FERRARA, Francesco
Riccardo Faucci
Nacque a Palermo il 7 dic. 1810, da Francesco e Rosalia Alaimo. Protetto da Carlo Cottone principe di Castelnuovo, al cui servizio era il padre, poté attendere agli [...] . 137-142). L'11 maggio 1856 aveva dovuto cessare le pubblicazioni anche l'Economista, che non era riuscito a trovare sufficienti lettori beni ecclesiastici la principale risorsa per colmare il disavanzo del bilancio dello Stato, ammontante a 500.000 ...
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CORBINO, Epicarmo
Domenico Demarco
Nacque ad Augusta (Siracusa) il 18 luglio 1890 da Vincenzo, modesto artigiano, ma con cultura superiore alla media, e da Rosaria Imprescia. Egli fu quarto maschio [...] si sa come e perché; e si trasforma l'avanzo in disavanzo e ciascuno dice di non saperne nulla!". Nel quarto volume degli pp. 109-118) fu sequestrato e l'autorizzazione alla pubblicazione del periodico fu revocata. Fortunatamente a Roma fu deciso di ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] ; finì però col rinunciare all'impresa. Coprendo il disavanzo del Giornale degli economisti, neassunse di fatto, nel . pp. 122- 128, e J. M. Buchanan, La scuola italiana di finanza pubblica [1960], ibid., spec. pp. 213-221, 226-232. Cfr. anche S. ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi Guglielmo de
Raffaele Romanelli
Nacque a Firenze il 7 apr. 1820, unico figlio del conte Luigi e di Marianna Nencini. Avviato dal padre architetto agli studi tecnici, e condotto [...] necessario, più che far fronte alla situazione del Tesoro, mirare al definitivo risanamento del credito pubblico mediante una radicale riduzione del disavanzo alla quale avrebbe tenuto seguito l'abolizione del corso forzoso. Con questo obiettivo, gli ...
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LANZA, Giovanni
Silvano Montaldo
Nato a Casale Monferrato il 15 febbr. 1810, perse in giovane età il padre Francesco, fabbro e negoziante in ferro, ma grazie all'impegno della madre Angela Maria Inardi [...] politica, che Sella utilizzò per combattere il disavanzo dello Stato, ma dovette affrontare una recrudescenza Colombo e C.M. De Vecchi di Val Cismon (a cura del quale furono pubblicate a Torino tra il 1935 e il 1943, con il titolo Le carte di Giovanni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cesare Beccaria
Giuseppe Bognetti
Cesare Beccaria è stato, insieme a Pietro Verri, il maggior rappresentante della grande stagione dell’Illuminismo milanese. La sua opera più conosciuta rimane Dei delitti [...] in pareggio, dal momento che l’avanzo (disavanzo) nel bilancio avrebbe provocato un aumento (diminuzione moderna, tt. 11 e 12, Milano 1804. Si vedano in particolare: Elementi di economia pubblica, parti I-III, t. 11, pp. 8-360, e parte IV, t. 12 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bernardino da Siena
Giacomo Todeschini
Sin dalla metà del 20° sec. Bernardino da Siena è stato indicato come il più importante ‘economista’ medievale (de Roover 1967): questa anacronistica definizione [...] la frode dev’essere risarcita ed ogni disavanzo costituisce un peccato mortale poiché avviene contro essere economica fa tutt’uno con la ‘buona salute’ della cosa pubblica, condizionata a sua volta dall’accertamento delle motivazioni di chi finanzia ...
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CARLI, Guido
Paolo Savona
Nacque a Brescia il 28 marzo 1914 da Filippo e da Egina Chiaretti.
Il padre, sociologo ed economista, esponente di primo piano del movimento nazionalista, fu per oltre vent’anni [...] siano rappresentati nei consessi che la decidono). Essi respingono la tesi che il rifiuto di finanziare disavanzi del bilancio pubblico (che fanno perdere il controllo della base monetaria) si possa configurare come un «atto sedizioso», tesi ...
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CORVETTO, Luigi Emanuele
Giovanni Assereto
Nacque a Genova l'11 luglio 1756 (l'atto di nascita lo registra come "Crovetto", poiché tale era il nome, solo in seguito "italianizzato", della sua antica [...] propria condotta: quando offrì ai risparmiatori francesi il primo prestito pubblico dai tempi di Luigi XVI(16.000.000 di rendita il C. poteva già offrire risultati tangibili: riduzione dei disavanzo complessivo e delle spese, attivo di 50.000.000 ...
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CIBRARIO, Luigi
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Torino il 23 febbr. 1802 da Giambattista, notaio - trasferitosi nella capitale da Usseglio, nelle valli di Lanzo, negli ultimi anni dei secolo precedente, [...] per sei mesi il ministero delle Finanze nell'ultimo governo d'Azeglio.
Preoccupato per il forte disavanzo, propose severi risparmi della spesa pubblica, che non mostravano lungimiranza, né capacità di dominare la difficile situazione e non ottennero ...
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disavanzo
diṡavanzo s. m. [der. di disavanzare]. – Eccedenza delle uscite sulle entrate, in un bilancio finanziario, sia di previsione sia consuntivo (d. finanziario); anche, eccedenza delle spese e dei consumi sulle rendite in un bilancio...
monetizzare
monetiżżare v. tr. [dal fr. monétiser «trasformare in moneta»]. – 1. Trasformare un metallo in moneta, lo stesso che monetare. 2. fig. a. Trasformare un valore economico in moneta, vendendo, per es., titoli acquistati in precedenza...