Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] ’avanzamento della radice della lingua, la faringalizzazione, la rotacizzazione, la fricativizzazione, la desonorizzazione, la lunghezza, la dittongazione, il carattere cricchiato (creaky) o sussurrato (breathy) del suono. In alcuni di questi casi, l ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] non sempre registrata dalla grafia (cf. lieber), si osserva infatti inizialmente soltanto nel tedesco centroccidentale, mentre la dittongazione delle vocali lunghe (dal tedesco medio mîn, hûs, niun al tedesco moderno mein, Haus, neun) occorre prima ...
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CLARICIO, Girolamo
Francesca Romana De' Angelis
Nacque a Imola intorno al 1470. Secondo le ipotesi di Dionisotti si recò a Pavia e a Milano, dove iniziò la formazione culturale e dove probabilmente [...] soprattutto a livello ortografico e grammaticale. Ed egli opera in una dimensione minima (tendenza costante alla dittongazione, uso reiterato dell'articolo indeterminativo, inserimento di preposizioni articolate) che si allarga vistosamente là dove ...
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La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] nel cremonese [tus] «tosse» ~ [tuːs] «tosato» (Loporcaro 2009: 91). L’allungamento in sillaba aperta è visto da molti come la causa scatenante della dittongazione di ĕ e ŏ del fiorentino (pĕde > p[jɛ]de, fŏco > f[wɔ]co), che – com’è noto – non ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] mancante, mentre /i/ è quella più diffusa; /i/ è in genere più breve di /u/, quindi risulta favorita nella formazione dei dittonghi. Le due semivocali divergono anche dal punto di vista della variabilità. Nei casi di presenza di /w/ e assenza di /u ...
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I dialetti liguri coprono l’intero territorio della Liguria, caratterizzato da un’accentuata tendenza al particolarismo per la distribuzione dei solchi vallivi e dei crinali montani, attenuata soltanto [...] , come la velarizzazione di -n- (genovese [ˈlaŋna] > [ˈlaŋa]; spezzino, albenganese e ventimigliese [ˈlana]) o la dittongazione di ē (da Noli a Moneglia [ˈbejve], contro [ˈbeve] delle aree laterali).
Hanno invece caratteri propri, escludendo l ...
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Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] di fronte a vocale anteriore (nascere), nella modificazione della vocale della radice (udire), nella sua dittongazione (sedere), nell’inserimento dell’infisso -isc- e palatalizzazione della consonante velare (finire), nella modificazione della ...
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Patronimico (il termine deriva dal gr. patronymikós, comp. di patro- «relativo al padre» e ónyma, variante di ónoma «nome», attraverso il lat. patronymicus) è detto il nome proprio, cognome, soprannome [...] Zanni che corrisponde a Gianni, il veneto Menego «Domenico» attraverso Domenego, D’Antuono con la tipica dittongazione campana.
Caracausi, Girolamo (1993), Dizionario onomastico della Sicilia. Repertorio storico-etimologico di nomi di famiglia e ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale [...] tratti si accosta allo spagnolo, per altri mostra influssi provenzali che hanno abolito caratteri iberici; così nella soppressione della dittongazione di e e o aperte accentate e nella caduta di vocali finali a eccezione di a. La sostituzione per ...
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SOSTRATO (o substrato)
Benvenuto Terracini
Con questo termine alcuni linguisti designano le tracce della lingua originaria mantenute da un gruppo etnico nell'adottare un'altra lingua di maggior prestigio. [...] sintetico e s.: K. Vossler, Positivismo e idealismo nella scienza del linguaggio, Bari 1908, pp. 267-307; P. G. Goidànich, Dittongazione romanza, in Zeitschrift für rom. Philologie, Beiheft XXVIII (1931), pp. 18-64, 121-180; R. Levy, Der Bau der ...
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dittongazione
dittongazióne s. f. [der. di dittongare]. – Fenomeno fonetico per cui una vocale si segmenta in due parti di diversa apertura, cioè in due vocali diverse, in modo da formare un dittongo (per es., la o del lat. fŏcus in uo dell’ital....