Generale scozzese (1601-1682), si formò al servizio di Gustavo Adolfo. Rientrato in patria (1640), partecipò alla guerra per il Covenant. Comandò l'esercito scozzese nella guerra civile sorta fra il re [...] (1650) comandò l'esercito mobilitato in aiuto di Carlo II, ma fu sconfitto da Cromwell a Dunbar e a Worcester (1651). Caduto nelle mani del dittatore, subì la prigionia fino al 1660. Alla restaurazione fu creato barone, primo del titolo di Newark. ...
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Uomo politico cileno (Mendoza 1759 - ivi 1813). Avvocato e prof. all'univ. di Santiago, fu membro e quindi (1811) presidente della giunta di governo dominata dai creoli, nata dal cabildo abierto del 18 [...] , centro degli interessi spagnoli, e represse la rivolta capeggiata dallo spagnolo T. de Figueroa. Inoltre, con decreto del febbr. 1811, aprì i porti del Cile al commercio internazionale. Nel 1812 fu confinato a Mendoza dal dittatore J. M. Carrera. ...
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Patriota, liberatore dell'America spagnola (Caracas 1783 - San Pedro Alessandrino, Santa Marta, 1830). Terminò i suoi studî in Europa. Tornato in America, scoppiata nell'aprile 1810 la rivoluzione antispagnola, [...] nella Nuova Granada e - a capo delle truppe di questa - invase il Venezuela liberandolo definitivamente dalla Spagna (1813). Dittatore (libertador) del Venezuela (1814), il suo potere subì frequenti eclissi: dinanzi alle forze del realista J. T ...
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Famiglia nobile polacca, originaria dal castello di Zamość, si elevò come rango e ricchezze per opera del cancelliere Jan (v.). Di essa si distinsero anche: Tomasz (1594-1638), figlio di Jan, che combatté [...] -1874) fu ministro dell'Interno durante la rivoluzione del 1830, e Władysłav (1803-1868), dopo essere stato aiutante del dittatore Chłopicki (1831), emigrò in Francia, dove agì alle dipendenze di Czartoryski; fu comandante in Turchia (1854-56) di una ...
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Generale e uomo politico argentino (Arroyo de la China, Entre Ríos, 1800 - San José, Entre Ríos, 1870). Due volte governatore di Entre Ríos (1841 e 1868), fu presidente della Confederazione argentina (1853-60); [...] liberali uruguaiani (contrapposti in patria ai conservatori, sostenuti da Rosas) e del Brasile (contrario all'ingerenza del dittatore argentino in Uruguay); nell'ott. 1851 costrinse alla resa il generale M. Oribe, liberando Montevideo da un assedio ...
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Nazionalsocialismo
Wolfgang Schieder
(XXIV, p. 466)
L'argomento, trattato nel XXIV vol. (1934) dell'Enciclopedia Italiana e nella voce germania: Storia, dell'App. I (p. 655) a firma di Carlo Antoni, [...] è peraltro contestata da altri storici, che pur concordano con Hillgruber sul fatto che almeno la politica estera del dittatore era fondata su un chiaro programma. Anche se lo schematismo del suo modello esplicativo è poco convincente, Hillgruber ha ...
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Martinez de Rosas, Juan
Martínez de Rosas, Juan
Politico cileno (Mendoza 1759-ivi 1813). Avvocato e professore all’univ. di Santiago, fu membro e quindi (1811) presidente della giunta di governo dominata [...] , centro degli interessi spagnoli, e represse la rivolta capeggiata dallo spagnolo T. de Figueroa. Inoltre, con decreto del febbr. 1811, aprì i porti del Cile al commercio internazionale. Nel 1812 fu confinato a Mendoza dal dittatore J.M. Carrera. ...
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Tetrarca dei Galati Tolistobogi, alleato dei Romani contro Mitridate (86 a. C.), ebbe da Pompeo altri territorî sulla costa meridionale del Ponto, con il titolo di re (63-62). Dieci anni dopo estese il [...] si sottomise a Cesare; in seguito caduto in sospetto, fu difeso da Cicerone, ma non poté rientrare nelle grazie del dittatore. Morto Cesare, rioccupò il territorio dei Trocmi che era stato precedentemente assegnato da Cesare a Mitridate di Pergamo e ...
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In Roma antica, il luogo alle pendici del Campidoglio, all’angolo nord del Foro, dove si adunavano i cittadini divisi per curie. La parola (al pl. comitia) passò poi a significare le assemblee dell’intero [...] furono i più antichi e la loro competenza andò poi sempre limitandosi; presieduti dal re, poi da un console o da un dittatore, investivano del potere il re e i magistrati con la lex curiata de imperio, erano interpellati in caso di dichiarazione di ...
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MANZINI, Camillo Lodovico
Patriota, nato a Carpi il 18 luglio 1796, morto esule in Inghilterra nell'agosto del 1847. Si laureò in giurisprudenza a Roma il 16 marzo 1818: ivi dalla polizia estense fu [...] si tenne in continuo contatto con C. Menotti per preparare la rivoluzione del 1831. Fece parte della commissione nominata dal dittatore B. Nardi, per trattare dell'unione di Modena e Reggio. Ritornato in esilio, nel 1837 venne condannato alla galera ...
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dittatore2
dittatóre2 s. m. [dal lat. dictator -oris, der. di dictare «dettare»]. – 1. Nella Roma repubblicana, magistrato straordinario investito di pieni poteri civili e militari, che rimaneva in carica sei mesi. 2. Durante il Risorgimento...
dittatorio
dittatòrio agg. [dal lat. dictatorius]. – Che riguarda il dittatore o la sua autorità, proprio di un dittatore: potestà d.; maniere d., perentorie.