AZZOLINI (Azzolino), Decio
Gaspare De Caro
Nacque a Fermo l'11 apr. 1623 da Pompeo, di famiglia patrizia, che aveva già dato alla Chiesa due cardinali, Gerolamo nel sec. XV e Decio seniore nel XVI, [...] il Chigi, ma Innocenzo X concesse all'A. soltanto il diritto di essere sempre presente alle udienze del segretario di stato. volante"; ma sin dai primi mesi del suo soggiorno romano legami assai più intimi e durevoli che non quelli determinati ...
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ANNIBALDI, Riccardo (Riccardo della Molara)
Daniel Waley
Importante membro della potente famiglia romana, l'A. prese il nome con il quale è noto abitualmente dalla fortezza della Molara vicino a Tuscolo, [...] che i Francesi vedevano nell'A. il principale fautore romano di Carlo e l'artefice del successo per il , Gli Annibaldi di Roma nel sec. XIII, in Studi e Documenti di Storia e Diritto, XVII(1896), pp. 355-63; v. inoltre Les Registres d'Innocent IV, a ...
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LUIGI (Aluigi) Gonzaga, santo
Silvano Giordano
Nacque a Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano, il 9 marzo 1568, primogenito di Ferrante del ramo di Luzzara e Castiglione delle Stiviere e di Marta [...] in favore del fratello Rodolfo alla primogenitura e al diritto di succedere nel Marchesato di Castiglione delle Stiviere. un mese; fu richiamato a Roma nel maggio 1587. Al Collegio romano riprese il terzo anno di filosofia e approfondì la logica, la ...
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Nato a Roma il 23 febbr. 1822 dal commendatore Camillo Luigi (già segretario del nunzio pontificio L. Caleppi) e da Marianna Bruti Liberati, compì gli studi di lettere e filosofia presso il Collegio Romano; [...] la definizione del loro statuto scientifico. A buon diritto si poteva parlare di lui come continuatore e A. Capecelatro, In commem. del comm. G. B. D. ..., in Diss. della Pont. Acc. rom. di archeol., s.2, VI (1896), pp. 1-25; O. Marucchi, G. B. D., ...
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AMADUZZI, Giovanni Cristofano
Angelo Fabi
Nato a Savignano di Romagna il 18 ag. 1740, appartiene a quella generazione di eruditi romagnoli che fiorì tra la seconda metà del sec. XVIII e la prima del [...] affinando considerevolmente la sua preparazione. Nell'ambiente romano gli furono di guida e di appoggio uomini vol. II 1776; vol. III 1778). Trattò anche questioni di diritto canonico e diede alle stampe tre dissertazioni su questa materia; si occupò ...
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ALESSANDRO IV, papa
Raoul Manselli
Al secolo Rinaldo, figlio di Filippo, feudatario di lenne (nel territorio di Subiaco, in diocesi di Anagni), nacque negli ultimi anni del sec. XII. Membro di una delle [...] infatti, estendeva sempre più il suo potere Ezzelino da Romano, che, facendosi beffe delle scomuniche papali, andava . Donnino e di Guglielmo di Saint-Amour, confermò ogni diritto dei mendicanti nell'università con la bolla Quasi lignum vitae ...
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BONIFACIO II, papa
Paolo Bertolini
Arcidiacono della Chiesa romana, sul finire dell'agosto o ai primi di settembre del 530 fu designato come proprio successore da papa Felice IV caduto gravemente ammalato.
Non [...] al governo di Ravenna. È altresì chiaro come, nell'atto, con cui la stragrande maggioranza del clero romano, esercitando liberamente i suoi diritti elettorali, aveva mostrato di preferire Dioscuro a B. II, sia da vedere, oltre che una precisa volontà ...
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CORDARA, Giulio Cesare
Magda Vigilante
Nacque ad Alessandria il 16 dic. 1704, da Giulio Antonio ed Eleonora Crescini. Trascorsi i primi anni della fanciullezza a Calamandrana - dove il padre aveva ereditato [...] anni, durante i quali frequentò le scuole del Collegio Romano, rivelando assai presto una notevole attitudine per gli studi umanistici la cattedra di diritto canonico nello stesso collegio. Il 20 marzo 1741 il C. recitò nel Collegio Romano lo elogio ...
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Nacque e fu battezzato il 18 aprile 1929 a Ozieri (Sassari), da Giuseppa Pompedda e da padre ignoto e solo nel 1946 fu riconosciuto come figlio naturale da Salvatore, un contadino che simpatizzava per [...] acceso un forte dibattito intorno all’ipotesi avanzata da Romano Prodi di introdurre nell’ordinamento italiano forme di tutela durata anni nasceva «una relazione che non può non generare diritti» e che non vedeva una «inconciliabilità totale tra la ...
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CELLARIO (Cellaria), Francesco
Valerio Marchetti
Nato a Lacchiarella, in provincia di Milano, intorno al 1520, era figlio di un vinicellarius di nome Galeazzo. Entrato nell'Ordine francescano dei minori [...] dal cardinale Carlo Borromeo per conto del S. Uffizio romano dell'Inquisizione, al fine di reprimere un gruppo ereticale di ribadirono il principio del vescovo di Coira sul diritto della gerarchia ecclesiastica romana a giudicare chiunque le ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...