È noto come poeta didascalico della fine del sec. XIII e i principî del XIV (n. a Barberino in Val d'Elsa nel 1294, morì a Firenze nel 1348), per le due opere intitolate Documenti d'Amore e Reggimento [...] del Trecento, Bari 1910. Sulla datazione delle opere del B., vedi F. Egidi, L'argomento barberiniano per la datazione della DivinaCommedia, in Studi Romanzi, XIX (1928). Sull'importanza del B. nella storia dell'arte, v. dello stesso F. Egidi, Le ...
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POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] ). Grande poeta si è rivelato anche lo studioso di letterature neolatine Edward Porębowicz (v.) con la sua versione della DivinaCommedia. Supera tutta la schiera dei traduttori in prosa la figura dell'infaticabile Tadeusz Boy Żeleński che da solo ha ...
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INCISIONE
Carlo Alberto PETRUCCI
Mary PITTALUGA
. Arte di disegnare sopra una superficie dura, scavandola. L'incisione può essere fine a sé stessa (cammeo, pietre dure); servire per decorazione, [...] 1484 a Brescia con legni di altro artista: forse di quello stesso artista che arricchì di figure un Esopo e la DivinaCommedia che furono stampati dallo stesso tipografo Bonino de Boninis (v. de boninis, bonino, XII, p. 443) nel 1487.
A Venezia quest ...
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La vita. - Per la biografia di Tommaso d'Aquino abbiamo a nostra disposizione fonti narrative più numerose che per altri grandi scolastici, tuttavia, anche nei suoi riguardi, molti punti rimangono oscuri. [...] ne è invece il coronamento che si eleva nella sfera del divino. L'ontologia tomistica ha per oggetto l'essere astratto dalla realtà del massimo poeta italiano: la teologia della DivinaCommedia mostra un'impronta particolarmente tomistica, mentre la ...
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NUMERO (lat. numerus; gr. άειϑμος)
Federigo ENRIQUES
Giacomo DEVOTO
Riccardo BACHI
Nicola Turchi
Matematica. - Nell'uso comune i numeri vengono adoperati:1. per indicare il posto occupato da un oggetto [...] triplice Domine non sum dignus. È appena da ricordare il valore che il 3 e i suoi multipli, specie il 9, hanno nella DivinaCommedia e nel Convito (II, 4, 1 segg.; 15, 1 segg.) di Dante.
Quattro. - Il 4 ha un grande valore mistico presso i Pellirosse ...
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ULISSE ('Οδυσσεύς, Ulixes)
Gaetano DE SANCTIS
Paolino MINGAZZINI
Mario PRAZ
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Uno dei più noti eroi greci. Del suo nome si diedero varie etimologie: la più comune è quella da ὀδύσσασϑαι, che risale [...] maggior Musa, Firenze 1921); A. Roviglio, in Annuario del R. Istituto Tecnico di Udine, 1928-29; G. Bertoni, U. nella "DivinaCommedia" e nei poeti moderni, in Atti dell'Accademia degli Arcadi, n. s., XIV, v-vi (1930); S. Gilbert, James Joyce's ...
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Nato a Tours il 20 maggio 1799, morto a Parigi il 18 agosto 1850. Di famiglia borghese, originaria del Mezzogiorno, fu allevato modestamente; fra il 1807 e il 1813, nel collegio degli Oratoriani a Vendôme, [...] dall'Italia, si ferma sul titolo La Comédie humaine, quasi ad indicare la vastità del suo ciclo moderno di fronte alla DivinaCommedia (e fin dal 1834, nella prima redazione della Fille aux yeux d'or, aveva scritto: "Parigi, inferno che un giorno ...
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Nato a Pisa il 20 febbraio 1835, morto a Firenze il 9 novembre 1914. Ha uno dei primi posti tra i rinnovatori degli studî storici nella seconda metà del sec. XIX. In Pisa iniziò gli studî di lettere sotto [...] prima. Là ancora, nel mondo fantastico medievale, rintracciò le figurazioni dell'oltretomba che poterono aver precorso la DivinaCommedia (1874). Ebbe del pari lo sguardo alla materia e alle forme dell'arte popolaresca nel raccogliere ed illustrare ...
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SANTILLANA, Íñigo López de Mendoza, marchese de
Salvatore Battaglia
Poeta spagnolo, nato a Carrión de los Condes il 19 agosto 1398, morto a Guadalajara il 25 marzo 1458. Figlio di Diego Hurtado de Mendoza, [...] non sia la potente concezione dantesca. Così l'Infierno de los enamorados, che si rifà ai primi canti della DivinaCommedia, si rivela in definitiva più conforme a certo tono elegiaco e idillico delle Metamorfosi ovidiane, anziché alla tragedia ...
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Nacque a Firenze verso il 1255 da nobile famiglia arricchitasi nei commerci. Suo padre, Cavalcante de' Cavalcanti, tenne di parte guelfa e fu esule a Lucca dopo la vittoria ghibellina di Montaperti (1260). [...] , Il "dolce stil nuovo", in Scritti di critica letteraria, Firenze 1930, I, p. 21 segg.; E. G. Parodi, Poesia e storia nella DivinaCommedia, Napoli 1920, p. 211 segg., e in Bull. d. Società dant. ital., n. s., XXII (1915), p. 37 segg.; M. Barbi, G ...
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divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...
Dantedi
Dantedì s. m. Denominazione ufficiale della Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il 25 marzo di ogni anno. ♦ È giunto il momento di mettersi d’accordo e fissare d’imperio una Giornata da dedicare al Sommo Poeta: «Vuolsi così...