Parlato in una vasta porzione delle valli del Piemonte occidentale (nelle province di Cuneo e Torino, dalla Val Vermenagna, a sud, all’Alta Valle di Susa, a nord; fig. 1) e a Guardia Piemontese (Cosenza), [...] ) > [paŋ] «pane» (piem. [paŋ], fr. [pɛ̃]), pratu(m) > [pra] «prato» (piem. [pra], fr. [pre]);
(c) la conservazione del dittongo latino au: raucu(m) > [rawʧ] «rauco», lat. tardo repausare > [erpawˈzar] «riposo»;(d) il passaggio di -a atona ...
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Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] consigliato da grammatiche e dizionari, stenta a radicarsi nell'uso. Quanto ai suoni, è ormai desueta la regola del dittongo mobile là dove non sia cristallizzata (può-poteva, uomo-ometto): muovendo, nuovissimo (invece di movendo, novissimo) ecc. La ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] sulla penultima sillaba, se lunga o sulla terzultima se la penultima è breve; nella fonologia, la conservazione dei dittonghi e delle consonanti velari e labiovelari; nella morfologia, la conservazione, nella flessione nominale in fase arcaica, degli ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] dello buono stato (Anonimo Romano, Cronica, cap. 18, pp. 154-155)
Tra i fenomeni più notevoli, segnaliamo: il dittongamento metafonetico (➔ dittongo) di ĕ e ŏ per effetto di -ī e -ŭ finali in ciento, Campituoglio, puopolo, uomini, puoi; il mancato ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] metafonetici sono pure assenti in tutta la Calabria meridionale e nel basso Salento mentre Lecce e Brindisi conoscono l’esito dittongante in [-wɛ-] da [-ɔ-] originario ([ˈbːwɛnu], [ˈbːwɛni] «buono, -i», ma [ˈbːɔna] «buona»).
Tra i pochi fatti tipici ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] numero di coppie minime (➔ coppia minima) (come [lāt] «andato» e [lat] «latte», [pās] «pace» e [pas] «passo»)
(e) la dittongazione delle vocali accentate, in particolare di /ɛ/ e /ɔ/, con esiti vari (per es. [ˈbjel] «bello» e [ˈkwarp] «corpo»);
(f) i ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] », ecc., ma bostru «vostro», mundu «mondo», ecc.), la metafonesi (stissu «stesso», bui «voi», ecc.) con un unico caso di dittongo metafonetico (tie’ «tieni»), la conservazione dei nessi con l (platio, occlu, ecc.), i pronomi tebe (< tibi) e sebe ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] delle opposizioni tra ➔ vocali aperte e chiuse, cancellazione della i prostetica davanti a s + consonante, abbandono del ➔ dittongo mobile, ecc.), l’affermazione di trovarsi davanti a un vero concorrente dell’italiano standard, un «italiano dell’uso ...
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dittongo
dittòngo s. m. [dal lat. tardo diphthongus gr. δίϕϑογγος, comp. di δι- «due» e ϕϑόγγος «suono»] (pl. -ghi). – 1. Gruppo di due vocali che si seguono nella medesima sillaba, e delle quali una è vocale sillabica, mentre l’altra può...