Alla voce dīwā è spiegata la fortuna di questa parola nei suoi vari significati e in virtù di qual processo essa è passata a indicare nell'italiano "divano", corrispondente anche a "canapè" "sofà" "ottomana", [...] all'epoca romantica e al tipo senza spalliera di più schietta importazione orientale. Procedendo dall'antica cassapanca a spalliera, il divano s'adornò nel sec. XVII di stoffe ricchissime, di frange, di trine; negli stili del sec. XVIII e dell'Impero ...
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Divano fornito di un unico bracciolo, in modo da consentire la posizione semidistesa, in auge alla fine del 19° secolo (v. fig.). Il termine è derivato da una celebre statua con una donna, già identificata [...] con Agrippina (Roma, Musei Capitolini), seduta su un simile divano. ...
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Ufficio amministrativo istituito dai Normanni in Sicilia (12° sec.), simile al divano ottomano. La regia d. a secretis conservava i registri fondiari e la d. baronum effettuava le concessioni dei feudi. ...
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dīwān Vocabolo d’origine persiana, passato poi nelle lingue europee con diversi significati (in it. ha avuto due diversi esiti: divano e dogana). Indicò in origine il registro del soldo delle milizie arabe [...] della ‘dogana’; e dal semplice arredo degli uffici orientali costituiti soprattutto da sofà, nacque il senso del nostro ‘divano’.
Infine dal significato di ‘registro’, il vocabolo assunse anche, in Oriente, l’accezione di raccolta o canzoniere di ...
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Scrittore turco musulmano (sec. 11º), cui dobbiamo il Dīwān lughāt at-turk ("Divano delle lingue turche"), iniziato nel 1072 e dedicato al califfo al-Muqtadir. L'opera è una delle più importanti fonti [...] sulla lingua, letteratura ed etnografia dei Turchi nel periodo più antico della loro storia musulmana ...
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Teologo e orientalista (Altenkirchen 1792 - Greifswald 1860); si occupò di sanscrito (edizione del Pañcatantra, 1848) e di arabo (divano degli Hudhailiti, 1854); iniziò l'edizione e traduzione del Kitāb [...] al- Aghānī (1840 e segg.) ...
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Uomo politico romeno (n. 1816 - m. 1897), figlio di Gregorio IV Ghica, principe di Valacchia; deputato di Bucarest nel divano ad hoc del 1858, appoggiò la candidatura al trono valacco di Alexandru Cuza, [...] eletto il 5 genn. 1859 domn di Moldavia, il quale lo volle ministro e poi, nel 1861, primo ministro. Nel 1868-70 fu presidente di un governo di concentrazione. Sovrintendente per una ventina d'anni degli ...
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. Uno dei primi poeti persiani, contemporaneo di Firdūsī, e morto nel 1038 d. C. Fu panegirista del sultano Maḥmūd di Ghaznah, e di un governatore di Balkih. Scrisse, oltre a un divano di liriche ericomiastiche [...] e descrittive, all'uso della più antica scuola poetica persiana, un trattato di retorica Targiumān al-balāghah. Il suo divano è notevole documento per l'epoca e le gesta di Maḥmūd di Ghaznah, e ricco anche di pregevoli poesie d'argomento amoroso.
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Poeta iraniano (n. Teheran 1895 - m. 1966), professore di storia della letteratura persiana all'università di Teheran. I temi delle sue poesie, raccolte in parte nel Dīwān-i Sa῾īd-i Nafīsī ("Il divano [...] di Sa῾īd Nafīsī"), sono quelli tradizionali, espressi però in un linguaggio e in uno stile freschi ...
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divano
s. m. [dall’arabo dīwān, voce di origine persiana]. – 1. Come adattamento occidentale della voce araba, il termine indicò in origine il registro del soldo delle milizie arabe e delle pensioni di stato, e poi qualsiasi pubblico ufficio...