Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] qu[æ]sto, perché [perˈkæ], tr[æ] e m[æ]. La vocale /o/ in Piemonte può anche essere prodotta con un leggero dittongo discendente soprattutto se in sillaba chiusa, come in ponte [pwonte] (Telmon 200712). La /u/ invece in Lombardia e in alcune zone del ...
Leggi Tutto
PORTOGALLO (A. T., 39-40)
Maria MODIGLIANI
Fabrizio CORTESI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Anna Maria RATTI
Angelo RIBEIRO
Fidelino de FIGUEIREDO
Joao BARREIRA
Antonio Augusto MENDES-CURREA
*
Lucio [...] j) è propria solo di Lisbona e di un piccolo territorio fra Lisbona e Coimbra.
Caratteristico del portoghese è il passaggio del dittongo latino au in ou che, nella lingua moderna, alterna con oi: per es., tauru > touro, toiro; auru > ouro, oiro ...
Leggi Tutto
TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
*
Regione [...] -ere e in -ire-: 1. l'uso di liei, coliei per lei, colei, come nell'umbro: 2. la riduzione a i e u dei dittonghi da e o brevi tonici in sillaba aperta (insime e Orvito, Ambrugio e lugo), che è fenomeno aquilano, di Città di Castello, di Arezzo, delle ...
Leggi Tutto
NILOTICHE, LINGUE
Enrico Cerulli
. Il nome di "lingue nilotiche" è stato attribuito dalla seconda metà del sec. XIX al complesso di più gruppi di linguaggi parlati specialmente nella media e alta valle [...] consonante + vocale + consonante (comune al cuscitico) tendono a formazioni ancora più semplici (consonante + vocale; consonante + dittongo; vocale isolata); l'assenza di genere grammaticale salvo in alcuni linguaggi che si ritengono influenzati dal ...
Leggi Tutto
Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] Come nella narrativa, nei saggi si trovano molti toscanismi (mencio «debole», ciuco «asino», doventare, codesto, mancanza del dittongo in movono gli omini), arcaismi come fusse per «fosse», latinismi come descensus «discesa»; termini colti come giure ...
Leggi Tutto
SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] fino al dileguo; così la f- è oggi sostituita da h muta: fabulare, hablar; factum, hecho; si conserva invece dinnanzi al dittongo ue (forte, fuerte) e in alcune parole soggette a influenze diverse: fondo, firme, fiel, ecc. Pare che la scomparsa di f ...
Leggi Tutto
Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] sedeva). Altre forme verbali tipicamente poetiche sono chieggio e ponno.
Un segnale innovativo è dato invece dall’uso del dittongo uo atono nei verbi suonare, risuonare. Evidente traccia di una poesia classicheggiante e raffinata è la propensione per ...
Leggi Tutto
Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] (mezo e avezare, pezo, gentileza di fronte a qualche occorrenza di gravezze).
In campo fonetico si notano: per i dittonghi dopo consonante + r la contrapposizione di tipo prego (prevalente in prosa ed esclusivo nei versi) a truovo, univocamente ...
Leggi Tutto
FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] i seguita da y in e, il passaggio, almeno parziale, di ü in i (-utum diventa i oppure, davanti a nasale, ęn), di ie a i, il non dittongamento di e ed o davanti a j (ley, nœy), la riduzione di üi a ü, di ei ad a, il passaggio di ei a oi anche davanti ...
Leggi Tutto
ORTOGRAFIA e ORTOEPIA (dal gr. ὀρϑός "giusto, retto" e γράϕω "scrivo", εἰπεῖν "parlare")
Stefano La Colla
ORTOEPIA L'ortografia dà le nome per scrivere correttamente una lingua, l'ortoepia invece insegna [...] pronunzia dell'e e dell'o qualche volta si contravviene all'uso toscano, e generalmente non si sostituisce l'ò al dittongo uò.
L'ortografia nancese è, come si è detto, poco soddisfacente anche dal punto di vista della regolarità e della eoerenza ...
Leggi Tutto
dittongo
dittòngo s. m. [dal lat. tardo diphthongus gr. δίϕϑογγος, comp. di δι- «due» e ϕϑόγγος «suono»] (pl. -ghi). – 1. Gruppo di due vocali che si seguono nella medesima sillaba, e delle quali una è vocale sillabica, mentre l’altra può...