doveri
Anna Lisa Schino
Quello che un'autorità o la nostra coscienza ci obbliga a fare
Ognuno di noi, nel corso della propria vita, si trova di fronte a tutta una serie di doveri: familiari, scolastici, [...] affrontare un grande drago che gli sbarra il passo: "Chi è il grande drago che lo spirito non vuole più chiamare signore e dio? 'Tu devi' si chiama il grande drago. Ma lo spirito del leone dice "Io voglio"". Il ciclo delle metamorfosi non finisce qui ...
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In filosofia, la dottrina che, nel rapporto di dipendenza di un fenomeno da un altro fenomeno, vede soltanto una ‘causa occasionale’ rispetto all’unica causa reale costituita dall’azione dell’universale [...] sostanze, la corrispondenza tra attività psichica e attività corporea è fatta derivare da un accordo stabilito tra esse da Dio. Questo o., approfondito specie nel lato gnoseologico da N. Malebranche, fu per certi aspetti ripreso da G. Leibniz nella ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] arriva alla certezza perfetta di queste tre cose ‒ l'esistenza di Dio, che Egli sia unico e che non sia un corpo ‒ mutamento, come si è detto nel quinto e nel settimo lemma. Esso è Dio, glorioso sia il suo nome: Egli è la causa prima che muove la ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] ad acchiappare" (p. 196). Al caso il D. contrapponeva la creazione: "L'uomo è uscito dal quadrumano: l'accidente lo ha eccitato ma è Dio che ve lo aveva posto, ed è lui che creando ne lo ha cavato fuori. Ma una volta che ei ne è venuto fuori, non è ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] , descriveva e spiegava l'intero Universo, la sua relazione con Dio e, in modo implicito o esplicito, la posizione dell'uomo al per avviare e mantenere le sue attività, implicava un Dio trascendente, allo stesso modo in cui le macchine per muoversi ...
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Bioetica e biotecnologie
Remo Bodei
(Dipartimento di Filosofia, Università degli Studi di Pisa, Pisa, Italia)
Le biotecnologie hanno modificato la nozione di famiglia legata ai rapporti di sangue, la [...] , dalle sue sorgenti al suo esito, passando poi attraverso tutte le fasi critiche di essa? Perché separare e disaggregare quel che Dio, la natura o la società hanno da sempre (o da tempo immemorabile) unito, e cioè la sessualità e la procreazione, la ...
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Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] alla v., in quanto libera, un ruolo centrale e lascia a essa la decisione del suo conformarsi o meno al volere del Dio creatore. Qui è piuttosto l’ambito della ragione a essere riconosciuto come limitato e insufficiente, mentre si amplia il raggio di ...
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Filosofo italiano (Giarre, Catania, 1908 - Genova 1975); prof. di storia della filosofia nell'univ. di Pavia (dal 1938), di filosofia teoretica (dal 1947) e di filosofia (dal 1968) nell'università di Genova; [...] , Pascal, Rosmini, Blondel, ecc., e le ampie sintesi Il secolo XX (2 voll., 1941: esame della filosofia italiana contemporanea), Il problema di Dio e della religione nella filosofia attuale (1944), La filosofia oggi (1945; 2a ed., 2 voll., 1952). ...
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Complesso di dottrine e di movimenti spirituali, sviluppatosi in età ellenistico-romana e fiorito a fianco del cristianesimo antico. Si tratta di un insieme assai vario di sistemi e di scuole, privi di [...] verità a partire dall’esperienza o da principi o postulati, bensì conoscenza rivelata dei misteri divini e dell’ineffabile grandezza di Dio; non rivelata da un maestro che con l’insegnamento o l’esempio o con entrambi parli e agisca come divinamente ...
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Filosofo greco (n. Licopoli, Egitto, 203-206 - m. in Campania 269-270), massimo rappresentante del neoplatonismo antico. P. è autore delle Enneadi, cioè di sei gruppi di nove scritti ciascuno, raccolti [...] formulazione plotiniana, come un originale compromesso tra la teologia ellenica e la teologia cristiana che afferma l'azione di Dio nel mondo, operante come volontà creatrice, donde il vasto influsso di P. sulla stessa patristica greca e sul pensiero ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...