. Con questo nome si indicano tanto i canonici regolari di S. Agostino, che nella loro organizzazione attuale risalgono a subito dopo il concilio lateranense del 1059, come gli eremitani di S. Agostino, [...] . Per la storia, la letteratura e le scienze, il Marsili, Dionisio da S. Sepolcro, il Panvinio, il Ghirardacci, il Calepino, il . Aug., Tolentino 1858; Héliot, Histoire des Ordres monastiques, II; Pennotto, Historia Canonicorum Regul., Roma 1624; P. V ...
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. Lavorazione. - Col nome di cristallo si designò, fino al sec. XVI, il cristallo di rocca, che veniva soprattutto intagliato come una gemma. Già di sant'Eligio (morto nel 659) sappiamo che aveva un sigillo [...] (i Carrioni in Toscana, i Miseroni a Praga alla corte di Rodolfo II, i Saracchi in Baviera, e altri a Mantova, a Torino e a Firenze; quella dei Miseroni, fra cui si distinsero soprattutto Dionisio (piramide e vasi a Vienna) e Ferdinando Eusebio, diede ...
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Il concetto dell'elevazione al grado di divinità d'un essere mortale è presso i Greci più antico della parola, che, a quanto sembra, è stata coniata nell'età ellenistica. Esseri divini discesi temporaneamente [...] Eraclea, che s'era fatto adorare come figlio di Giove, Dionisio di Siracusa come figlio di Apollo. Nulla di strano quindi in Klio, I, p. 56 segg.; J. Beloch, Griechische Geschichte, IV, ii, p. 46 seg. e bibliografia ivi; Bervett, in Gnomon, IV (1928 ...
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. È la minima unità dell'antica fanteria romana consistente, come il nome indica, di cento uomini. La funzione tattica delle centurie fu presto soverchiata (fin dal tempo delle guerre sannitiche) da quella [...] 17 ai 45).
Lo schema dato da Livio (I, 43) e da Dionisio (IV, 16 segg.) è il seguente: la cavalleria (equites) ha 18 centurie 1952 segg.; A. Piganiol, La conquête romaine (Peuples et civilisations), II, Parigi 1927, p. 170 segg.; K. J. Beloch, ...
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Città antica posta sul litorale occidentale della Campania, lungo la via Domitiana che staccandosi da Sinuessa (oggi Mondragone) e passando per Liternum e Cumae, giungeva a Puteoli (Pozzuoli). Per la posizione [...] ebbe così la grande battaglia del 524 a. C. Secondo Dionisio (VII, 2-11) l'esercito etrusco sarebbe stato composto segg., pp. 317 seg., 388 seg.; G. De Sanctis, Storia dei Romani, I-II (v. indice); E. Pais, Italia antica, p. 303 seg. (tavv. 149-152 ...
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1. Figlio di Carcino, un fuoruscito di Regio, che si era stabilito in Sicilia, a Terme, dove diresse una fabbrica di ceramiche, A., nato circa il 360 a. C., ebbe come il fratello Antandro un'educazione [...] precede. Sappiamo che in Italia, riprendendo le tradizioni di Dionisio il vecchio, fece guerra ai Bruzî, e s'impadronì .
Bibl.: A. Holm, Storia della Sicilia (trad. italiana), Torino 1896-1906, II, p. 42 segg., e III, p. 185 segg.; E. A. Freeman, ...
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. Antica città della Toscana, nella provincia di Arezzo, posta sulle elevate pendici di un'altura, propaggine meridionale dell'Alta di S. Egidio (m. 1050), da cui dista 4 km., alla altitudine media di [...] ); e il melone di Camucia (sec. VII, fino al III-II a. C.), formato di vani rettangolari pure con vòlta ad aggetto fondazione e sulle prime vicende, dovute ad Erodoto (I, 57) e a Dionisio d'Alicarnasso (I, 20, 4), che riporta anche un passo di ...
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Termine con cui la retorica antica designava alcuni tipi di espressione alieni dal parlare usuale adoperati per "ornamento" (v. retorica).
Solo verso la fine del sec. I a. C. diviene usuale la distinzione [...] mezzo fra l'atticismo rappresentato da Cecilio e da Dionisio di Alicarnasso e la nuova retorica asiana, la aevo ∣ iam gravior, Pelias et vulnere tardus Ulixis (Verg., Aen., II, 435).
4. 'Αντιστροϕή o conversio, quando plura in iisdem verbis desinunt ...
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LISIMACO (Λυσίμαχος, Lysimáchus)
Giuseppe Corradi
Generale macedone, contemporaneo di Alessandro Magno e uno dei diadochi. Figlio di un Agatocle, nacque da ragguardevole famiglia macedone a Pella verso [...] , dove chiamò anche Amastri (la vedova del tiranno Dionisio da lui sposata durante la campagna), dalla quale poi H. Berve, Das Alexanderreich auf prosopographischer Grundlage, Monaco 1926, II, p. 239 segg.; E. Meyer, Die Grenzen der Hellenistischen ...
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LISSA (A. T., 24-25-26)
Antonio Renato TONIOLO
Alberto GITTI
Giuseppe PAVANELLO
Camillo MANFRONI
È l'isola più esterna dell'arcipelago meridionale dalmata, detta in slavo Vis. Di forma compatta, [...] alla Liburnia. I Siracusani, al tempo di Dionisio il Vecchio, vi fondarono verso il 385 a 37 segg.; J. Beloch, Griech. Gesch., 2ª ed., III, 1, Berlino 1922, p. 118; ii, ivi 1923. p. 192; P. Pervanoglù, in Archeografo Triestino, IX (1883), p. 357; XI ...
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antiburqa
(anti-burqa), agg. inv. Contrario all’uso del burqa in pubblico. ◆ Se fino a poche settimane fa ad occuparsi dell’apartheid delle afghane erano soltanto, meritoriamente e generalmente inascoltate, poche singole e associazioni […]...