Figlio di M. Antonio Cretico e di Giulia, nato nell'82 a. C. (?). Come quasi tutti i giovani romani del suo ceto, compì in Grecia i suoi primi studî, poi prestò servizio militare in Egitto e Palestina [...] ebbe il comando dell'ala destra: non tardò a riceverne il premio con la nomina a magister equitum di Cesare dittatore, con la quale carica ebbe la direzione politica e militare d'Italia e quindi il compito di reprimere il tentativo rivoluzionario ...
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SILFIO
Fabrizio CORTESI
I Greci chiamavano σίλϕυων un succo resinoso proveniente dalla Cirenaica e la pianta che lo forniva, mentre i Romani all'uno e all'altra davano il nome di laser o di laserpitium. [...] così che si trovò una sola pianta da mandare all'imperatore; al tempo di Cesare invece doveva ancora abbondare, se il dittatore ne tolse 111 libbre dal pubblico erario, insieme con oro e argento, per far fronte alle spese della guerra civile. Giacché ...
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Uomo politico e scrittore venezolano nato a Caracas, il 17 giugno 1874. Nel 1891 si arruolò tra i rivoltosi comandȧti dal generale A. Fernández, i quali conquistarono il potere. Entrato allora in diplomazia, [...] a un nuovo processo; ma l'Alta corte federale lo proscioglie da ogni accusa. Nel 1909 egli capeggia un'insurrezione contro il dittatore J. V. Gomez, ed è nuovamente incarcerato; a quei giorni risale il libro di liriche: Cantos de la prisión y del ...
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Portarono questo nome varî personaggi romani: due consoli del 283 a. C. e del 10 d. C., un pretore del 69 a. C. Il più famoso è P. Cornelius P. f. Dolabella, nato nel 69 a. C. (o meglio nel 79), giovane [...] lui. Cesare, sul punto di partire per la guerra partica, lo fece designare console per il 44 in sua vece. Ucciso il dittatore, D. passò ai congiurati, ma si riconciliò poi con Antonio ed ebbe in premio del nuovo mutamento di partito la provincia di ...
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SALAZAR, Antonio de Oliveira (App. I, p. 986)
Elio CALIFANO
Durante la seconda Guerra mondiale, S. perseguì una politica di neutralità. Il successo di tale politica, oltre che in circostanze spesso apparentemente [...] di S. non è favorevole a quelle costruzioni supernazionali che da questo programma alcuni vorrebbero far germogliare.
Bibl.: C. Barbagallo, Un dittatore costituzionale: O. S., in Nuova rivista stor., XXVII, fasc. 3-6, 1943 (1945), pp. 222-41; R. Bova ...
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comunismo
Massimo L. Salvadori
La costruzione di una società di eguali
Il comunismo è la dottrina che teorizza la necessità di porre fine alla proprietà privata dei mezzi di produzione e di introdurre [...] sovietica non era affatto una società di eguali, bensì un sistema dominato dal solo partito comunista e da Stalin, un dittatore che usò la violenza terroristica per imporre il suo potere assoluto. I più grandi successi di Stalin furono la vittoria ...
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eurocomunismo
Corrente ideologica e progetto politico sviluppati, intorno alla metà degli anni Settanta del Novecento, dal Partito comunista italiano di E. Berlinguer e da altri partiti comunisti dell’Europa [...] delle sinistre unite in Francia, l’avanzata del PCI alle elezioni amministrative del 1975 e la morte del dittatore spagnolo F. Franco, posero condizioni favorevoli per lo sviluppo del processo, i cui passaggi principali furono le dichiarazioni ...
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Galindo, Regina Jose
Galindo, Regina José. – Artista guatemalteca (n. Città del Guatemala 1974). L’opera di G. ruota attorno all’uso della propria corporeità per denunciare la violenza contro le donne [...] in un bacile di sangue umano e lasciare orme insanguinate come atto di denuncia contro la ricandidatura del generale ex dittatore Efraín Ríos Montt alla presidenza del Guatemala. Nel 2005 vince il Leone d’oro come giovane artista alla Biennale di ...
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Whitaker, Forest. – Attore statunitense (n. Longview 1961). Caratterizzato da un fisico massiccio e da uno sguardo dolce e sornione, ha iniziato a recitare dall'inizio degli anni Ottanta in alcune serie [...] D. Fincher. Nel 2007 ha vinto il Golden Globe e l'Oscar come miglior attore protagonista vestendo i panni del dittatore ugandese Idi Amin Dada in The last king of Scotland (2006). Tra le sue altre interpretazioni vanno citate quelle nelle pellicole ...
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Nella terminologia giuridica romana, abdicatio è la rinuncia volontaria ad una cosa. Chi rinuncia a un'eredità, chi vende sé stesso schiavo, chi esce dalla propria gens, compie una abdicatio. Così può [...] 4, Hist., III, 37; Plin., Paneg., 65). I magistrati pei quali era prescritta una durata di tempo diversa dalla annuale (dittatori e censori), procuravano in genere di poter rinunciare al loro ufficio prima dello scadere dei termini, che erano di sei ...
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dittatore2
dittatóre2 s. m. [dal lat. dictator -oris, der. di dictare «dettare»]. – 1. Nella Roma repubblicana, magistrato straordinario investito di pieni poteri civili e militari, che rimaneva in carica sei mesi. 2. Durante il Risorgimento...
dittatorio
dittatòrio agg. [dal lat. dictatorius]. – Che riguarda il dittatore o la sua autorità, proprio di un dittatore: potestà d.; maniere d., perentorie.