosa dal nulla. Leibniz scriveva nel 1693:
In questo modo (cioè mediante una serie di potenze per la funzione cercata ...
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La scienza in Cina: i Ming. Matematica e astronomia
Guo Shirong
Li Zhaohua
Alexei Volkov
Peter Engelfriet
Chu Pingyi
Matematica e astronomia
La perdita delle conoscenze matematiche e astronomiche
di [...] confuciani, nel tentativo di convincere i Cinesi che il cielo menzionato nei Classici era la stessa entità del Dio dei cristiani. Inoltre, per accattivarsi il favore dei funzionari inviava loro insoliti regali, piccoli prodigi della scienza che ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...