CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] nella città natale, probabilmente sotto la guida di Panfilo Sassi (un simpatizzante delle dottrine religiose protestanti) e di Dionigi Trimbocco. Dedicatosi, per pressioni paterne, agli studi giuridici, frequentò certamente, in una lunga serie di ...
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MANFREDI, Girolamo
Vincenzo Lavenia
Appartenente, secondo quanto scrisse nel frontespizio di due opere a stampa, a una nobile casata di origine ferrarese, nacque a Bologna intorno al 1526, forse da [...] (che accenna anche a passati onori e incarichi "in Lombardia" e "in Marcha Trevisana") e il Responsum pro patre stilato dal figlio Dionigi.
Il M. morì a Bologna il 14 maggio 1598 e fu sepolto nella chiesa di S. Benedetto.
Fonti e Bibl.: Arch. segreto ...
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ETHAUSVA
A. Comotti
Divinità femminile alata, presente come dea del parto, insieme con Thanr, alla nascita di Menerva dal capo di Tinia (Iupiter) su uno specchio da Palestrina del British Museum. W. [...] che, secondo Strabone (v, 2, 8) aveva un tempio pelasgico nel porto di Pyrgi presso Caere, che fu devastato nel 384 a. C. da Dionigi di Siracusa.
Bibl.: W. Deecke, in Roscher, I, c. 1390, s. v.; Samter, in Pauly-Wissowa, VI, 1909, c. 717, s. v.; R ...
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Scrittore medievale, maestro di teologia a Parigi, non meglio identificato (forse era un Adam Bellefemme), a cui in due manoscritti è attribuita un'opera De intelligentiis, o Memoriale rerum difficilium, [...] della luce di Roberto Grossatesta, riecheggiando motivi neoplatonici, l'autore prospetta una deduzione del molteplice dall'Uno (Dio) secondo un processo scalare che richiama l'insegnamento dello pseudo-Dionigi, del Liber de causis e di Avicenna. ...
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CARGA, Giovanni
M. Gabriella Cruciani Troncarelli
Figlio di Giusto e di Orsola Beltrame, nacque a San Daniele del Friuli intorno al 1520 e iniziò i suoi studi sotto la guida di Giovanni Pietro Astemio, [...] . Nel 1550 si trasferì a Roma, dove strinse amicizia con i più brillanti esponenti della cultura romana, tra i quali Dionigi Atanagi, Annibal Caro e Paolo Manuzio, ed entrò a far parte dei servizi papali, non sappiamo con quali mansioni. Giulio ...
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Teologo e mistico bizantino (n. Costantinopoli 580 - m. nel castello di Schemari, Transcaucasia, 662). Monaco a Crisopoli (Scutari), visse poi nell'Africa settentrionale (626-646). Ebbe parte notevole [...] cristiana costituendone quasi l'ultima voce; in lui l'esperienza platonica, filtrata attraverso i grandi cappadoci e soprattutto Dionigi l'Areopagita, costituisce il fondamento d'una visione gerarchico-liturgica del mondo, che si alimenta d'una forte ...
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FLORIO, Francesco
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Udine l'8 genn. 1705 dal conte Sebastiano e da Lavinia Antonini dei conti di Saciletto. Compiuti i primi studi nelle scuole dei barnabiti di Udine [...] quale già era stato con lui a Vienna, si recò in missione a Roma per conto del patriarca Daniele Dolfin, nipote di Dionigi, di cui era ormai il fiduciario. Qui frequentò assiduamente i maggiori esponenti della cultura romana, e specialmente il P. G ...
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DOLFIN, Daniele
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 5 ott. 1653, da Daniele (II) detto Andrea (1631-1707) di Nicolò (del ramo di S. Pantalon) e da Elisabetta di Daniele Gradenigo e chiamato comunemente [...] nov. 1698, dopo la cresima in città e nel territorio impartita, il 30 genn. 1699, per suo conto da suo fratello Dionigi, allora "patriarca elletto d'Aquileia", è opportuno che il D. assuma direttamente il governo della diocesi, in merito al quale già ...
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Esegeta (m. Ivrea 1246), francese, entrò tra i canonici regolari di San Vittore a Parigi, dove dal 1207 insegnò teologia. Trasferitosi (1219) a Vercelli, vi fondò l'abbazia di Sant'Andrea, di cui fu abate. [...] (1243) a rifugiarsi a Ivrea. Compose tra l'altro concordanze bibliche, un commento a Isaia, tre commenti al Cantico dei cantici, e numerose opere (un'antologia, una serie di Glossae ed Explanationes) sugli scritti attribuiti a Dionigi l'Areopagita. ...
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DWERG, Hermann (Armanno)
Paul Berbee
Nacque a Herford, nella regione della Vestfalia (anche allora diocesi di Paderbom). La sua data di nascita è ignota, ma basandosi sulle date di acquisizione dei primi [...] si prendeva cura anche dei suoi luoghi d'origine. Tra il 1412 e il 1422 condusse la traslazione del convento di S. Dionigi da Enger, nel contado, alla chiesa parrocchiale di S. Giovanni a Herford e in questa occasione mediò una lite sorta tra quest ...
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areopagita
s. m. [dal lat. areopagites, gr. ἀρειοπαγίτης] (pl. -i). – Giudice dell’areopago ateniese. Per antonomasia, l’Areopagita, o, più spesso, Dionigi l’A., ateniese del 1° sec. convertito da s. Paolo con il discorso all’areopago di Atene...
pseudo-
psèudo- [dal gr. ψευδο-, der. del tema comune a ψευδής «falso», ψεῦδος «menzogna, falsità», ψεύδομαι «mentire»]. – Primo elemento di parole composte, derivate dal greco o formate modernamente (anche nella terminologia lat. scientifica),...