Storico della letteratura italiana (Montevarchi 1841 - Firenze 1927), presidente della Società dantesca, senatore (dal 1906). Socio nazionale dei Lincei (1901). Acuto conoscitore della storia della lingua [...] Scriptores, fasc. 117-119, 1913) e sull'età di Dante (Beatrice nella vita e nella poesia del sec. XIII, 1891; Da Bonifacio VIII ad Arrigo VII, pagine di storia fiorentina per la vita di Dante, 1899; un'ediz. commentata della DivinaCommedia, ecc.). ...
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Giureconsulto (Rosciate, Bergamo, 1290 circa - Bergamo 1360). Studiò a Padova; tornato a Bergamo, vi esercitò la professione forense ed ebbe affidate dai Visconti e dalla sua città varie ambascerie. Nelle [...] giuridico. In campo letterario A. deve la sua notorietà alla versione latina (tuttora inedita) del commento alla DivinaCommedia di Iacopo della Lana; gli sono stati anche attribuiti alcuni trattatelli grammaticali (De accenti, De aspiratione, De ...
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Filologo e letterato (Campobasso 1849 - Napoli 1925), fratello di Enrico, fu prof. di lingue e letterature neolatine all'univ. di Napoli (dal 1876), senatore dal 1905, socio nazionale (1897) e presidente [...] Cielo d'Alcamo, 1910; Il Ritmo cassinese, 1912), su Dante (Sul trattato De vulgari eloquentia, 1873; Studii sulla DivinaCommedia, 1901; Nuovi studii danteschi, 1906), sul Manzoni, del quale studiò in particolare Le correzioni ai Promessi Sposi (4a ...
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Filologo italiano (Pragatto, Bologna, 1859 - Bazzano, Bologna, 1917); allievo a Bologna di G. Carducci e a Firenze di A. Bartoli, collaboratore (dal 1879) de Il Propugnatore e cofondatore (1884) della [...] (Scritti danteschi, 1913), con un'ampia prefazione alla Vita Nuova (1885) e con una pregevole edizione commentata della DivinaCommedia (1889-91 e varie ediz. successive), nata come 2º vol. di un suo fortunato Manuale di letteratura italiana ...
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Poeta e pittore prussiano (Breslavia 1799 - Berlino 1853). Studiò nelle accademie di belle arti di Praga e di Vienna, e dal 1819 al 1822 fu a Dresda, ove un incidente alla mano destra gli rese impossibile [...] . In ricordo degli anni trascorsi in Italia pubblicò poesie popolaresche italiane tradotte sotto il titolo Agrumi (1838), una traduzione in versi sciolti della DivinaCommedia (1840) e la pregevole novella Ein Karnevalsfest auf Ischia (1852). ...
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Letterato ungherese (Szekszárd 1883 - Budapest 1941). Collaboratore, più tardi direttore, della rivista Nyugat (Occidente), B. è la personalità centrale, il maggiore lirico e l'indiscussa autorità critica [...] narrativa primeggia il romanzo Halál fiai ("Figli della morte", 1927). Fra le sue traduzioni è famosa quella della DivinaCommedia in terzine (1913-1923), e tra gli scritti di critica Az europai irodalon története ("Storia della letteratura europea ...
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Poeta romeno (Hordău, Transilvania, 1866 - Bucarest 1918). Esordì giovanissimo con leggende e ballate di argomento popolare e storico che pubblicò nella raccolta Balade, şi idile ("Ballate e idillî", 1893), [...] lavoro di lima. Alcune delle sue romanze e dei suoi "canti" furono musicati. Tradusse dal sanscrito, dal latino, dal tedesco e dall'italiano; la versione di maggior valore poetico è quella, incompleta, della DivinaCommedia (postuma, 1925-32). ...
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Poeta (n. prob. a Pisa - m. prob. a Verona dopo il 1368). Fu ai servigi dei Visconti, degli Scaligeri e forse dei Carraresi. Viaggiò molto. Amò a lungo Ghidola Malaspina maritata a Feltrino di Montefeltro, [...] in gran parte dal 1318 al 1360, poi ritoccato e rimasto incompiuto, che è imitazione monotona anche se talvolta elegante della DivinaCommedia. Il poeta immagina di percorrere con la guida di Solino gran parte dell'Europa, dell'Africa e anche un po ...
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Uomo politico ed erudito (Manduria 1813 - Napoli 1895); nel 1850 conobbe W. E. Gladstone, al quale fornì ampie notizie per la sua celebre lettera a lord Aberdeen che qualificava il governo borbonico "negazione [...] frutti della sua attività di erudito sono l'Inferno di Dante, disposto in ordine grammaticale (3 voll., 1858-65), un Catalogue of the library of Chatsworth (4 voll., 1879) e l'edizione del commento di Benvenuto da Imola alla DivinaCommedia (1887). ...
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Scrittore spagnolo (n. 1384 - m. Madrid 1434); discendente dalla famiglia reale d'Aragona per parte di padre e da quella di Castiglia per parte di madre. Curioso di ogni scienza, fu, secondo una leggenda [...] lui stesso tradotta in castigliano; un'opera di culinaria, Arte cisoria ó tratado del arte del cortar del cuchillo (pubbl. 1766); un trattato di poetica, Arte de trovar (1433), in frammenti. Tradusse (1427) l'Eneide e la DivinaCommedia (1428 circa). ...
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divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...
Dantedi
Dantedì s. m. Denominazione ufficiale della Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il 25 marzo di ogni anno. ♦ È giunto il momento di mettersi d’accordo e fissare d’imperio una Giornata da dedicare al Sommo Poeta: «Vuolsi così...