Romolo e i re di Roma
Mario Reale
Romolo rappresenta per M. il fondatore autoctono di Roma, sebbene, ovviamente, egli abbia presente l’importante tradizione troiana (ancora Sallustio, De bello Catilinae [...] nuovi» contro «ingiurie vecchie», bastassero, vivendo ancora gli eredi spodestati del vecchio re, a conservare il regno (III iv Urbe condita libri I; Plutarco, Vite: Romolo, Numa; Dionigi di Alicarnasso, Antichità romane.
Per gli studi critici si ...
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CIAMPI, Sebastiano
Domenico Caccamo
Nacque a Pistoia il 30 ott. 1769 da famiglia povera; compì gratuitamente i primi studi nel seminario della sua città e a ventisei anni fu ordinato sacerdote, senza [...] a saeculo quinto, Pisis 1817).
La conferenza su Dionigi d'Alicarnasso, tenuta all'ateneo fiorentino, fece utilizza anche il ricordo di conversazioni avute dall'autore col vecchio C., è stata pubblicata sempre da V. Branca, S. C. e il suo soggiorno ...
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MAI, Angelo
Antonio Carrannante
Nacque il 7 marzo 1782 a Schilpario, presso Bergamo, da Angelo e da Pietra di Antonio Mai dei Battistei. Il padre era un modesto carbonaio, ma la famiglia era abbastanza [...] di Plauto sotto una parte del Vecchio Testamento e l'edizione di un codice di Terenzio del secolo IX.
All'inizio del 1816, sempre a Milano, il M. inviò in tipografia le Antichità romane di Dionigi di Alicarnasso: Romanorum antiquitatum pars hactenus ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2021)
L'eta carolingia in Francia, Germania e Italia
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’attività edilizia di Carlo Magno, [...] il papato, trova la sua ragion d’essere anche nel ruolo delle due chiese carolingie di custodi delle reliquie di Dionigi Grigioni, le pareti sono interamente ricoperte con storie del Vecchio e Nuovo Testamento. L’attenzione riservata alla scena di ...
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FERRANDI, Ugo
Francesco Surdich
Appartenente ad un'agiata famiglia di proprietari terrieri, nacque a Novara il 6 genn. 1852 da Giacomo e da Francesca Ferrandi, cugina di primo grado del marito, che [...] cure dei nonni paterni Dionigi e Anna Zanotti, iniziò gli studi classici presso il Collegio nazionale di Novara . E. Del Monte, U. F. Episodi inediti della sua vita nel vecchio Benadir, in L'Azione coloniale, 10 giugno 1937; R. Ciasca, Storia ...
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CAPPELLO, Bernardo
Francesco Fasulo
Nacque a Venezia nel 1498 da Francesco di Cristoforo e da Elena di Piero Priuli. Il padre, illustre diplomatico della Repubblica, morì nel 1513 e il giovane C. fu [...] di spada. Il clamoroso episodio gli precluse forse, pochi giorni dopo, l'elezione alla Quarantia civil vecchia (fu ballottato il letterato marchigiano Dionigi Atanagi, col compito di leggergli il poema tassiano. Probabilmente in questo periodo il C ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’oreficeria, che da sempre ha colpito l’immaginario dell’uomo, conosce nel Medioevo [...] ’arma più efficace proprio negli scritti di Dionigi l’Areopagita, il santo ritenuto allora, erroneamente, fondatore dell’ il suo capolavoro, l’altare dell’abbazia di Klosterneuburg, presso Vienna, impreziosito da 51 placchette con scene del Vecchio ...
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ZANCHI, Girolamo
Laura Ronchi
– Nacque ad Alzano Lombardo, oggi in provincia di Bergamo, il 2 febbraio 1516 da Francesco Terenzio e da Barbara Mozzi Morlotti, entrambi di nobile e antica famiglia. Girolamo [...] era cresciuto, entrati nell’Ordine il 25 ottobre 1525 con il nome rispettivamente di Dionigi, Giovanni Crisostomo e Basilio. Nel punto di riferimento imprescindibile ancora per tutto il secolo successivo, nel Vecchio e nel Nuovo Mondo.
Fonti e Bibl ...
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ARICI, Cesare
Nicola Tanda
Di nobile famiglia, nato a Brescia il 2 luglio 1782 da Agostino e da Caterina Brozzoni, fu educato nella casa patema fino ai dieci anni, poi nell'Accademia, di S. Luigi, un [...] , di terza mano, sui componimenti di Dionigi Strocchi, ben più profondo conoscitore della letteratura 1835, per celebrare Maria Luisa d'Austria e riprendere un suo vecchio proposito, il poemetto L'elettrico, che la morte gli impedì di terminare.
Opere ...
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RENI, Guido
Aldo Foratti
Pittore. Nato a Calvenzano (Bologna) il 4 novembre 1575, morto a Bologna il 18 agosto 1642. Ingegno precoce, dimostrò subito molta attitudine alle arti del disegno, e insieme [...] Dionigi Calvart, e vi rimase fino al 1595. Non è però da escludere ch'egli ammirasse i Carracci, anche prima di staccarsi dal vecchio dimora a Roma, Guido s'avvicina momentaneamente al Rubens con il Bacco (Firenze, Pitti), ma la sua fama aumenta con ...
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spada
s. f. [lat. spatha, dal gr. σπάϑη, propr. «spatola», strumento dei tessitori e dei farmacisti]. – 1. Arma bianca non inastata, a lama per lo più lunga (80-120 cm), diritta e appuntita (in ciò differenziandosi dalla sciabola, che ha lama...
signoria
signorìa (ant. segnorìa) s. f. [der. di signore]. – 1. a. Il potere, l’autorità del signore, in accezioni generiche: sarien più degni di guardar porci che d’avere sopra uomini signoria (Boccaccio); vi faccia onore Ed aggia cara vostra...