NARSETE
Giorgio Ravegnani
– Nacque nel 475-476, originario dell’Armenia persiana.
In età non precisata, ma probabilmente molto giovane, andò a vivere nel palazzo imperiale di Costantinopoli. A corte [...] un’indagine sui motivi dell’agitazione che interessava la popolazione della capitale residente nei pressi della chiesa di S. Diomede. Nell’autunno del 545 venne inviato presso gli Eruli per arruolare soldati da inviare sul fronte italiano e, mentre ...
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SILVESTRI, Pietro
Alessandro Capone
de. – Nacque a Rovigo il 13 febbraio 1803, dal conte Carlo e da Antonia Dottori Sanson.
Compiuti gli studi letterari presso il locale seminario, si laureò in teologia [...] 1859 e 1860, quell’atteggiamento di apertura nei confronti di una conciliazione con il governo di Torino che spingeva Diomede Pantaleoni a considerare il cardinale uno «de’ più favorevoli, de’ più energici» alleati su cui Cavour potesse contare in ...
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PIGNATELLI, Faustina
Elena Papagna
PIGNATELLI, Faustina. – Nacque a Napoli il 9 dicembre 1705 da Michele e Faustina Caracciolo dei marchesi di Capriglia e Villamaina.
Nel 1723 sposò il principe di Colubrano, [...] i figli nati dalla loro unione: Giuseppe, cavaliere gerosolimitano, Michele, poi succeduto al padre nei titoli e nei beni, e Diomede Casimiro, futuro ecclesiastico di vasta cultura. Ricorse al viceré Aloys d’Harrach, per indurre il consorte a educare ...
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EFESTIONE (Ήφαιστίων, Hephaestion)
P. Moreno
Nobile macedone, coetaneo di Alessandro Magno, fu educato con lui e gli fu compagno prediletto nella spedizione d'Asia, svolgendo importanti compiti militari [...] di un orientale: il gesto dà carattere eroico alla figura, poiché ricalca l'iconografia di Eracle alle prese con le cavalle di Diomede.
Una pretesa testa di E., in coppia con quella di Alessandro, è pervenuta al Getty Museum di Malibu (Frel), ma l ...
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ASPERTINI, Guido
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Figlio primogenito del pittore Giovanni Antonio, e fratello di Amico, nacque a Bologna verso il 1467; nel 1496 era già chiamato maestro ed assumeva opere [...] nominava tra i figli viventi, si può portare, come ha osservato il Ricci, a prima del 1504 quando esce un libro di Diomede Guidalotti nel quale è uno scritto in morte di lui.
Fonti e Bibl.: D. Guidalotti, Tirocinio delle cose volgari, Bologna 1504, p ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] : la libertà avrebbe a suo parere offerto grandi spazi di sviluppo al vero sentimento religioso. Nel novembre del 1860 Diomede Pantaleoni e l’abate Carlo Passaglia elaborarono d’intesa con Cavour un memorandum che fu fatto pervenire al cardinal ...
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PISTOCCHI, Francesco Antonio Mamiliano
Francesco Lora
PISTOCCHI, Francesco Antonio Mamiliano (detto il Pistocchino o il Pistocco). – Figlio di Giovanni, violinista cesenate, nacque a Palermo nel 1659.
L’assunzione [...] Ierone tiranno di Siracusa; 1689: Amor spesso inganna di Sabadini e Teodora clemente di Gabrielli; 1690: Pompeo continente; 1691: Diomede punito da Alcide di Sabadini e La pace fra Tolomeo e Seleuco di Carlo Francesco Pollarolo con «scene aggiunte» e ...
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GEMITO, Vincenzo
Emanuela Bianchi
Nacque a Napoli il 16 luglio 1852 e, quando aveva appena un giorno, fu deposto nella ruota dello Stabilimento dell'Annunziata. Il 30 luglio venne affidato a Giuseppina [...] periodo risale anche il Ritratto diGuidoMarvasi (Napoli, collezione del Banco di Napoli), figlio del prefetto napoletano Diomede, tra i primi mecenati dello scultore e collezionisti delle sue opere.
La produzione plastica gemitiana si sostanzia ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] sui segni di interpunzione come mezzi per sostenere e «tenere in sospeso» il discorso; Elio Donato (IV sec.), ripreso da Diomede (IV sec.), Servio (IV sec.) e Cassiodoro (VI sec.), vi si riferisce invece con il termine tecnico di positurae, lo ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Veneti
Loredana Capuis
I veneti
Etnico attestato nelle fonti greche e latine (Ἐνετοί, Οὐένετοι, Veneti) con localizzazioni geografiche varie: Asia Minore- Paflagonia [...] e ricercati a caro prezzo da Dionisio il Vecchio; Strabone (V, 1, 9) riporta la notizia di un culto tributato a Diomede presso il Timavo e del sacrificio di un cavallo bianco; a Teopompo risale la menzione di riti agrari con offerte alle cornacchie ...
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palladio2
pallàdio2 s. m. [dal lat. Palladium, gr. Παλλάδιον, der. di Παλλάς «Pallade» (v. la voce prec.)]. – 1. Raffigurazione scultorea o pittorica della dea greca Pàllade Atena, venerata come protettrice della casa e della città: il p....
aristia
aristìa s. f. – Adattamento del gr. ἀριστεία (der. di ἄριστος «eccellente»), che significa «eccellenza, prodezza, atto di grande valore». Il termine fu usato, sin dall’antichità, come titolo di alcune parti dell’Iliade, narranti le...