BECCADELLI, Ludovico
Giuseppe Alberigo
Nacque a Bologna il 29 genn. 1501 in una antica famiglia cittadina da Pomponio e da Prudenza Mammellini, e come primogenito fu avviato allo studio delle leggi, [...] il 21marzo di quell'anno, come possibile suo segretario. La proposta sorprese il B., il quale oppose inizialmente resistenza, ma finì vescovi alla residenza e il suo fondamento nel diritto divino. Tale posizione, parallela a quella dell'episcopato ...
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CAETANI, Enrico
Gaspare De Caro
Secondogenito di Bonifacio, signore di Sermoneta, e di Caterina di Alberto Pio, conte di Carpi, nacque nel 1550. Nel 1560 ricevette la tonsura e gli ordini minori; in [...] ognuno" (ibid., p. 133).
Ma non erano certamente queste resistenze a poter dissuadere il papa dalla via ormai intrapresa; messi a Stati della casa d'Albret e da ogni diritto dinastico sulla corona di Francia; e infine si spingeva sino a offendere ...
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CORBETTA, Eugenio
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 15 nov. 1835, terzo dei quattro figli di Francesco e di Maddalena Tenca.
Trasferitasì a Milano verso la metà del XVIII secolo senza spezzare i [...] prestito comunale e amministratore per qualche tempo della locale Congregazione di carità, si distinse nel corso della resistenza al provvedimento di aggregazione al comune di Milano, abbracciando, con una predilezione non occasionale per le piccole ...
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BUONVISI, Francesco
Gaspare De Caro
Nacque a Lucca il 16 maggio 1626 da Vincenzo di Ludovico e da Maria di Alessandro Gabrielli. Compì i primi studi nel seminario cittadino, sotto la direzione di Giuseppe [...] dei diritti giurisdizionali della nunziatura sulle abbazie di Marienrode, Siegburg ed Essen contro le pretese che su di esse Visegrad ed a Pest, furono arrestati inopinatamente dalla resistenzadi Buda. La situazione della lega fu inoltre complicata ...
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GIUSTINIAN, Sebastiano
Giuseppe Gullino
Secondogenito di Marino di Alvise e Cassandra Gradenigo di Piero di Angelo, nacque a Venezia nel 1459. Il padre non aveva percorso una carriera politica particolarmente [...] : mentre il Dandolo tentava una disperata resistenza, rifugiandosi nel castello (e ne sarebbe pratiche del diritto civile: gli avvocati, le "Correzioni", i "conservatori delle leggi", in Storia di Venezia, VI, Dal Rinascimento al Barocco, a cura di G. ...
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BARTOLOMEO da Neocastro
Ingeborg Walter
Nacque a Messina nella prima metà del sec. XIII con tutta probabilità da una famiglia, proveniente da Nicastro nella Calabria ulteriore.
Studiò diritto ed entrò [...] Alfonso, allora infante, aveva ceduto a Giacomo i suoi diritti sulla Sicilia. Nel 1288 seguì la corte nel corso di re Pietro in veste di liberatore. Il famoso assedio che tanto fortemente colpi la fantasia dei contemporanei per l'eroica resistenza ...
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FANTUZZI, Marco
Alfeo Giacomelli
Nacque a Roma il 15 ag. 1740 dal nobile ravennate Costantino e dalla contessa Diana Ippoliti di Gazoldo di Mantova e fu battezzato in S. Pietro il 18 agosto, primogenito [...] studi. Negli anni romani completò anche il suo apprendistato didiritto e finì per conoscere a fondo gli ambienti curiali, Non tutte queste iniziative - per ignoranza di dipendenti, resistenzadi popolazioni o difficoltà ambientali - incontrarono ...
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CANAL, Nicolò
VVentura
Nato a Venezia nel 1415 da Vito (Guido) di Giacomo e Bianca Muazzo (da non confondere con un omonimo nato nel 1410 da un altro Vito Canal figlio di Francesco), era presentato [...] dei Veneziani, soprattutto una tassa sulle senserie, i dirittidi dogana sulle pelli e i vini importati da travolse la disperata resistenza del presidio veneziano. All'alba, quando l'armata veneta levò l'ancora mostrando di voler muovere all'attacco ...
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CAPILUPI, Ippolito
Gaspare De Caro
Nacque a Mantova l'8 luglio del 1511, ottavo figlio di Benedetto e di Taddea de' Grotti, in una famiglia tra le più autorevoli della città, la cui antica dimestichezza [...] di una iniziativa imperiale su Parma analoga a quella dell'annessione di Piacenza, dall'altra la convinzione del buon diritto la minaccia dei protestanti di Germania e quella dei Francesi dal Piemonte. E la strenua resistenzadi Parma e della ...
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DIEDO (Diedus, Dedus Didius), Francesco
Gilbert Tournoy
Figlio di Alvise di Marco, del ramo di Ss. Apostoli dell'antica famiglia appartenente al patriziato veneziano, e di Creusa di Giovanni Boldù, [...] polemica con Francesco Barozzi, professore didiritto canonico, nipote di Paolo II e più tardi vescovo di Treviso, che l'avrebbe della resistenzadi Rimini contro Paolo II, che voleva prendere possesso della città dopo la morte di Sigismondo ...
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resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con cui si attuano. In usi generici, riferito...
soffitto di cristallo loc. s.le m. L’insieme di barriere sociali, culturali e psicologiche che si frappone come un ostacolo insormontabile, ma all’apparenza invisibile, al conseguimento della parità dei diritti e alla concreta possibilità...