ZANTE (A. T., 82-83)
Aldo Sestini - Alessandro
Kalitinskij
Zante (gr. Ζάκυνϑος; lat. Zacynthus), capoluogo dell'isola omonima (v. appresso), è graziosa cittadina situata sulla costa orientale in pittoresca [...] di grande valore, attribuito già a Tiziano, e i ritratti dei vescovì latini dell'isola. Ma soprattutto le . Plakōtós, del cretese Tzáne e di Victor. Nella chiesa di San Dionigi (1547-1622), che conserva le reliquie del santo patrono dell'isola, vi ...
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Retore di Alabanda, città della Caria, come il suo omonimo Apollonio Molone, e al pari di lui allievo di Menecle, il più autorevole rappresentante dell'eloquenza asiana del tempo. La sua attività si svolse [...] genere che stava nella copia e rapidità concitata di eloquio; onde Dionigi d'Alicarnasso (Dein., 8; v. Plutarco, Orat. vitae, e piccante, ci riappare in A. presso Cicerone (De or., I, 76), là dove egli, irridendo la filosofia, giusta una maniera cara ...
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Sono così chiamati gli scrittori delle cronache ateniesi, che raggruppavano i fatti della storia d'Atene in ordine annalistico, secondo la successione degli arconti. Il più antico attidografo non è un [...] allude, con biasimo, al sistema di Ellanico di calcolare il tempo con i magistrati annui. Il sistema di prendere come cardine cronologico l'anno della sacerdotessa (Dionigi d'Alicarnasso, I, 22) è adottato anche da Tucidide (II, 2, 1; IV, 133).
Bibl ...
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Fu, nel 524 a. C., duce dei Cumani, quando questi furono assaliti dagli Etruschi, che avevano qualche decennio prima sconfitto i Focesi e s'erano resi padroni dell'isola di Corsica (Cirno). Vinse e contribuì [...] è possibile accertare quanto di vero ci sia in questa tradizione.
Fonti Dionigi d'Alicarnasso, VI, 21; VII, 2-12; 3-11; e.
Bibl.: B. G. Niebuhr, Römische Geschichte, ed. M. Isler, I, Berlino 1873, p. 454 segg.; G. Busolt, Greichische Geschichte, II, 2 ...
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Fiorì fra il sec. VI e il VII. Ci è conosciuto solo per il suo commento all'Apocalisse, il più importante che sia stato scritto in greco, pervenutoci in numerosi manoscritti (circa 70). Fu compendiato [...] il sec. VI, perché cita col nome del "gran Dionigi", scritti dello pseudo-areopagita
Ediz.: Il testo greco del , Dict. de la Bible, suppl., I, coll. 1228 segg., 1138; per il commento, H. v. Soden, Die Schriften des N. T., I, pp. 284 segg., 702 seg., ...
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Nome derivato da ab origine e significante "autoctoni", dato ai primi abitanti del Lazio, che, unitisi ai Troiani, derivarono poi dal re Latino il nome di Latini. Poiché la derivazione dall'eponimo re [...] Sabina. Un'ampia discussione sugli Aborigeni e le loro migrazioni (per le quali si coniò anche il nome aberrigenes) è in Dionigi d'Alicarnasso, I, 9, che li fa Arcadi venuti in Italia con Enotro, detti Aborigeni per il loro abitare sui monti, e che ...
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Scultori e architetti. Fratelli, oriundi di Osteno o di Righeggia nell'alta Lombardia, operarono, per quanto finora è noto, nel Veneto, nei primi decennî del '500; Lorenzo morì nel dicembre 1523, quando [...] Ss. Giovanni e Paolo, oltre al monumento onorario a Dionigi Naldo da Brisighella, le due statue di Santa Caterina e convento di S. Giorgio Maggiore in isola. A Treviso, i due fratelli lavorarono principalmente nel Duomo e nella lombardesca cappella ...
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MEZENZIO
Nicola Turchi
. Re degli Etruschi di Cere (Agylla, l'attuale Cerveteri), nella cui leggenda s'intrecciano elementi varî, di cui ci sono testimonî Catone (in Plinio il Vecchio), Varrone, Livio, [...] chiusasi con la morte di Lauso; allora M. domandò la resa e secondo Dionigi d'Alicarnasso (I, 56), strinse con i Latini un trattato di amicizia, mentre, secondo Servio (Ad Aen., I, 267), M. e Ascanio vennero a singolar tenzone, nella quale M. rimase ...
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Estrema città orientale della Paflagonia, sul Mar Nero, inclusa poi nella Bitinia, confinante ad ovest. Fu chiamata Amastri da Dionigi, tiranno di Eraclea Pontica (morto nel 305 a. C.), in onore della [...] da Amastri (statue, iscrizioni), si conserva nel museo di Costantinopoli.
Bibl.: Hirschfeld, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. class. Altertumsw., I, col. 1749; E. De Ruggiero, Dizion. epigr. di antichità rom., s. v. Amastris; B. Head, hist. numm., 2 ...
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Scultore e cesellatore ateniese. Lavorò negli ultimi decennî del sec. V a. C., perché era sua opera la lampada d'oro del tempio d'Atena Poliade all'Eretteo, terminata nel 406. Il serbatoio dell'olio bastava [...] lo sfogatoio del fumo in bronzo aveva la forma di una palma (Paus., I, 26, 7). Pausania stesso (IX, 2, 7), ricorda pure una statua cui il virtuosismo dei particolari sopraffaceva la creazione plastica. Dionigi d'Alicarnasso (De Isocr., 3) ne vantò la ...
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areopagita
s. m. [dal lat. areopagites, gr. ἀρειοπαγίτης] (pl. -i). – Giudice dell’areopago ateniese. Per antonomasia, l’Areopagita, o, più spesso, Dionigi l’A., ateniese del 1° sec. convertito da s. Paolo con il discorso all’areopago di Atene...
orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e midollari, alla regolazione dell’equilibrio...