SCANSANO (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio Mori
Paese e comune della Maremma Toscana, nella provincia di Grosseto, da cui dista 20 chilometri verso sud-est. L'abitato sorge sulla sommità delle alture che [...] estatatura che venne a cessare in seguito alle migliorate condizioni igieniche del capoluogo.
Bibl.: R. Barabesi, Bibliografia della provincia di Grosseto, Siena 1930; G. Ciacci, Gli Aldobrandeschi nella storia e nella "DivinaCommedia", Roma 1935. ...
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Prese parte attiva alle fazioni della sua città, Montepulciano, di cui la sua famiglia aveva lungamente tenuta la signoria. Nel 1390, per aver agito contro il comune di Firenze in favore dei Senesi, fu [...] autori intorno a Dante Alighieri, III, Roma 1891). È un poema morale allegorico in 38 canti in terzine, che imita la DivinaCommedia, i Trionfi e le opere minori volgari del Boccaccio.
Bibl.: L. Gentile, Rime inedite d'Iacopo da Montepulciano e d ...
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Letterato, nato a Lucca, morto a Padova nel 1565. Nel 1536 pubblicò una Poetica che ebbe qualche rinomanza, nonostante la sua inferiorità rispetto a quelle del Vida e dello Scaligero. Egli deriva da Aristotele [...] ristampato nel 1549, esprimendo, nella lettera dedicatoria, la sua gratitudine al maestro. Anche nel commento alla DivinaCommedia, pubblicato postumo nel 1568, sono spesso plagiate le annotazioni del Gabriele. Inoltre il D. tradusse in endecasillabi ...
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Uomo politico e scrittore, vissuto tra il sec. XIII e il XIV. Ghibellino, fu nel 1300 scacciato da Gubbio con la sua fazione, e si rifugiò in Arezzo. Ritornato a Gubbio, ne fu proscritto di nuovo nel 1313. [...] conforto che non si disperino". Senza valore le poche rime ritenute autentiche: due capitoli in terzine, uno dei quali sulla DivinaCommedia; e qualche sonetto, di cui uno a Emanuel Giudeo in morte di Dante.
Bibl.: G. Mazzantini, Bosone da Gubbio e ...
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Letterato, nato a Figline Valdarno nel 1803, morto a Firenze nel 1869. Sacerdote, poi priore mitrato della basilica di S. Lorenzo in Firenze, fu liberale e avversario dei gesuiti; ma la sua fama è raccomandata [...] con quella della lingua parlata a Firenze; alcune edizioni di testi per i tipi del Le Monnier e un buon commento alla DivinaCommedia, prima edito sotto forma di correzioni e aggiunte a quello del Costa e in seguito, dalla 5ª edizione in poi, come ...
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MOSÈ (Mosheh) da Rieti
Umberto Cassuto
Poeta ebreo, nato a Rieti nel 1388, vissuto poi a Perugia, a Narni, e finalmente a Roma, dove fu rabbino della comunità ebraica e medico di Pio II.
Scrisse in [...] ebraico un poema in terzine, descrivente, a imitazione della DivinaCommedia, una visione d'oltretomba e intitolato Miqdash Mĕ‛at (Il piccolo santuario; cfr. Ezechiele, XI, 16). Il poema, rimasto incompiuto, fu edito a cura di J. Goldenthal (Vienna ...
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Celebre poeta, filologo e letterato arabo, cieco, nato nel 363 èg. (973 d. C.) in Ma‛arrat an-Nu‛mān, città tra Aleppo ed Emesa, morto nel 449 èg. (1058 d. C.).
In Europa è noto soprattutto per le sue [...] del perdono) in prosa rimata, nella quale M. Asín, nel 1919, ha creduto di scoprire una delle fonti della DivinaCommedia (v. arabi: Letteratura).
Bibl.: In R. A. Nicholson, Studies in Islamic poetry, Cambridge 1921, si trovano uno studio sul ...
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Nato in Bologna, risedeva nel 1320 a Fabriano, esercitandovi il notariato. Ivi nel 1325, richiesto da "una compagnia d'uomeni costumati" di raccogliere in un volume "lo largo dire... delli nostri antichi [...] e leggendarî. Imita in essa Boezio, attinge la materia a Giuseppe Flavio, a Lucano, a Stazio, e ricorda più volte la DivinaCommedia. Incomincia la narrazione dall'origine del mondo, racconta poi i fatti di Tebe, di Troia e di Roma sino alla morte di ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] Giovanni del Virgilio a Benvenuto da Imola, allo spagnolo Enrico de Villena, che nello stesso anno tradusse l'Eneide e la DivinaCommedia. Non meno che per Dante, per Petrarca V. è il ponte che stabilisce la continuità tra il nuovo spirito del tardo ...
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Storico e critico letterario (Ceva 1883 - Firenze 1952); prof. di letteratura italiana dal 1922, successivamente nelle univ. di Catania, Pisa e Firenze (ma dovette lasciare l'insegnamento tra il 1938 e [...] ; Introduzione ai poeti, 1946; ecc.). Acuto commentatore di testi (Liriche di A. Manzoni, 1919; Decameron, 1924; DivinaCommedia, 1945-47; Gerusalemme liberata, 1946; I promessi sposi, 1951), scrisse anche una Storia della letteratura italiana dalle ...
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divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...
Dantedi
Dantedì s. m. Denominazione ufficiale della Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il 25 marzo di ogni anno. ♦ È giunto il momento di mettersi d’accordo e fissare d’imperio una Giornata da dedicare al Sommo Poeta: «Vuolsi così...