La spirantizzazione (detta anche fricativizzazione) è un processo fonetico per cui un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) è realizzato come fricativo o, in altri termini, spirante (➔ fricative). [...] sul piano percettivo. Il luogo di articolazione del segmento fricativo, al di là del suo statuto fonemico o allofonico, agisce invece sulla distribuzione del rumore spettrografico lungo la scala delle frequenze. Fricative anteriori (ad es., [ɸ β ...
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Si definisce posizione post-tonica (o postonica), in particolare in una parola parossitona (➔ accento; ➔ parola italiana, struttura della), la posizione occupata da segmenti che seguono la sillaba in cui [...] szabla).
In termini fonetici più generali, è infine interessante notare come fenomeni di riduzione, riguardanti soprattutto vocali alte, si presentino con maggiore frequenza all’allontanarsi della parola dalla parte finale dell’enunciato: ad es., in ...
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Il termine suppletivismo designa il fenomeno morfologico (➔ morfologia) per il quale in uno stesso paradigma flessivo (➔ paradigmi) entrano a far parte due (o più) morfemi lessicali diversi. Il risultato [...]
Va comunque notato che la distribuzione e la frequenza dello spagnolo óptimo e pésimo ; cfr. Bonami & Boyé 2003).
La prevedibilità della presenza di forme suppletive in alcune parti della coniugazione verbale è implicita nella formulazione ...
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I suoni fricativi, detti anche spiranti o costrittivi, sono prodotti mediante un rilevante restringimento del canale orale: gli organi articolatori si avvicinano senza pervenire ad una chiusura totale. [...] presentano un rumore irregolare costituito da striature verticali la cui distribuzione lungo l’asse delle frequenze dipende dal luogo di articolazione del suono e dal tratto di sonorità.
Le fricative sonore si differenziano dalle sorde perché dotate ...
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L’aferesi (lat. aphaeresis, dal gr. aphairéo «sottrarre») è un fenomeno fonetico che consiste nella caduta di uno o più foni all’inizio di parola (Del Popolo 20042).
L’aferesi è diffusa soprattutto nel [...] , spesso caratterizzate sul piano della distribuzione areale (si vedano le osservazioni di Agostiniani 1989, Bonucci 1994 e , sequenze di suoni estranee al sistema linguistico (nella fattispecie, lo ➔ iato), oppure in parole di alta frequenza, che ...
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I monosillabi, cioè le parole costituite da una sola sillaba, sono forme particolari dell’italiano; sono infatti poco numerosi e presentano diverse peculiarità dal punto di vista fonologico.
Se si escludono [...] la completa deaccentazione.
La distribuzione che caratterizza molti monosillabi spiega anche perché questi presentino, con una frequenza relativamente alta, una consonante finale. Per effetto di un processo di fonologia frasale, talvolta definito ...
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Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] Ṛgvedaprātiśākhya si descrive la distribuzione dei suoni nel modo seguente. Non compaiono in fine di parola prima di una pausa i è che non va?
Yāska tiene conto anche della relativa frequenzadi certi usi e procedimenti. In Nirukta, 2.2 osserva ...
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distribuzione
distribuzióne s. f. [dal lat. distributio -onis]. – 1. a. L’atto di distribuire, cioè di dividere, ripartire, dispensare o assegnare fra più persone o in più luoghi: d. di viveri, di pacchi dono; la d. della posta; la d. del...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...