Matthau, Walter
Roy Menarini
Nome d'arte di Walter Matuschanskayasky, attore cinematografico statunitense, di madre ebrea, nato a New York il 1° ottobre 1920 e morto a Santa Monica (California) il 1° [...] di Wilder che lo vide sempre al fianco di Jack Lemmon, M. proseguì con la commedia rosa ‒ Hopscotch (1980; Due sotto il divano) e First Monday in October (1981; Una notte con vostro onore) entrambi diretti da Ronald Neame ‒ e si misurò con i comici ...
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Lohmann, Dietrich (propr. Dieter)
Stefano Masi
Direttore della fotografia tedesco, nato a Schnepfenthal (Berlino) il 9 marzo 1943 e morto a Duarte (California) il 13 novembre 1997. Votato a un realismo [...] Carl Schenkel (Knight moves, 1992, Scacco mortale) o la francese Chantal Akerman (Un divan à New York, 1995, Un divano a New York). In breve si ritrovò nel ristretto novero dei grandi direttori della fotografia europei che stavano portando una ...
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Akerman, Chantal
Daniela Turco
Regista cinematografica belga, di famiglia ebrea, nata a Bruxelles il 6 giugno 1950. La A. ha compiuto un percorso che, soprattutto agli esordi, si è intrecciato con quello [...] 1994, l'anno in cui morì suo padre, la A. aveva cominciato a lavorare a Un divan à New York (Un divano a New York) con Juliette Binoche e William Hurt, terminato l'anno seguente: morbido omaggio iconoclasta alle commedie hollywoodiane di Frank Capra ...
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Šklovskij, Viktor Borisovič
Daniele Dottorini
Critico letterario, teorico del cinema e sceneggiatore russo, nato a San Pietroburgo il 24 gennaio 1893 e morto a Mosca l'8 dicembre 1984. Š. fu uno dei [...] per Kulešov, Po zakonu (1926, Secondo la legge), noto anche come Dura lex, e per Room Tret′ja Meščanskaja (1927; Letto e divano), noto anche come Ljubov′ vtroëm (Amore a tre), in cui Š. tentò di mettere in pratica le ricerche teoriche sul cinema ...
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URSS
Mino Argentieri
Cinematografia
Alla definizione data da Lenin del cinema come l'arte di maggior rilievo per i comunisti si deve se intenti conoscitivo-propagandistici e creatività artistica non [...] Misiano, terminò la sua attività nel 1936. Abram M. Room (Tret ′ja Meščanskaja, noto anche come Ljubov′ vtroëm, 1927, Letto e divano) e Fridrich M. Ermler (Kat′ka, bumažnyj ranet, 1926, Kat′ka mela renetta di carta; Dom v sugrobach, 1927, La casa ...
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Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] ‒ e di graffiante satira della nobiltà milanese ‒ in 175 inquadrature. Tra queste una ‒ dove si vede, abbandonata su un divano, una copia tedesca del romanzo di G. Tomasi di Lampedusa ‒ preannuncia l'imminente Il Gattopardo: che infatti fu pronto a ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] tipica della conversazione, nel film, presenta due personaggi (Gertrud e un uomo) che siedono su due sedie, ovvero su un divano, su una panchina, su un sedile, frontalmente alla macchina da presa (in prevalenza fissa) e parlano quasi senza guardarsi ...
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divano
s. m. [dall’arabo dīwān, voce di origine persiana]. – 1. Come adattamento occidentale della voce araba, il termine indicò in origine il registro del soldo delle milizie arabe e delle pensioni di stato, e poi qualsiasi pubblico ufficio...