Uomo di stato e generale siracusano, figlio di Ermone, vissuto nella seconda metà del sec. V a. C. Compare per la prima volta nel congresso delle città siceliote tenuto a Gela nel 424, ove sostiene che [...] una sorpresa notturna da lui tentata, e vi restò per morto anche Dionisio, uno dei suoi seguaci, che sarà tiranno di Siracusa poco dopo Cherea e di Calliroe, di Caritone d'Afrodisia (sec. I o II d. C.) ci presenta fantasticamente una figlia d'E. come ...
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Retore e sofista, nato a Tarso circa il 161 d. C., fu un bambino prodigio, ed ebbe, quindicenne, l'imperatore Marco Aurelio fra gli uditori di una sua declamazione. Perdette poi le sue virtù e raggiunse [...] concezione stilistica degli atticisti, specialmente di Dionisio di Alicarnasso, è divenuta una regola Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VIII, col. 865 segg.; Christ-Schmid, Griech. Lit., II, ii, Monaco 1924, p. 929; A. e M. Croiset, Histoire de la litt. ...
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Poeta lirico greco, vissuto dal 435 al 380 a. C. Fatto prigioniero nella conquista dell'isola (424 a. C.), fu condotto in Atene e quindi venduto schiavo a un certo Agesilo che lo fece educare e gli diede [...] Più tardi passò a Siracusa e visse alla corte di Dionisio il Vecchio, che per la sua libertà di linguaggio . ludibundae, I, 124 segg.; trad. in G. Fraccaroli, I lirici gr., II, Torino 1913, p. 487 segg.
Bibl.: N. Schmidt, Diatribe in Dithyrambum, ...
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Antica popolazione dell'Epiro, che abitava a SE. di questa regione tra il monte Pindo e i monti che proseguono da N. a S. il gruppo del Lakmon (ora Peristeri o Dokinni), e scendono paralleli ai monti Cranii. [...] 14, 9. Per il nome, v. ancora Inscr. Graec., II, 963. Per la stretta parentela degli Atamani con le popolazioni epirotiche e Per la pertinenza all'Epiro durante il regno di Pirro, v. Dionisio d'Alicarnasso, XX, 1, 3.
Bibl.: E. Oberhummer, Akarnanien ...
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È il primo, per quanto sappiamo, che abbia fatto dell'arte gastronomica argomento di versi, in un poema intitolato ‛Ηδυπάϑεια i cui Ateneo ci ha conservato, ripetutamente citandolo, numerosi frammenti. [...] prima o nella seconda metà del sec. IV a. C. (Dionisio di Sinope, poeta comico, Diodoro di Aspendo, filosofo pitagoreo, appart-ene allo stesso genere e rielabora la stessa materia la Sat. II, 4 di Orazio.
Edizioni: La migliore edizione è di P. Brandt ...
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È una delle colonie fondate da Selinunte sulla costa meridionaie dell'estremo angolo occidentale della Sicilia. Il suo primo nome era stato Minoa, che ripete quello dell'isoletta sita davanti a Megara [...] Cartaginesi poco prima del 406, nel 386 fu ripresa da Dionisio, ma nel 357 è di nuovo in potere dei Punici; coll. 437-39; K. J. Beloch, Gr. Gesch., 2ª ed., Berlino 1924, I, ii, p. 246; L. Pareti, Studi Sicil. e Italioti, Firenze 1914, p. 15 segg.; A. ...
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Città della provincia di Enna, posta su di un'altura a 733 m. s. m. La città attuale è di moderna origine e sorse sul luogo dell'antica Centuripe. Il suo primitivo nome fu alterato in Centorbi, e solo [...] a. C., Centuripe ebbe governo autonomo. All'epoca di Dionisio e di Agatocle dovette trovarsi in una condizione di semi-indipendenza e seguitò anche durante l'impero, e specialmente nel sec. II d. C., ad arricchirsi di edifici pubblici. Dopo un oscuro ...
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Valerio Arpocrazione d'Alessandria viene ricordato da Suida come autore d'un lessico, a noi pervenuto, riferentesi ai dieci oratori attici. Il lessico ci è preziosissimo perché ci fornisce la spiegazione [...] attici, un qualche onomastico, il retore Dionisio di Alicarnasso e il lessicografo Dionisio figlio di Trifone. Si è a lungo .: Cfr. Christ-Schmid-Stählin, Gesch. der griech. Literatur, 6ª ed., II, ii, pp. 876-7, e l'art. di Gossen, in Pauly-Wissowa, ...
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Vate arcadica, madre di Evandro; il suo nome si voleva far derivare dai vaticinî che ella proferiva in versi (carmina). Dionisio e Plutarco l'identificano con Themis, che poi si disse Carmentis quando [...] ha gran parte quale profetessa della grandezza di Roma.
Bibl.: Hartung, Die Religion der Römer nach den Quellen, Erlangen 1836, II, p. 199 segg.; A. Preuner, Hestia-Vesta, Tubinga 1864, p. 394; Preller, Römische Mythologie, 3ª ed., Berlino 1881-1883 ...
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Uno dei sette vescovi che, secondo S. Gregorio di Tours (Historia Francorum, I, 31), ai tempi dell'imperatore Decio, papa Sisto II (circa 250) mandò nelle Gallie; in seguito ebbe a soffrire il martirio. [...] VI o VII, le due figure di S. Rustico e di S. Eleuterio, finché la leggenda venne codificata nella Passio sanctorum martyrum Dionisii, Rustici et Eleutherii. E su questa tradizione si fondò Ilduino abate dell'abbazia di S. Dionigi, il quale nell'835 ...
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antiburqa
(anti-burqa), agg. inv. Contrario all’uso del burqa in pubblico. ◆ Se fino a poche settimane fa ad occuparsi dell’apartheid delle afghane erano soltanto, meritoriamente e generalmente inascoltate, poche singole e associazioni […]...