licenza (licenzia)
Fernando Salsano
Significa " permesso ", " concessione ", in Pd XII 95 licenza di combatter, e Cv III X 10 molta discrezione in ciò [nel parlare di un altro] avere si conviene; la [...] / con la licenza del dolce poeta, il disimpegno è propriamente " congedo ": Virgilio non trattiene più la fiamma biforcuta di Ulisse e Diomede, che prima aveva impegnata a sostare (non vi movete; ma l'un di voi dica, XXVI 83); la formula del congedo ...
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Timavo Fiume (90 km) che scorre in territorio parte sloveno e parte italiano (Venezia Giulia), diviso in una sezione superiore (T. Superiore o Reka) di 47 km circa, in cui il corso è superficiale, una [...] /s.
Timavus era, in età romana, il nome sia del fiume sia della divinità fluviale relativa, la quale fu anche confusa con Diomede, da alcune leggende antiche qui localizzato. Nel 129 a.C. il console G. Sempronio Tuditano, a ricordo della vittoria sui ...
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PILEO (πῖλος, pileus o pileum)
Lucia Morpurgo
Berretto di pelle, di feltro, di stoffa. Non è possibile stabilire il punto preciso in cui si differenzia da un lato dal galerus latino e dalla κυνή greca, [...] di confidenza, e delle persone di condizione umile. I Greci lo attribuivano a Efesto, ai Dioscuri, a Ulisse e Diomede, forse con riferimento alla loro condizione di operai, viaggiatori, marinai, ecc.
Dai Romani invece, come dagli Etruschi e da ...
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Polissena
Antonio Martina
Figlia di Priamo, re di Troia, e di Ecuba. Non ricordata nell'Iliade, è, nell'epopea posteriore, messa in rapporto con Achille, che si sarebbe innamorato di lei vedendola fuggire [...] una freccia di Paride, nascosto dietro la statua del dio (v. ACHILLE). Secondo i Canti Cipri P. fu ferita da Ulisse e Diomede durante la presa di Troia e, morta, fu sepolta da Neottolemo. Infine, una tradizione più tarda, ma più diffusa, attesta che ...
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TEUCRO (Τεῦκρος, Teucer)
E. Paribeni
Eroe egineta della dinastia degli Eacidi, figlio di Telamone e fratello di Aiace. T. è peraltro un illegittimo, nato dalla principessa troiana Esione liberata dal [...] immagini più antiche, innanzi tutto un pinax corinzio della metà del VI sec. a. C. raffigurante l'aristeia di Diomede, T. figura nel contesto della battaglia inginocchiato e con l'arco teso presso Atena. Così ritorna in alcune figurazioni anonime ...
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PIETRO da Pisa
Vito Sivo
PIETRO da Pisa (Petrus Pisanus diaconus). – Su di lui abbiamo scarsissime e incerte notizie, oltre a quelle fornite da Eginardo e Alcuino di York. Non sono note né la data della [...] cc. 17v-119v; ed. Krotz - Gorman, pp. 1-157); di gran lunga più brevi sono le quaestiunculae che seguono, basate rispettivamente su Diomede (cc. 120r-125r; ed. Krotz - Gorman, pp. 159-168) e su Pompeo (cc. 125v-147r; ed. Krotz - Gorman, cit., pp. 169 ...
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SATIRA (in relazione all'etimologia, da satur, l'esatta ortografia sarebbe satura; satyra è forma tarda dovuta al raffronto con σάτυρα; satira è forma grecanica)
Augusto MANCINI
Ferdinando NERI
Antichità [...] plurale, indica la raccolta e i singoli componimenti. Nulla sappiamo delle satire di marca enniana che sono attribuite a Pacuvio da Diomede (l. c.) e da Porfirione (ad Hor. Sat., I, 10, 46).
Creatore della satira intesa come forma d'arte che castigat ...
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COPPOLA, Francesco
Franca Petrucci
Di famiglia originaria di Scala nell'Amallitano, nacque probabilmente nel terzo decennio del sec. XV, da Luise, mercante. Citato per la prima volta nel 1469 negli [...] denari e gioielli. Per indurlo a tornare dopo la sua inutile fuga - il Bentivogli infatti non fu catturato - il re gli inviò Diomede Carafa prima e fra' Francesco d'Aragona poi , il quale ottenne che il C. riguadagnasse Napoli. Forse già animato dall ...
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Col termine abbreviazione (o, più anticamente, abbreviatura) si indica l’accorciamento (o compendio) di una parola. Come si legge nel Vocabolario della Crusca (1612), l’abbreviazione è una «parola abbreviata [...] cum Gaium notamus Caesarem, scribimus C.C.» («allo stesso modo, oggi, quando parliamo di Caio Cesare scriviamo C.C.»: Diomede Grammatico 1961: 423). Alla base di questa prassi c’è lo stesso bisogno che tuttora induce gli scriventi ad affollare di ...
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BEATRICE d'Aragona, regina d'Ungheria
Edith Pàsztor
Nata il 14 nov. 1457, molto probabilmente a Capua, era la figlia quartogenita di Ferdinando I d'Aragona, noto come Ferrante, allora principe di Calabria, [...] a Napoli, il 15 sett. 1476. Tre giorni dopo lasciava Napoli alla volta dell'Ungheria. Alla vigilia della partenza Diomede Carafa consegnava a B. - sembra su richiesta di questa - un trattato intitolato De institutione vivendi, ricco di utili consigli ...
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palladio2
pallàdio2 s. m. [dal lat. Palladium, gr. Παλλάδιον, der. di Παλλάς «Pallade» (v. la voce prec.)]. – 1. Raffigurazione scultorea o pittorica della dea greca Pàllade Atena, venerata come protettrice della casa e della città: il p....
aristia
aristìa s. f. – Adattamento del gr. ἀριστεία (der. di ἄριστος «eccellente»), che significa «eccellenza, prodezza, atto di grande valore». Il termine fu usato, sin dall’antichità, come titolo di alcune parti dell’Iliade, narranti le...