Capoluogo di provincia, è la città più alta della Sicilia (m. 948). Centro dei Siculi, d'origine assai remota, chiamato Henna, ha ripreso l'antico nome (divenuto nel Medioevo Castrum Hennae, e nell'età [...] nella seconda metà del sec. V la città batte già moneta greca, e i tiranni diSiracusa mostrano di apprezzare il valore strategico della sua posizione. Dionisio il Vecchio, dopo varie vicende, se ne impadronì a tradimento nel 396. Più tardi alcuni ...
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LESINA (croato Hvar; A. T., 24-25-26 bis)
Antonio Renato TONIOLO
Alberto GITTI
Giuseppe Praga
Una delle maggiori isole dell'arcipelago meridionale dalmata, allungata per 68 km. da est a ovest, fra [...] da mulattiere.
Lesina fa parte del banato del Primorje (Litorale) del regno di Iugoslavia.
Storia. - Verso il 385 a. C., e con l'appoggio diDionisio il Vecchio diSiracusa, l'isola fu colonizzata dai Parî e perciò detta Φάρος (latino Pharia, Pharius ...
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Colonia siracusana fondata nel 598.a. C. sulla costa meridionale della Sicilia, alla foce del fiume Ippari. Postasi, 65 anni dopo la fondazione, a capo d'una rivolta di colonie e di Siculi della zona d'influenza [...] dopo si liberasse e facesse parte dell'impero diDionisio, decadde e fu ripopolata da Timoleonte. Più diSiracusa. Camarina ebbe una numerosa e pregevole monetazione di argento e di bronzo.
Bibl.: J. Schubring, Kamarina, in Philologus, XXXII; trad. di ...
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Uomo di stato e generale siracusano, figlio di Ermone, vissuto nella seconda metà del sec. V a. C. Compare per la prima volta nel congresso delle città siceliote tenuto a Gela nel 424, ove sostiene che [...] . Fu ucciso nella mischia d'una sorpresa notturna da lui tentata, e vi restò per morto anche Dionisio, uno dei suoi seguaci, che sarà tiranno diSiracusa poco dopo.
Agli storici moderni, E. è apparso facilmente e per molti aspetti, precursore della ...
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Nome assegnato dagli antichi a un fiume della Calabria (antico Bruzio), da riconoscersi probabilmente nell'odierno Gallipari o nello Stilaro, o, comunque, in altro scorrente a nord di Caulonia e a sud [...] . C. (o, secondo un'altra cronologia, del 388), fra le forze diDionisio I diSiracusa e l'esercito della Lega italiota. Dionisio, fatta lega coi Lucani contro gl'Italioti, era salpato da Siracusa, al principio dell'estate, con 40 navi da guerra e 20 ...
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Uomo politico e comandante siracusano, del sec. IV a. C. Egli aveva comune con Dione il programma di abbattere la signoria diDionisio II, ma stava col partito democratico, in opposizione alle ricostruzioni [...] E. condusse dalla Grecia una squadra in aiuto della rivolta contro Dionisio, e ne fu eletto comandante. Ciò non piacque a Dione, ed E. fu deposto. Rieletto poi col beneplacito di Dione, riportò una splendida vittoria sulla flotta nemica, comandata da ...
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Ditirambografo attico. Alcune antiche testimonianze sembrano alludere a due diversi poeti di tal nome, ma si tratta, forse, dello sdoppiamento di una sola persona. Nacque da Meleto, citaredo di fama, nel [...] ogni probabilità fra il 450 e il 390 a. C. Di lui ci sono giunti scarsissimi e insignificanti frammenti: una sua approvò un decreto in onore diDionisio I diSiracusa. In due processi in cui egli sostenne la parte di accusatore fu difensore Lisia, che ...
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Antica città di Sicilia, sul versante settentrionale, ai confini del territorio di Messana. Sorgeva, secondo ogni verosimiglianza, sotto l'odierna Tripi, ove nel sec. XVI si scorgeva un largo campo di [...] sue piccole monete di tipo e di leggenda ellenica. Dionisio I le tolse parte del territorio per fondarvi la colonia di Tindari. Qualche presto una delle città ribelli al sovrano diSiracusa e fece contro di lui causa comune col cartaginese Amilcare. ...
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Fenici
Tommaso Gnoli
Un popolo di marinai, esploratori e commercianti
I Fenici furono un'antica popolazione semitica originaria delle regioni costiere del Mediterraneo orientale (attuale Libano). Grandi [...] (Marsala), che venne fondata dopo che i Fenici abbandonarono la vicina isola di Mozia a seguito della distruzione dell'insediamento punico da parte del re diSiracusaDionisio il Vecchio nel 397 a.C. La fine del dominio cartaginese sulla Sicilia ...
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Gli strumenti dello scambio: i sistemi di misura
Maria Giovanna Biga
Lorenza-Ilia Manfredi
Nicola Parise
Annalisa Polosa
Maria Emanuela Alberti
Paolo Güll
Daniele Castrizio
Maria Giovanna Stasolla
Liliana [...] e, quindi, da 120 litrai. Ogni litra si divide poi in 12 once di 0,072 g. Questi valori sono riferibili al sistema dopo che questo conobbe una riduzione al tempo diDionisio I diSiracusa; in precedenza i nomoi pesavano il doppio, secondo l'ipotesi ...
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quadrireme
quadrirème s. f. [dal lat. quadriremis, comp. di quadri- e remus «remo»]. – Nell’antichità, nave da battaglia a quattro ordini di remi: costruite per la prima volta da Dionisio I tiranno di Siracusa nel 399 a. C. o dai Cartaginesi...
latomie
latomìe (alla lat. latòmie) s. f. pl. [dal lat. lautumiae o latomiae, gr. λατομίαι, comp. di λᾶς «pietra» e tema di τέμνω «tagliare» (v. -tomia)]. – Nell’antichità, cave di pietra nelle quali spesso venivano condannati ai lavori forzati...