I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] si batteva per l’apertura della nuova Carta con una dichiarazione sui diritti, mentre, come è noto, vi era fra i giuristi una per far passare l’idea della ricezione dell’istituto regionale era la constatazione che comunque si erano già costituite ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] essenza nazionale in uno Stato si trova a essere priva dei suoi diritti; a sua volta, ogni Stato che non sia fondato su alcuna tradizione di esistenza separata e neanche di autonomia regionale. Perfino i nomi rivelano la loro artificiosità: Giordano ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] all’attività del clero (come le ultime vestigia del diritto regio di proposta o nomina di alcune cariche ecclesiastiche) e una struttura piramidale di comitati parrocchiali, diocesani e regionali (cui spesso si fecero aderire realtà locali già ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] i cardinali residenziali e i presidenti delle conferenze episcopali regionali, appariva un istituto debole e non era in grado la sua posizione si rivelò più sfumata parlando del diritto di legittima difesa. Monsignor Carli invece parlò criticamente ...
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Rivoluzione
Jack A. Goldstone
di Jack A. Goldstone e Massimo L. Salvadori
RIVOLUZIONERivoluzione
di Jack A. Gladstone
Teorie della rivoluzione
I modelli masse/élites e i modelli del conflitto di [...] o che privilegiano un determinato gruppo etnico o regionale. Una volta iniziata la fase delle dimostrazioni Tocqueville il concetto di rivoluzione non si trova più correlato ai 'diritti' di natura e dell'uomo, ma ai processi di modernizzazione. ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] dell’elettorato che passò da 621.896 a 2.017.829 di aventi diritto, il che anche da solo era sufficiente a far temere che pure Bari 2002.
S. Jacini, La riforma dello Stato e il problema regionale, a cura di F. Traniello, Morcelliana, Brescia 1968.
M.E ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] ; q) personalità giuridica della Cei e eventualmente delle Conferenze episcopali regionali; r) istituzione di cattedre di Teologia, di Facoltà Teologiche e di Diritto Canonico» e proponeva anche la soppressione di alcuni articoli del Concordato ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] e un ampio decentramento comunale, provinciale e regionale. Per quanto riguardava la Chiesa, il è facilmente, per non dire fatalmente portata a sacrificare ed assorbire i diritti individuali e particolari, con esito, come facilmente si intende, non ...
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Le forze armate
Fortunato Minniti
Le forze armate italiane nascono dal processo di accorpamento delle risorse militari degli Stati preunitari con quelle del Regno di Sardegna. Vi contribuiscono, fra [...] uno squilibrio nella formazione professionale e anche nella provenienza regionale tra i vecchi membri sabaudi e i nuovi arrivati, sono quasi 2 milioni, vale a dire quattro volte gli aventi diritto al voto politico e più del doppio di coloro che hanno ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] , anche qui con Pio X, fu l’istituzione dei seminari regionali, il primo dei quali fu in Puglia.
Al termine del di giustizia, del quale ci si ritiene depositari e amministratori di diritto, e perciò a un senso dell’onore che rende infamante il ...
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regionale
agg. [dal lat. tardo regionalis, der. di regio -onis «regione»]. – 1. Della regione, che concerne una regione, intesa come parte e suddivisione territoriale di uno stato, sia amministrativa e politica, sia storica o geografica: autonomia...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...