CAVALIERE
F. Pomarici
La figura equestre del dio, del sovrano, dell'eroe, ma anche del semplice soldato o cacciatore, fu di grande rilevanza nell'arte antica tanto nel campo della rappresentazione regale, [...] un primo tempo, già nel secolo scorso, si è ritenuto di poter individuare la fonte di questa iconografia nelle immagini del dio egiziano Horus a cavallo che uccide con la lancia il suo nemico Seth in forma di coccodrillo, di cui si conservano alcuni ...
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(gr. Πάν)
Mitologia
Divinità della mitologia greca, dio delle montagne e della vita agreste. Il suo culto fu in origine nell’Arcadia. Nell’Inno omerico a lui dedicato è detto figlio di Ermete e della [...] .) dall’Attica nel resto della Grecia e in Sicilia, raggiunse il culmine nell’età alessandrina. Solo più tardi P. fu considerato un dio universale per una falsa etimologia del suo nome (τὸ πᾶν, «il tutto»).
Nell’arte attica del 5° sec. a.C. la figura ...
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CIELO (Caelus; Caelum)
A. de Franciscis*
Il dio del cielo nella religione romana si riallaccia al greco Urano (v.); è il padre di Saturno e tarde iscrizioni votive (C. I. L., ii, 2407, 6, 81, 83, 84) [...] culto. Vitruvio (1, 2, 5) parla di templi ipetrali di Cielo. Nell'arte romana le figurazioni sono piuttosto rare e il dio appare barbato, col manto che gli si gonfia ad arco al disopra della testa: così egli è rappresentato sulla corazza della statua ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] cui la divinità è concepita come pensiero di pensiero e, così, come ΝοῦϚ. Successivamente con Plotino (sec. 3°) e la sua filosofia della l. Dio viene posto al di sopra di ogni intelletto e di ogni essenza e, quindi, una tale l. è posta al di sopra di ...
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DERZELATES (Δερζελάτης)
Red.
Nome dato al "Grande Dio" trace raffigurato sulle monete di Odessos del tempo di Gordiano III.
Bibl.: B. Pick, in Jahrb., XIII, 1898, p. 156 ss.; B. Pick-K. Regling, Die [...] ant. Münzen v. Dacien u. Moesien, I, Berlino 1910, pp. 525, 528, 580, n. 2370 ...
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HERMANUBIS (῾Ερμάνουβις, ῾Ερμανούβης)
Red.
Forma grecizzata del dio dei morti egiziano Anubis (v.), raffigurato a volte in aspetto interamente teriomorfo, a volte con corpo umano e testa di cane. La [...] divinità, rientrando nella cerchia della religione isiaca, fu molto venerata nel mondo greco-romano e numerosissime sono le sue figurazioni su rilievi, dipinti, lampade, gemme e monete, specialmente del ...
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AIGINA (Αἴγινα)
G. Bermond Montanari
Figlia del dio marino Asopos, madre di Aiakos. Secondo il mito, Zeus, per rapirla, si trasformò in aquila o in fuoco (trasformazioni però non testimoniate dai monumenti [...] figurati) e la trasportò nell'isola Omone o Oionopia, che prese poi nome di Aigina (Egina, v.). Da Pausania (v, 22, 6 e x, 13, 6) sappiamo che i Fliasi avevano dedicato a Delfi un gruppo con Zeus ed A. ...
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ANTIOPE (᾿Αντιόπη, Antiñpa, Antiope)
2°. - Figlia del dio fluviale Asopo e poi, nei tragici e nelle più tarde tradizioni, figlia di Lico di Beozia o del fratello di questo Nicteo, signore di Tebe.
Di [...] eccezionale bellezza, fu amata da Zeus, che le si presentò sotto l'aspetto di satiro, e nacquero Anfione e Zeto. Secondo un'altra tradizione Anfione sarebbe nato da Zeus, Zeto da Epopeo di Sicione che ...
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NARCISO (Νάρκισος; Narcissus)
L. Guerrini
Figlio del dio del Cefiso e della ninfa Liriope, N., giovinetto di straordinaria bellezza, fu oggetto della passione amorosa di numerose fanciulle e ninfe, tra [...] le quali Eco (v.). N., incurante sempre dell'amore, fu colpito dalla vendetta di Nemesi: specchiandosi un giorno nell'acqua di una fonte, s'innamorò delle proprie fattezze a tal punto da lasciarsi morire ...
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TITHONOS (Τιϑωνός)
E. Paribeni
È un antico dio della luce e come tale il consueto compagno e complemento di Eos. Nel processo di unificazione delle storie mitiche attraverso regolari genealogie, T. diviene [...] un principe troiano figlio di Laomedonte e fratello di Priamo, rapito ancora fanciullo da Eos e divenuto sposo di quest'ultima. Divenuto immortale, ma soggetto alla degradazione della vecchiaia, T. diviene ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...