Grecista italiano (Buccino 1923 - Napoli 2001); prof. universitario dal 1960, insegnò a Trieste e a Napoli. Si occupò di aspetti diversi della cultura letteraria e filosofica greca, con particolare riguardo [...] . Tra le opere ricordiamo: Nomos Basileus (1956); traduzione con note di commento delle Vite dei filosofi di DiogeneLaerzio (1962); Teodoro Metochites. Saggio critico su Demostene e Aristide (1969); Ricerche filodemee (1969; 2a ed. 1983); Rintone ...
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Erudito e filologo francese (Ginevra 1559 - Londra 1614); insegnò greco a Ginevra, poi a Montpellier e a Parigi chiamatovi da Enrico IV. Passò poi in Inghilterra, ben accetto a Giacomo I, che lo adoperò [...] . Diede edizioni fra gli altri di Apuleio, Polibio, Strabone, fu autore di traduzioni famose e d'un commento a DiogeneLaerzio e ad Ateneo. Il figlio Étienne Méric (Ginevra 1599 - Canterbury 1671) curò alcune edizioni e ristampe delle opere del ...
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Filosofo stoico (Soli o Tarso in Cilicia verso il 280 a. C. - Atene intorno al 205 a. C.); successore di Cleante nello scolarcato della Stoa, diede quella fondamentale sistemazione delle dottrine stoiche, [...] problemi logici (dottrina del sillogismo ipotetico) C. dette contributi di grande importanza. Scrittore fecondissimo, compose, secondo DiogeneLaerzio, 705 libri di cui non restano che frammenti. Per la prolissità "da donnicciola" del suo stile fu ...
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Filosofo greco, scolaro del pitagoreo Filolao, e poi, con Simmia, di Socrate, è personaggio del Fedone platonico. Dei tre dialoghi, attribuitigli da DiogeneLaerzio (III, 125), sono probabilmente spurî [...] il Φρύνιχος e la 'Eβδόμη che non conosciamo, e certamente il Πίναξ ("tavola"), forse del 1º sec. d. C., di contenuto prevalentemente cinico-stoico e di tendenza neopitagoreggiante, il cui titolo deriva ...
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Amico e scolaro di Socrate; nel dialogo di Platone a lui intitolato cerca invano di persuadere Socrate alla fuga dal carcere da lui predisposta, e nel Fedone dà le ultime disposizioni e interroga il maestro [...] sulle sue ultime volontà. È incerto se abbia realmente scritto i 17 dialoghi di cui DiogeneLaerzio (II, 121) cita i titoli. ...
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Secondo le teorie fisiche dell’antichità, particella di materia assolutamente semplice e non ulteriormente divisibile, dotata di qualità e quantità determinate. Nel linguaggio scientifico odierno, la più [...] e immoralismo) fecero perdere ogni traccia di atomismo. Nel Rinascimento, la riscoperta di Lucrezio e di Epicuro (tramite DiogeneLaerzio, che faceva anche conoscere l’atomismo democriteo) riporta l’a. in voga negli ambienti della nuova filosofia (G ...
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PITAGORA e PITAGORISMO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giorgio DIAZ DE SANTILLANA
Alfonso LIDONNICI
. La tradizione che riguarda Pitagora è in tal modo collegata con quella concernente il pitagorismo [...] , più aperti agl'influssi del neopitagorismo, ma che sono già presenti nella dossografia più antica, e quindi anche in DiogeneLaerzio.
Secondo questa tradizione Pitagora, figlio di Mnesarco, nacque a Samo nella prima metà del sec. VI a. C. (stando ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] Teofrasto, Dicearco, Eratostene e tanti le cui opere andarono in gran parte perdute e ci son note per le citazioni di DiogeneLaerzio, cui siamo debitori di dieci libri sulla vita e la dottrina dei più celebri filosofi. Questo genere di storia della ...
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PLATONE (Πλάτων, Plato)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Bruno NARDI
La vita. - Secondo la datazione più attendibile, che è quella di Apollodoro, P. nacque ad Atene nel primo anno dell'Olimpiade 88ª, [...] 6. Nel sec. XII o, al più tardi, nella prima metà del sec. XIII erano state tradotte in latino le Vite di DiogeneLaerzio. E ad esse, oltre che alle altre fonti sopra indicate, attinsero Benzo d'Alessandria (Chronicon, lib. XXIV, ms. nella Bibl. Ambr ...
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Uno dei maggiori rappresentanti della più antica filosofia greca. Nacque, secondo testimonianze quasi unanimi, in Abdera. Però regnano incertezze sia sulla data della nascita (fra il 470 e il 457 a. C.) [...] di scritti non ordinati in tetralogie: uno di problemi naturali, uno di memorie riferentisi principalmente a questioni orientali. DiogeneLaerzio nota che alcuni assegnavano a D. altri scritti, ma aggiunge che si trattava in parte di estratti dalle ...
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sorite1
sorite1 s. m. [dal lat. sorites, gr. σωρείτης o σωρίτης, der. di σωρός «mucchio, cumulo»]. – 1. Termine usato dallo scrittore greco Diogene Laerzio (3° sec. d. C.) per indicare una delle argomentazioni sofistiche (nota anche come sofisma...