MILLE, Spedizione dei
Walter Maturi
Epica spedizione garibaldina, che distrusse il regno delle Due Sicilie e diede la spinta decisiva alla formazione dell'unità d'Italia. L'appellativo di Mille fu consacrato [...] dell'impresa che riuscirono a persuadere il Farini, dittatore di Modena, e si fecero dare delle commendatizie nuovo ministero, di cui fu capo lo Spinelli, ma anima Liborio Romano. Per non perdere la Sicilia, Cavour da un lato fece allestire ...
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. Uno dei sette colli di Roma, suddiviso in due sommità, rappresentate oggi dalla chiesa dell'Aracoeli e dal Museo Mussolini. Sulla prima fu stabilita l'acropoli della città, detta arx Capitolina, sull'altra [...] quello di Giunone Moneta, votato nel 344 a. C. dal dittatore L. Furio Camillo durante la guerra contro gli Aurunci, che nel 1191 si discusse l'annessione di Tivoli al territorio romano. Varie e continue sono state le trasformazioni subite dal palazzo ...
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La storia di questa famiglia si confonde molte volte e s'immedesima con la storia di Genova e può, come questa, dividersi in alcuni principali periodi. Sino al sec. XIV i D. primeggiano con le altre grandi [...] angioina, viene eletto capitano del popolo e, di fatto, dittatore, con Oberto Spinola. E fu un seguito di successi di Francoforte (1742) e legato a Bologna e, appartenente al ramo romano dei D. Pamphili, Giuseppe Maria, il segretario di stato di Pio ...
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L'anno della nascita, secondo che portano manoscritti del Brutus di Cicerone, corrisponde all'85 a. C. Altri scrittori ci parlano di una data più recente, l'82 o il 78; ma non esistono serie ragioni per [...] compromesso: non si doveva istruire processo per l'uccisione del dittatore, ma tuttavia i suoi atti di governo dovevano restare di Messala. Ricche indicazioni bibliografiche presso Schanz-Hosius, Geschichte der röm. Litt., I, 4ª ediz., p. 395 segg. ...
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Fedele amico e valoroso collaboratore di Augusto, figura di primissima importanza nella storia del suo periodo. Era di umili natali; del padre si sa solo che si chiamava Gaio, né consta donde la famiglia [...] della grande spedizione, giunse la notizia dell'uccisione del dittatore (idi di marzo del 44). Ottavio, adottato corpo, forma di combattimento più consona al temperamento del soldato romano. Sforzando poi al massimo, specialmente nei giorni di mare ...
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Figlio di M. Antonio Cretico e di Giulia, nato nell'82 a. C. (?). Come quasi tutti i giovani romani del suo ceto, compì in Grecia i suoi primi studî, poi prestò servizio militare in Egitto e Palestina [...] il premio con la nomina a magister equitum di Cesare dittatore, con la quale carica ebbe la direzione politica e precedenti, si rinnovava, ma questa volta sotto la guida di un Romano e di una donna di eccezionale abilità politica, l'impresa di ...
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NOLA (A. T., 27-28-29)
Luchino FRANCIOSA
Amedeo MAIURI
Gino CHIERICI
Amedeo MAIURI
Ruggero MOSCATI
Cittadina della provincia di Napoli, fino al 1927 appartenente alla provincia di Caserta, sede [...] devastata nel suo territorio fino sotto le mura della città dal dittatore Quinto Fabio, capitolò nel 311 a Roma e divenne città d'Annibale, la principale base d'operazione dell'esercito romano contro l'invasione cartaginese. Ma l'ultima rivolta degl ...
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Ultima regina della dinastia tolemaica, nata da Tolomeo Aulete e da madre ignota e perciò da taluni storici sospettata, forse a torto, illegittima. Alla morte del padre (51 a. C.) e in conformità del testamento [...] alla luce un bambino, cui impose lo stesso nome del dittatore, ma che è più conosciuto sotto il sarcastico diminutivo col tesoro di guerra ad Efeso; in Asia Minore il generale romano svaligiò regioni e città donando alla regina d'Egitto territorî e ...
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Divinità romana della vegetazione e dei campi, appartenente alla cerchia degli antichi di indigetes. affine e connessa nel culto con la dea Tellure, personificazione divina del terreno coltivato; come [...] gli dei greci Demetra, Dioniso e Core, ai quali il dittatore Aulo Postumio votò, nell'anno 496 a. C., un tempio pagina precedente).
Bibl.: Th. Birt, in Roscher, Lexikon der griech. und röm. Mythol., I, coll. 859-866; G. Wissowa, in Pauly-Wissowa, ...
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Oratore e uomo politico romano. Nato tra il 114 e 115 a. C. da famiglia ricca e d'antica nobiltà, ma retta con criterî patriarcali, C. visse una giovinezza austera e laboriosa. Dovette appunto alla preparazione [...] il 65 condannati per broglio, col piano di farsi eleggere dittatore avendo Cesare come magister equitum, e, riordinato a suo arbitrio con cui Tolomeo aveva lasciato l'Egitto al popolo romano, e come conseguenza di questa tesi sostenne la necessità ...
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cincinnato
s. m. – Chi, dopo aver prestato la sua opera alla patria, non insuperbisce, ma si ritira a vita semplice e modesta. È un uso antonomastico del nome di Lucio Quinzio Cincinnato, console romano nel 460 a. C., dittatore nel 458, del...
magistrato
s. m. [dal lat. magistratus -us, der. di magister «capo, soprintendente»]. – 1. a. Nel linguaggio amministr., e anche letter., del passato, con sign. generico (che continua quello originario latino), persona, oppure organismo, che...