SENOFONTE (Ξενοϕῶν, Xenŏphon)
Arnaldo Momigliano
Storico e moralista ateniese. Figlio di Grillo e di Pandora, del demo di Erchia, appartenente a famiglia della classe dei cavalieri, dunque aristocratico.
Un [...] a Socrate dopo la stessa battaglia di Delio. Comunque, il fatto decisivo della giovinezza di S. è l'incontro con Socrate. DiogeneLaerzio lo descrive nel famoso episodio di Socrate, che, incontrato il giovane S. in un vicolo, gli sbarra la strada col ...
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Provincia (nomo) del Peloponneso (Grecia), che ne occupa tutto il centro e un tratto della costa orientale; misura 3690 kmq. di superficie e conta una popolazione di circa 155.000 abitanti (42 per kmq.). [...] 7, 2, 22; VIII, 5, 13. Per la durata della monarchia, Polibio, IV, 33; Strabone, p. 362; Paus. IV, 22, 3-4; DiogeneLaerzio, I, 94. Conflitto di Sparta con Tegea, Erodoto I, 65-68. Per l'effimera confederazione arcadica, vedi la letteratura in Busolt ...
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SOLONE (Σόλων, Solo)
Gaetano De Sanctis.
Legislatore ateniese, figlio di Execestide, di famiglia nobile e sufficientemente agiata, sebbene non tra le più ricche, S. nacque in Atene probabilmente fra [...] p. 99 segg.). Inoltre la Repubblica degli Ateniesi di Aristotele (5-12) e le vite di S. di Plutarco e di DiogeneLaerzio. Molto, sia in Aristotele sia in Plutarco, deriva dalla tradizione attidografica cioè in ultima analisi da Clidemo che certo però ...
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Figlio d'un Ateniese e d'una schiava di Tracia, solo per metà greco quindi, discepolo, in età matura, di Socrate e, già prima, di Gorgia e d'altri sofisti, Antistene fu il fondatore della scuola che chiamarono [...] che questo, stornare gli uomini dalle ricerche scientifiche, come vane.
La lista degli scritti d'Antistene ci è data da DiogeneLaerzio; ma, oltre alcuni frammenti, non ci sono pervenute di lui che due piccole declamazioni di molto poco valore, Aiax ...
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Aristippo è il fondatore della scuola cirenaica. La cronologia della sua vita è assai incerta. Non conosciamo né l'anno della sua nascita, né quello della sua morte; sappiamo tutt'al più, da alcune fonti, [...] che molte opere gli vennero attribuite a torto per uno scopo tendenzioso.
Bibl.: Senofonte, Memorabili, II, i; III, 8; DiogeneLaerzio, II, 8; A. Wendt, De philosophia cyrenaica, Gottinga 1841; H. De Stein, De philos. Cyrenaica, I: De vita Aristippi ...
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Nei tempi più antichi significò l'ammaestramento del coro, l'opera compiuta dal διδάσκαλος. Poi da questo senso si passò a quello di rappresentazione; e, nel caso del dramma, il significato si estese dall'esecuzione [...] ; sicuramente invece li trattò in quell'altro suo libro dedicato alle vittorie (Νῖκαι) delle feste Dionisie e Lenee (DiogeneLaerzio, loc. cit.; Esichio, s. v. Νῖκαι). Purtroppo, se delle Διδασκαλία abbiamo pochi frammenti, delle Νῖκαι non ne abbiamo ...
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Città della Grecia, capoluogo della provincia (nomos) omonima, nel centro dell'ampia e fertile pianura che si estende a nord del golfo omonimo, e sulle rive del fiume cui essa deve il nome (per corruzione [...] Gorgo, figlio di Cipselo, verso il 600 a. C. (Strabone, VII, 325, 452; Aristotele, Pol., V, 3, 6; 8, 9; DiogeneLaerzio, I, 98). Divenne presto assai fiorente, e fertilissimo era il suo territorio. Contribuì con 7 navi alla squadra greca nella guerra ...
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Per i matematici ha sempre il significato preciso di contraddizione logica. Riduzione all'assurdo è quel metodo di dimostrazione in cui si stabilisce una proposizione a, facendo vedere che dall'assumere [...] all'assurdo della tesi monadica pitagorica, che attribuiva al "punto" una certa estensione. Zenone stesso, secondo DiogeneLaerzio, sarebbe l'inventore della dialettica, cioè della logica intesa come regola della riduzione all'assurdo. Siccome negli ...
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Visse nella prima metà del sec. III a. C. (295/90 - dopo 239) nel periodo più fecondo della vita letteraria ellenistica. In Eubea, sua patria, conobbe Menedemo, di cui sentì dapprima l'influsso filosofico; [...] dubbî sull'identità dello statuario e dello scrittore. Plinio (Naturalis Historia, XXXIX, 84; XXXV, 68, e passim) e DiogeneLaerzio (VII, 187) ricordano l'opera sua sulla pittura e sulla plastica, opera che, nonostante le critiche mosse da Polemone ...
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Figlio di Gnuro (Γνοῦρος), favoloso savio scita: l'esistenza storica è almeno dubbia. La menzione per noi più antica si trova in Erodoto (IV, 46, 76 segg.), il quale narra che Anacarsi, di ritorno in patria [...] . e la piegano ai loro fini. D'altra parte la fortuna di A. segue anche le vicende della novella dei Sette Savî. DiogeneLaerzio comprende anche la sua (I, 8) tra le biografie dei filosofi; egli rappresenta una parte importante nella vita di Solone e ...
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sorite1
sorite1 s. m. [dal lat. sorites, gr. σωρείτης o σωρίτης, der. di σωρός «mucchio, cumulo»]. – 1. Termine usato dallo scrittore greco Diogene Laerzio (3° sec. d. C.) per indicare una delle argomentazioni sofistiche (nota anche come sofisma...