STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] ", "seppe il primo […] immaginare un corpo di diritto e comprenderlo in un codice, il quale contenesse leggi pubblicate dall'"Archivio Storico Italiano". Ed essa, sollecitando gli studiosi intenti in ricerche storico-culturali a carattere regionale ...
Leggi Tutto
Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] cattolici italiani debbono conquistarsi il diritto di agire liberamente nella vita pubblica italiana»3.
Si deve a origini alla marcia su Roma, II, pp. 317-362; S. Rotelli, Il regionalismo di Luigi Sturzo, II, pp. 593-612; D. Secco Suardo, La ...
Leggi Tutto
SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] di desegregazione delle scuole, dei locali pubblici e dei mezzi di trasporto negli Stati l'esercizio del potere imperiale. Un diritto che può essere revocato alla dinastia divisi non solo dall'appartenenza regionale ma soprattutto da costumi e lingue ...
Leggi Tutto
Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] nazioni, muovendosi sul piano del diritto internazionale attraverso l’opera non in base alle provenienze regionali e quindi dai vari ogni ricostruzione volta a privilegiare soltanto la dimensione pubblica, politico-ideologica.
Note
1 G. Formigoni, ...
Leggi Tutto
I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] un discorso sui diritti e i doveri dell’uomo e del cittadino o sulla organizzazione concreta dello spazio pubblico coi suoi per far passare l’idea della ricezione dell’istituto regionale era la constatazione che comunque si erano già costituite ...
Leggi Tutto
Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] e confermati i diritti e le pretese arabe.
Sebbene non si fossero mai pubblicamente impegnati ad accettare possedevano alcuna tradizione di esistenza separata e neanche di autonomia regionale. Perfino i nomi rivelano la loro artificiosità: Giordano è ...
Leggi Tutto
Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] spazio al loro ruolo pubblico.
Nei primissimi anni postunitari del clero (come le ultime vestigia del diritto regio di proposta o nomina di alcune cariche piramidale di comitati parrocchiali, diocesani e regionali (cui spesso si fecero aderire realtà ...
Leggi Tutto
Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] i presidenti delle conferenze episcopali regionali, appariva un istituto debole e rivelò più sfumata parlando del diritto di legittima difesa. Monsignor .
16 Cfr. il diario del cardinale G. Siri, pubblicato in B. Lay, Il Papa non eletto. Giuseppe Siri ...
Leggi Tutto
Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] , con l’argomento che il governo aveva diritto di spiegarsi alla pubblica opinione per conquistarla alla propria causa), Nicotera 2002.
S. Jacini, La riforma dello Stato e il problema regionale, a cura di F. Traniello, Morcelliana, Brescia 1968.
M.E ...
Leggi Tutto
Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] che per la revisione «è necessario considerare il parere dell’opinione pubblica, il desiderio dei vescovi, l’iniziativa della S. Sede e episcopali regionali; r) istituzione di cattedre di Teologia, di Facoltà Teologiche e di Diritto Canonico» ...
Leggi Tutto
regionale
agg. [dal lat. tardo regionalis, der. di regio -onis «regione»]. – 1. Della regione, che concerne una regione, intesa come parte e suddivisione territoriale di uno stato, sia amministrativa e politica, sia storica o geografica: autonomia...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...