DIOGENE di Sinope (Διογένης Σινωπεύς, Diogĕnes Sinopensis)
P. E. Arias
Filosofo greco, caposcuola della dottrina cinica. Visse tra il 414 ed il 323 a. C. Sappiamo che i Corinzî gli innalzarono una statua [...] Sidon. Apoll., Epist., xi, 9, 14). Allo stato attuale degli studî il ritratto che ci è noto di D. risale ad un archetipo assai lontano Albani e con una pittura della Farnesina dove è rappresentato un cinico (Cratete?; H. Fuhrmann, in Röm. Mitt., lv, ...
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Nome dei rappresentanti di un movimento filosofico iniziatosi nell'età di Socrate e perpetuatosi poi attraverso tutto lo sviluppo della cultura antica. Socrate, reagendo al relativismo sofistico, aveva [...] , che vi insegnava. Ma, nato da Antistene, lanciato (potrebbe dirsi) da Diogene, rafforzato dalla clamorosa adesione di Cratete di Tebe, il movimento cinico, appunto per il suo carattere piuttosto di affermazione e di evangelizzazione pratica che di ...
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. Oriente. - Nelle antiche monarchie orientali la corrispondenza epistolare ha carattere soprattutto ufficiale: lettere di sovrani fra loro, istruzioni a generali e governatori, e rapporti di questi al [...] filosofiche. Basti accennare che ilcinico Menippo di Gadara (secolo il problema delle cosiddette lettere di Falaride, tiranno d'Agrigento (sec. VI a. C.), che sorsero intorno al sec. IV d. C. Così abbiamo pseudepistolografia di Ippocrate e di Diogene ...
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GIULIANO (Flavius Iulianus Augustus) l'Apostata (ἀποστάτης; anche ταραβάτης "trasgressore"), imperatore
Alberto Pincherle
Figlio di Giulio Costanzo (nato dal matrimonio di Costanzo Cloro con Teodora) [...] Grecia non trascurò certo altri filosofi, quali Ierio e Diogene, né i templi più celebri e i santuarî dei uomini (Bari 1932: Al re Sole, Alla madre degli dei, Contro ilcinico Eraclio, ecc.). Indice dei testi epigrafici, in De Ruggiero, Dizion. epigr ...
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IPPARCHIA (‛Ιππαρχία, Hipparchĭa)
Guido Calogero
Nata a Maronea, in Tracia, sposò ilcinico Cratete di Tebe (v.), per entusiastica infatuazione verso il movimento cinico, benché tale matrimonio - a cui [...] es., Diogene Laerzio, Suida) attribuiscono i tratti più urtanti dell'impudenza, ἀναίδεια, cinica - la facesse cadere, agli occhi dell'alta classe sociale da cui discendeva, nell'abiezione. Essa tuttavia convertì al cinismo anche il fratello Metrocle ...
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Travestimento burlesco di un’opera d’arte, a scopo satirico, umoristico o anche critico, consistente, nel caso di opere di poesia (meno spesso di prosa), nel contraffare i versi conservandone la cadenza, [...] Ipponatte; nelle commedie di Aristofane sono molte le p. di Euripide, di Eschilo, dei ditirambografi; e Cratete di Tebe ilcinico, scolaro di Diogene (5°-4° sec. a.C.), compose parodie di Omero e Solone con intenti moralistici. Famosi esempi di p. si ...
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STOICISMO
Guido CALOGERO
. Termine designante, nella storia del pensiero antico, una dottrina e una tradizione fra le più importanti. Etimologicamente esso deriva dal greco στοά "portico" giacché sotto [...] del Bosforo, scolaro di Cleante; Zenone di Tarso e Diogene di Seleucia, successori di Crisippo; Antipatro di Tarso, Boeto riconosce e riverisce nella sua divina totalità. Ilcinico svaluta assolutamente il mondo, lo stoico gli attribuisce un valore ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] Diogene. Essi hanno detto, infatti, che l'anima di tutto ciò che vive si conserva nell'aria, e che vento e aria conservano questo mondo. Altri, a loro volta, hanno posto il testo dell'imperatore Giuliano contro ilcinico Eraclio si trova questa breve ...
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GRIMALDI, Francescantonio
Maria Luisa Perna
Fratello minore di Domenico, nacque a Seminara, presso Reggio Calabria, il 10 maggio 1741. Fu dapprima educato dal padre, marchese Pio, che ne sviluppò gli [...] e nella vita politica del Regno.
Nel 1777, con La vita di Diogenecinico (Napoli), il G. affrontava - sulla scorta di un'analisi della filosofia antica - il tema dell'etica in termini che preannunciano l'evoluzione successiva del suo pensiero ...
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Sofista e filosofo eclettico (n. Arles, circa 85 d. C. - m. tra il 143 e il 176). Educato nella cultura greca a Marsiglia, visse a Roma sotto Traiano e Adriano; caduto in disgrazia di quest'ultimo, fu [...] Απομνημονεύματα) in 5 libri, utilizzati da Diogene Laerzio e la Varia erudizione (Παντοδαπὴ seguì nella morale la tendenza cinico-stoica del maestro Dione di di filosofi e poeti tragici, volto a dimostrare che l'esilio non è un male per il saggio. ...
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cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...