Giureconsulto (Rosciate, Bergamo, 1290 circa - Bergamo 1360). Studiò a Padova; tornato a Bergamo, vi esercitò la professione forense ed ebbe affidate dai Visconti e dalla sua città varie ambascerie. Nelle [...] giuridico. In campo letterario A. deve la sua notorietà alla versione latina (tuttora inedita) del commento alla DivinaCommedia di Iacopo della Lana; gli sono stati anche attribuiti alcuni trattatelli grammaticali (De accenti, De aspiratione, De ...
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Filologo e letterato (Campobasso 1849 - Napoli 1925), fratello di Enrico, fu prof. di lingue e letterature neolatine all'univ. di Napoli (dal 1876), senatore dal 1905, socio nazionale (1897) e presidente [...] Cielo d'Alcamo, 1910; Il Ritmo cassinese, 1912), su Dante (Sul trattato De vulgari eloquentia, 1873; Studii sulla DivinaCommedia, 1901; Nuovi studii danteschi, 1906), sul Manzoni, del quale studiò in particolare Le correzioni ai Promessi Sposi (4a ...
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Filologo italiano (Pragatto, Bologna, 1859 - Bazzano, Bologna, 1917); allievo a Bologna di G. Carducci e a Firenze di A. Bartoli, collaboratore (dal 1879) de Il Propugnatore e cofondatore (1884) della [...] (Scritti danteschi, 1913), con un'ampia prefazione alla Vita Nuova (1885) e con una pregevole edizione commentata della DivinaCommedia (1889-91 e varie ediz. successive), nata come 2º vol. di un suo fortunato Manuale di letteratura italiana ...
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Filosofo e letterato (Calci 1794 - Pisa 1880). Stabilitosi nel 1822 a Firenze, collaborò all'Antologia di G. P. Vieusseux e, insieme con V. Antinori e G. Libri, iniziò la pubblicazione delle opere del [...] dei sistemi della filosofia, che ebbe molto successo. Tra le opere letterarie si ricordano: un corso di letture sulla DivinaCommedia (1837), un discorso Sulla letteratura greca (1841), uno studio Sulla vita e sulle opere di V. Alfieri (1842); tra ...
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Letterato e patriota (Napoli 1823 - ivi 1891). Escluso, a Napoli, dagli uffici pubblici (1849) per le sue tendenze antiborboniche e democratiche, si dedicò per alcuni anni a lavori di traduzione e commento [...] romantica, di varie opere storiche e di un Vocabolario napoletano-italiano (1887), è ricordato però soprattutto per il commento alla DivinaCommedia (1º ed., 1856), limpido e convincente soprattutto per l'impegno storico-filologico dello scrittore. ...
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Militare e uomo politico (sec. 13º-14º), figlio di Manfredi. Capo dei guelfi neri della Toscana, nel 1299, insieme con Francesco e Obizzino Malaspina, combatté contro i Pisani e il vescovo di Luni, Antonio. [...] Pistoia (1302). Fedele alleato di Firenze, la soccorse quando l'imperatore Enrico VII pose l'assedio alla città. Ricordato nella DivinaCommedia (Inf. XXIV, 145) come il "vapor di Val di Magra" che, nella profezia di Vanni Fucci, avrebbe sterminato i ...
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Poetessa francese (n. Venezia 1364 circa - m. forse Poissy 1429 circa), figlia di Tommaso da Pizzano, astrologo e medico che verso il 1368 passò alla corte di Francia. Andò sposa a 15 anni al notaio reale [...] femminili, principalmente nella Cité des dames e nel Livre des trois vertus. La sua poesia, morale e allegorica, risente della maniera d'Eustache Des champ; lo Chemin de long estude (1403 circa) presenta innegabili reminiscenze della DivinaCommedia. ...
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Letterato (Traù 1809 - ivi 1900); sacerdote, insegnò a Zara e a Venezia, donde passò a Graz a insegnarvi letteratura italiana all'università. Notevoli le sue ricerche dantesche: Matelda (1860), sulla cronologia [...] della Vita Nuova (1862), l'Allegoria morale, ecclesiastica, politica delle due prime cantiche della DivinaCommedia (1864) e soprattutto il commento al poema (1881). Fu tenace assertore della necessità di mantenere separata la Dalmazia dalla Croazia ...
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Astronomo e letterato (Candeglia 1818 - Firenze 1872). Scolopio, resse l'osservatorio astronomico di Firenze, succedendo (1851) all'Inghirami, sul quale scrisse una monografia (1854). Scrisse anche Sulle [...] dottrine astronomiche della DivinaCommedia (1865), collaborando per tale parte col Tommaseo nel suo commento dantesco. Si occupò anche di problemi d'ingegneria, studiando, tra l'altro, il perfezionamento del motore a scoppio del Barsanti. ...
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Teologo francescano (Serravalle, San Marino, 1350 circa - Fano 1445), Gregorio XII lo fece vescovo di Fermo (1410); fu trasferito poi (1417) a Fano. Assisté al concilio di Costanza (1414-18) e ivi egli [...] tradusse in latino la DivinaCommedia e ne compose un commento (1416-17), che, pur seguendo Benvenuto da Imola in molte cose, ha qualche aspetto originale. ...
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divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...
Dantedi
Dantedì s. m. Denominazione ufficiale della Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il 25 marzo di ogni anno. ♦ È giunto il momento di mettersi d’accordo e fissare d’imperio una Giornata da dedicare al Sommo Poeta: «Vuolsi così...