BOTTA, Vincenzo
Maria Teresa Zagrebelsky Prat
Nacque a Cavallermaggiore (Torino) l'11 febbr. 1818 da Angelo Giacinto e Agnese Siccardi.
Non ha, perciò, fondamento la tradizione che lo voleva figlio [...] , merita menzione speciale il libro di B. su Dante (Dante as philosopher,patriot and poët. With an analysis of the DivinaCommedia,its plots and episodes, New York 1865), per il suo valore di pietra miliare nella diffusione degli studi danteschi nei ...
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La terza rima è il metro della DivinaCommedia. Se ne attribuisce concordemente l’invenzione a ➔ Dante, perciò è anche detta terzina dantesca. Con l’➔ottava rima, è il metro narrativo principe della tradizione [...] è mossa,
l’amor che move il sole e l’altre stelle (Dante, Par. XXXIII, 139-145)
Nella struttura compositiva della Commedia, ogni serie (in numero variabile) di terzine così concluse – e cioè inaugurate e chiuse da una coppia di versi sulla stessa ...
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L’aplologia (dal gr. haplôus «semplice» e lógos «discorso, parola») è un fenomeno di semplificazione fonica e grafica (in quest’ultimo caso si parla, più precisamente, di aplografia) che consiste nella [...] . Per offrire un celebre esempio letterario, è di derivazione aplologica una scelta formale come questa dantesca, che si legge nella DivinaCommedia: «Ma poi ch’i’ fui al piè d’un colle giunto» (Inf. I, 13). A piede, che avrebbe reso ipermetro ...
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Capponi, Gino
Mario Scotti
, Lo storico e scrittore C. (Firenze 1792 - ivi 1876) si occupò di D. con quel fervore caratteristico della generazione risorgimentale, ma non con quello spirito di penetrazione [...] D. in più sicuro testo. Collaborò pertanto con G.B. Niccolini, G. Borghi e F. Becchi a un'edizione del poema (La DivinaCommedia ridotta a miglior lezione coll'aiuto di vari testi a penna, Firenze 1837, I: Testo; II: Prefazioni e avvertimenti di F ...
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Sirene
Emanuele Lelli
Il fascino ingannevole del canto fatato
Affascinanti esseri dal corpo di uccello o di pesce e dal volto bellissimo di donna, le Sirene rappresentano i pericoli derivanti dalla [...] pesce, i cristiani le interpretarono come un simbolo del piacere ingannevole dei beni materiali – così anche Dante nella DivinaCommedia – o anche come falsa promessa di pace eterna, contrapposta alla vera pace cristiana; anche nel mondo moderno, in ...
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ARIAS, Gino
Luciano Cafagna
Nacque a Firenze il 1°ott.1879. Compì gli studi giuridici presso l'università di Bologna e nel 1903 conseguì la libera docenza in storia del diritto italiano. Nel quinquennio [...] ricordate: I trattati commerciali della Repubblica fiorentina, vol. I (sec. XIII), Firenze 1901 ; Le istituzioni giuridiche medievali nella DivinaCommedia, ibid. 1901 ; La Chiesa e la storia economica del Medio evo, in Arch. stor. ital., XXIX (1906 ...
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Eliot, Thomas Stearns
Rosa Maria Colombo
Lo scrittore della crisi della modernità
Poeta e critico letterario di lingua inglese assai influente nel Novecento, Thomas Stearns Eliot ha elaborato nella [...] artistica del Novecento ‒ è però abbandonata nei Quartetti a favore dell'allegoria, riportata al modello altissimo della DivinaCommedia (Dante). Una svolta che annuncia la resurrezione della poesia dal tempo mortale delle città del mondo, innescando ...
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Da Ponte, Lorenzo
Nicola Carducci
Ponte Letterato e poeta (Cèneda, oggi Vittorio Veneto, 1749 - New York 1838). Il suo nome originario era stato Emanuele Conegliano sino al 1763, l'anno della conversione [...] tanto perfetta e capace di somministrare i materiali per un edifizio sì vasto, sì nuovo, sì vario, sì sorprendente come la DivinaCommedia " (in G. Boni, p. 105). La sua breve Storia della lingua e letteratura ital. in New York (ibid. 1827), in cui ...
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Cesarotti, Melchiorre
Domenico Consoli
, Letterato, dotto ebraista, studioso di problemi linguistici, traduttore dei poemi ossianici, il padovano M.C. (1730-1808) possedette vivo il senso della libertà [...] di discendere a giustificarsi contro quegli oscuri e fanatici ammiratori di quel garbuglio grottesco che può dirsi con verità una non divinaCommedia. Dante era un uomo di genio, per usare la frase dei nostri tempi, ma il gusto non nacque in Italia ...
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ARDIZZONE, Girolamo
Viola Angelini
Nacque a Palermo il 17 genn. 1824; compiuti gli studi nel collegio dei gesuiti e all'università, iniziò un'ntensa attività giornalistica. Fu anche operoso letterato: [...] Napoli 1846; ed ancora Rimembranze, liriche, Napoli 1847;il saggio critico Il Visconte di Chateaubriand, Palermo 1850; La DivinaCommedia secondo le opinioni del d'Aroux, del Boissard e del Fauriel, Palermo 1855; la traduzione dell'opera del Fauriel ...
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divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...
Dantedi
Dantedì s. m. Denominazione ufficiale della Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il 25 marzo di ogni anno. ♦ È giunto il momento di mettersi d’accordo e fissare d’imperio una Giornata da dedicare al Sommo Poeta: «Vuolsi così...