Termine che traduce il ted. Sittlichkeit, con cui Hegel designa quel complesso di istituzioni (famiglia, società civile, Stato) in cui la libertà si realizza oggettivandosi, ossia passa gradualmente dalla [...] godimento santificato (Hegel ha presente soprattutto le feste della Grecia antica, in partic. quelle legate ai culti dionisiaci).
La realizzazione concreta di questo programma di rinnovamento dell’antico nel moderno, tuttavia, è apparsa generalmente ...
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Vedi TOREUTICA dell'anno: 1966 - 1997
TOREUTICA (v. vol. VII, p. 919)
H. Mielsch
p. 919). - Tecnica. - Un significativo contributo alla conoscenza della tecnica della t. classica è offerto dalle recenti [...] 400 c.a, presenta un medaglione centrale simile a quello del piatto di Augst, ma circondato da un fregio con scene dionisiache e la contesa tra Atena e Posidone; il secondo, più tardo, presenta nel medaglione e nel fregio scene ispirate all'episodio ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Spina
Laura Buccino
Spina
Fondazione etrusca di tipo coloniale del terzo quarto del VI sec. a.C., sita nei pressi di Comacchio, a pochi chilometri dalla foce di [...] S. hanno restituito moltissimi vasi attici di V-IV sec. a.C., a vernice nera e figurati, sovente con temi dionisiaci, tra cui numerosi esemplari di elevata qualità, e bronzi fabbricati in Etruria meridionale. Il declino di S. cominciò nella seconda ...
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. Il termine di ἐϑικά (neutro plurale dell'aggettivo ἐϑικός, moralis, da ἔϑος, mos, "costume, norma di vita") entrò neíl'uso propriamente con Aristotele, che con esso intitolò le sue trattazioni di filosofia [...] religioni dei misteri. A queste non era estraneo il mondo antico, che già da secoli conosceva i misteri eleusini e orfico-dionisiaci, e da questi ultimi aveva anzi tratto motivo per la sua più superba creazione artistica: ma mentre nell'età classica ...
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Vedi BACCANALI dell'anno: 1958 - 1994
BACCANALI (v. vol. I, p. 956)
R. Turcan
Il termine latino Bacchanalia ha significati diversi, ma correlati fra loro. Esso designa sia il luogo consacrato a Bacco, [...] un corridoio e da una piccola scala e che, d'altra parte, presenti un'«abside» non autorizza a riconoscervi una «cappella dionisiaca». Allo stesso modo, il corridoio che cinge la cella di un tempio di Gigthis (Tunisia), non permette di affermare che ...
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Vedi HIERAPOLIS dell'anno: 1961 - 1995
HIERAPOLIS (v. vol. IV, ρ. 25)
F. D'Andria
Le rovine della città costituiscono oggi uno dei poli turistici della Turchia anche per l'attrazione costituita dalle [...] principi Geta e Caracalla e segretario per le lettere greche, abbia potuto ispirarne la formulazione. In effetti i temi dionisiaci, che in genere prevalgono nella decorazione dei teatri, sono a H. in posizione secondaria rispetto al fregio centrale ...
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Vedi PONTICI, Vasi dell'anno: 1965 - 1996
PONTICI, Vasi (v. vol. VI, p. 375)
A. Canciani
Nella sua ricerca ancora oggi fondamentale, il Dohrn (1937) registrava 122 vasi p. di varia forma, attribuendoli [...] vicino al Pittore di Paride per il ritmo cadenzato delle sue composizioni, deve il suo nome alla prevalenza dei temi dionisiaci. Sull'anfora Louvre E 703 egli dipinge un'insolita versione del mito di Troilo, in cui anche Polissena viene sacrificata ...
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Vedi SICELIOTI, Vasi dell'anno: 1973 - 1997
SICELIOTI, Vasi
A. D. Trendall
Gli scavi in Sicilia negli ultimi anni, hanno riportato alla luce una notevole quantità di ceramica a figure rosse, tra cui [...] rari malgrado la loro frequente apparizione su altri vasi dell'Italia meridionale, specie sul retro. Poche le scene teatrali e dionisiache tra le quali qualche eccellente vaso fliacico (v. vol. iii, fig. 873). La particolarità più evidente dei vasi s ...
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PRIAPO (Πρίαπος, Priapus)
E. Paribeni
Divinità delle forze generatrici della natura e della vita vegetativa e fruttificante. Secondo una tradizione sarebbe figlio di Afrodite e di Dioniso, e in effetti [...] , anziché il modo con cui l'immagine augurale era condotta. Allo stesso modo nella maggior parte dei rilievi paesistici o dionisiaci un'immagine di P. ritorna come un elemento costante nello sfondo, una piccola erma dal volto grottesco e dal sesso ...
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Vedi SARCOFAGO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARCOFAGO (sarcophàgus; da σαρκοϕάγος, riferito a una pietra calcarea che si riteneva consumasse rapidamente i cadaveri)
F. Matz
Ch. Belting-Ihm
1. Egitto; [...] teste di leone. La scelta della forma della tinozza per la fermentazione dell'uva appare in armonia con le credenze dionisiache.
Sui s. adrianei con thìasos bacchico e su quelli di tipo neoattico si nota una graduale trasformazione delle figure ed ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
cista1
cista1 s. f. [dal lat. cista, gr. κίστη; cfr. cesta]. – 1. Recipiente cilindrico, generalm. di bronzo, ma anche di altri materiali (argento, legno, cuoio, vimini), che anticamente veniva adoperato nei misteri dionisiaci, per nascondere...