(gr. Παλλάς)
Religione
Epiteto rituale della dea greca Atena come lanciatrice d’asta (gr. πάλλω «scagliare»).
Da P. prese nome il palladio, raffigurazione della dea venerata come protettrice della casa [...] fosse inespugnabile finché lo possedesse. Famoso era il leggendario palladio di Troia, donato da Zeus a Dardano, che Ulisse e Diomede riuscirono a sottrarre. Nell’antica arte greca, il palladio è rappresentato (per lo più su anfore) come la figura di ...
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CANOSA DI PUGLIA (Κανύσιον, Canusium)
O. Elia
Città àpula sita all'estremo limite della Daunia, al confine con la Peucezia, sulla riva destra dell'Ofanto, a circa 20 km dalla foce. Le corrisponde oggi, [...] τῶν Κανυσιτῶν; forse il fiume era navigabile nel suo corso inferiore.
La città riannodava le sue origini al mito dell'eroe Diomede che vi avrebbe condotto a caccia i suoi cani. Al mito alludono, oltre che Strabone nel luogo citato, anche Servio (Ad ...
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TERSITE (Θερσίτης)
E. Paribeni
Nell'antico mondo epico T. è quello che i moderni chiamano l'antieroe, il personaggio brutto, vile, offensivo che deve dare lo stacco necessario alla programmatica, uniforme [...] dall'opposizione tra l'altera melanconia di Achille isolato al centro nel tabernacolo come sotto la tenda, la furia compressa di Diomede e il corpo insepolto di T. giacente in primo piano, il capo separato dal busto. In questo caso assenti sono i ...
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(gr. Οἰνεύς) Mitico re di Calidone in Etolia, figlio di Porteo (genealogia accolta da Omero), o discendente di Etolo (Apollodoro); secondo una variante discende da Deucalione. La leggenda di E. è collegata [...] primizie dei suoi campi trascurò Artemide, che sdegnata mandò a devastare le sue terre un cinghiale, ucciso poi da Meleagro (caccia del cinghiale Calidonio). E., spodestato dai figli di suo fratello Agrio e imprigionato, fu poi vendicato da Diomede. ...
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NEOTTOLEMO (Νεοπτόλεμος, Neoptolemus)
L. Rocchetti
Figlio di Achille e Deidamia, figlia di Licomede, N. è conosciuto anche con il nome di Pirro perché concepito alla reggia di Licomede durante il travestimento [...] , a condizione che fra i combattenti vi fosse N. armato con le armi di Eracle, un'ambasceria formata da Ulisse, Phoinix e Diomede prelevò il ragazzo. Durante il viaggio da Sciro a Troia, l'ambasceria passò per Lemno dove Filottete (v.) giaceva malato ...
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(gr. Φιλοκτήτης, lat. Philoctetes e Philocteta) Eroe greco, figlio di Peante e di Demonassa (o Metone), ottenne da Eracle, in premio di avergli eretto e acceso la pira sul monte Eta, l'arco e le frecce [...] Ulisse. Là giacque dolorante finché, in seguito al vaticinio di Eleno (o di Calcante), i Greci mandarono Diomede e Ulisse (o Diomede e Neottolemo) a riprenderlo. Apollo lo guarì, e Filottete decise le sorti della guerra uccidendo Paride. Tornato ...
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MADDALONI (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Ernesto PONTIERI
Città della provincia di Napoli, che si stende a semicerchio ai piedi del monte S. Michele (420 m.) presso lo sbocco della valle di Maddaloni. [...] la diede a un suo sostenitore, Carlo Artus, un francese, che la tenne per breve tempo. Nel 1465, l'ebbe il celebre Diomede Carafa, in ricompensa dei segnalati servigi che aveva reso ad Alfonso d'Aragona prima, al figlio Ferdinando I poi. E sotto il ...
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PICCOLOMINI, Ascanio
Franco Tomasi
PICCOLOMINI, Ascanio. – Nacque a Siena, probabilmente intorno al 1548, da Enea e Vittoria Piccolomini, appartenenti entrambi al ramo della famiglia che poteva vantare [...] plaquette dal titolo Due sonetti in morte del sig. duca di Parma Alessandro Farnese… di monsig. Ascanio Piccolomini… e del sig. Diomede Borghesi (Siena, L. Bonetti). Poi, nel 1594, sempre per i tipi di Luca Bonetti furono stampate le Rime et imprese ...
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gemere
Bruno Basile
In Rime CXI 4 so com'egli [Amore] affrena e come sprona / e come sotto lui si ride e geme, compare, delineato dall'antitesi, il significato del verbo, equivalente a un " piangere [...] anime in grave tormento, come i violenti tiranni immersi nel sangue che bolle ove la tirannia convien che gema (XII 132), o Ulisse e Diomede per cui dentro da la lor fiamma si geme / l'agguato del caval (XXVI 58). Ma è da considerare che in tutti e ...
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SERGEL, Johan Tobias
Axel Romdahl
Scultore, nato a Stoccolma il 28 agosto 1740, morto ivi il 26 febbraio 1814. Allievo nell'accademia di Stoccolma e dello scultore francese P.H. Larchevêque, prese parte [...] corte.
Le opere più importanti del S. risalgono al soggiorno romano (statue d'un fauno, d'una Venere, d'un Apollo, d'un Diomede; gruppi di Amore e Psiche, di Marte e Venere). A Parigi fu accolto nell'Accademia. Dopo il suo ritorno in Stoccolma ebbe l ...
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palladio2
pallàdio2 s. m. [dal lat. Palladium, gr. Παλλάδιον, der. di Παλλάς «Pallade» (v. la voce prec.)]. – 1. Raffigurazione scultorea o pittorica della dea greca Pàllade Atena, venerata come protettrice della casa e della città: il p....
aristia
aristìa s. f. – Adattamento del gr. ἀριστεία (der. di ἄριστος «eccellente»), che significa «eccellenza, prodezza, atto di grande valore». Il termine fu usato, sin dall’antichità, come titolo di alcune parti dell’Iliade, narranti le...