DAL POZZO, Francesco, detto il Puteolano
Rosario Contarino
Nacque nella prima metà del sec. XV a Contignaco, nel territorio di Parma, da Melchiorre, che aveva ottenuto la cittadinanza di questa città [...] ". Il poeta attinge dalla Commedia dantesca e dai Trionfi del Petrarca l'impianto narrativo, mentre deriva dal Dittamondo le notizie di carattere geografico. La stilizzazione letteraria impedisce l'identificazione della donna cantata; ma non è ...
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PENSI, Cristoforo
Tiziana Plebani
PENSI, Cristoforo. – Nacque intorno alla metà del XV secolo a Mandello del Lario, sul lago di Como. Il cognome risulta ben attestato nell’area anche negli stemmi di [...] le Metamorphoseos vulgare di Ovidio del 7 marzo 1501 (o 1502) (Edit 16, CNCE 76662; cfr. Guthmüller, 1981, pp. 176, 184) e il Dittamondo di Fazio degli Uberti del settembre del 1501 (Edit 16, CNCE 33437).
Non si conoscono né il luogo né la data della ...
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Sercambi, Giovanni
Vittorio Russo
Scrittore (Lucca 1348 - ivi 1424), fu per i suoi tempi uomo di " buona istruzione ", " a giudicare dai titoli dei libri esistenti nella sua biblioteca " (Sinicropi).
Figura [...] nome dell'autore) in chiave moraleggiante.
" Suoi fornitori di moralità sono principalmente la Divina Commedia, il Dittamondo, e le poesie di alcuni suoi contemporanei, specialmente di Niccolò Soldanieri, mediocre verseggiatore fiorentino, che mette ...
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Bergamo
Paolo Bertolini
Eugenio Ragni
Pier Vincenzo Mengaldo
. Di questa città, citata nell'insieme dei suoi abitanti, D. fa un breve cenno in If XX 70-71 nel ricordare Peschiera (v.), bello e forte [...] innata rozzezza linguistica dei bergamaschi, più tardi divenuta - soprattutto per tramite veneziano - proverbiale, v. anche Fazio degli Uberti Dittamondo III III 98-99 " il Bergamasco... che grosso parla ed è sottil del senno "), è accostato da D. al ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dalla circolazione del Decameron di Giovanni Boccaccio (1348) fino alla [...] alla cornice dei Canterbury Tales di Chaucer – la brigata viaggia per l’Italia, seguendo un percorso molto simile anche al Dittamondo di Fazio degli Uberti. L’eterogeneità delle fonti restituisce un dettato narrativo vivace e plurimo, dove emerge la ...
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Islàm
Francesco Gabrieli
In questa voce, complementare della voce Arabi, ove si tratta della presunta conoscenza che D. poté avere dell'arabo, e del suo atteggiamento verso la scienza e filosofia araba, [...] arabo-musulmano all'Italia, anzi alla Toscana del Trecento (il Liber scalae è citato da Fazio degli Uberti nel Dittamondo). Cadeva così ogni altra fantastica ipotesi di contatti fra D. e opere della letteratura araba dotta, filosofica teologica e ...
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ALBERTI, Leandro
Abele L. Redigonda
Nacque a Bologna il 12 dic. 1479 da Francesco, di famiglia oriunda da Firenze. Decenne, fu affidato per gli studi umanistici al retore bolognese G. Garzoni. Nel novembre [...] origine di Firenze, Descrittione, ed. Venezia 1588, f. 43v, dove sono citati insieme, fra gli altri, il Poliziano e il Dittamondo di Fazio degli Uberti). Per questo la sua opera rappresenta non tanto una revisione critica e un superamento dell'Italia ...
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Antichità. - La poesia didattica appartiene al medesimo ceppo dell'epica; una distinzione teoretica, come fra due generi essenzialmente diversi, non è stata fatta dagli antichi, né si poteva fare, quando [...] (morto nel 1327), il Dottrinale di Iacopo di Dante; e vere e proprie imitazioni della Divina Commedia, quali il Dittamondo di Fazio degli Uberti, l'Amorosa visione del Boccaccio, i Trionfi del Petrarca, il Quadriregio di Federico Frezzi, descrizione ...
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LUCCA
C. Baracchini
(lat. Luca)
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata al centro di una pianura alluvionale, compresa tra l'Appennino tosco-emiliano e il monte Pisano.La posizione e la [...] panorama urbano di L. era segnato nel Medioevo da un'incredibile selva di torri - "un boschetto", informa Fazio degli Uberti (Dittamondo, III, 6, 68) - su alcune delle quali erano alberi alla sommità, come ancora oggi si può osservare sulla torre dei ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] considerato di poco posteriore all'altro, è basata sul sonetto su Europa, che denuncia consistenti affinità con alcune terzine del Dittamondo di Fazio degli Uberti (l. III, cap. XIX, vv. 49-63), opera che presumibilmente cominciò a circolare dopo la ...
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