radicale lìbero Atomo o aggruppamento di atomi originato dalla rottura di una molecola in corrispondenza di un legame di valenza formato da una coppia di elettroni, uno solo dei quali resta su ognuno dei [...] non accoppiati, mentre i poliradicali sono rari. Composti importanti della chimica inorganica, come il monossido e il diossidodiazoto, sono radicali liberi. L’ossigeno, l’elemento più diffuso sulla Terra, allo stato molecolare è un biradicale ...
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di Massimo Carlotti
L'atmosfera viene comunemente immaginata come una miscela di gas. In realtà, fanno parte dell'atmosfera anche specie chimiche presenti nello stato di aggregazione liquido e solido. [...] ) e le foreste muoiono a causa degli acidi solforico e nitrico (generato con meccanismo analogo dal diossidodiazoto, NO2) provenienti dalle emissioni industriali prodotte in Gran Bretagna.
Altre sostanze rilasciate in troposfera intervengono in ...
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NOMENCLATURA CHIMICA (XXIV, p. 896)
Giovanni Battista Marini-Bettolo
La n. chimica, adottata fin dallo scorso secolo, è stata profondamente modificata in questi ultimi anni per ottenere una più rigida [...] bis, tris e tetracis) e greci. Per es., per gli ossidi diazoto si ha: N2O ossido di diazoto; NO ossido diazoto; NO2 diossidodiazoto; N2O4 tetraossido di diazoto, N2O pentaossido di diazoto.
Il fosfato tricalcico Ca3(PO4)2 s'indica, secondo questa ...
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Termine attribuito nel 1620 dal chimico J.B. van Helmont alle sostanze che si trovano allo stato aeriforme e quindi prive di volume proprio. Lo stato gassoso, come ogni altro stato di aggregazione, dipende [...] Teoricamente il g. d’aria dovrebbe contenere 33,3% di ossido di carbonio e 66,6% diazoto (che è quello che accompagna l’ossigeno nell’aria di vapori acidi rilasciati da vulcani altamente attivi sia nelle emanazioni quasi invisibili didiossidodi ...
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Secondo la legge delle proporzioni costanti di Proust (1892), "Quando due o più elementi si combinano tra loro per formare un composto chimico, l'unione avviene sempre in un rapporto fisso e invariabile". [...] azoto o carbonio formando le cosiddette leghe interstiziali, fasi di grande interesse tecnologico. Altri esempi didi carica viene assicurato dall'incorporazione di ioni F- nei siti interstiziali vacanti del reticolo. Come nel diossidodi uranio ...
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Chimica
Luciano Caglioti
Roger Parsons
Arnaldo Liberti e Guido Saini
La chimica nella società contemporanea,
di Luciano Caglioti
SOMMARIO: 1 Introduzione. 2. Un po' di storia. 3. La chimica come punto [...] dei cereali è aumentata di molto (in seguito alla somministrazione di fertilizzanti azotati), mentre non altrettanto (v., 1964). Originariamente il catodo era di piombo e l'anodo didiossidodi piombo, ma ora questi materiali sono stati sostituiti ...
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Acqua
Ven Te Chow
John W. Boylan e Kurt Kramer
di Ven Te Chow, John W. Boylan e Kurt Kramer
ACQUA
Acqua di Ven Te Chow
sommario: 1. L'acqua in natura. a) La scoperta dell'acqua. b) Il ciclo idrologico. [...] primitiva atmosfera era ricca didiossidodi carbonio, un gas poco di 14 grammi diazoto ureico. L'urea, con peso molecolare 60, contiene due atomi diazoto per molecola, cioè il 46% (28/60) diazoto. La quantità di urea contenente 14 grammi diazoto ...
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Vita, origine della
CCyril Ponnamperuma
di Cyril Ponnamperuma
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) le basi scientifiche; b) l'evoluzione chimica. □ 2. Concetti e teorie prima del nostro secolo: a) generazione [...] , 1959).
Abelson ha studiato l'effetto delle scariche elettriche su 20 diverse miscele di gas - idrogeno, metano, monossido di carbonio, diossidodi carbonio, ammoniaca, azoto, acqua e ossigeno - e ha trovato che si erano formati parecchi amminoacidi ...
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L'Ottocento: chimica. Analisi chimica
William A. Campbell
Peter Morris
Analisi chimica
Il laboratorio chimico, così come lo si conosce oggi, è nato nel XIX sec., quando furono costruite le strutture [...] e il carbonio erano rivelati dalla formazione di acqua e diossidodi carbonio quando il campione veniva riscaldato con ossido di rame; la presenza diazoto era indicata dallo sviluppo di ammoniaca quando il composto da esaminare veniva riscaldato ...
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Lo sviluppo di biotecnologie per l'ambiente
Walter Marconi
(Dipartimento di Chimica, Università di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
In questo saggio illustreremo il contributo delle biotecnologie alle [...] sostanze ossidanti e riducenti (idrometallurgia) che comportano la liberazione o l'impiego di sostanze tossiche come il diossidodi zolfo, il solfuro di idrogeno, il monossido di carbonio, ecc. Questa situazione ha favorito lo sviluppo della ricerca ...
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titanio2
titànio2 s. m. [lat. scient. Titanium, nome (tratto da quello dei Titani figli di Urano e di Gea) attribuitogli nel 1795 dal chimico ted. M. H. Klaproth che l’aveva scoperto nel 1789]. – 1. Elemento chimico di simbolo Ti, peso atomico...
venere
vènere s. f. [dal nome proprio lat. Venus -nĕris]. – 1. Nome di un’antica divinità italica e quindi romana, assimilata alla dea greca Afrodite, venerata come dea della natura, dei campi e dei giardini, della fecondità, dell’amore e...