Pittore italiano (Milano 1912 - Pollença, Maiorca, 2000). Formatosi all'accademia di Brera, aderì giovanissimo al movimento futurista. Dopo i contatti con G. Manzù e i chiaristi lombardi, si volse a una [...] 1993) alla grafica (bozzetti per i Vespri Siciliani, 1973, Torino, Teatro Regio; illustrazioni per la DivinaCommedia, 1986). La sua opera, caratterizzata dalla rielaborazione di soggetti ricorrenti (cavalli, figure eroiche, crocifissioni, battaglie ...
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Scultore e disegnatore (York 1755 - Londra 1826), uno dei maggiori esponenti del neoclassicismo inglese. Formatosi alla Royal Academy, iniziò la sua attività con produzione di modelli per la manifattura [...] pitture e sculture del 14º e 15º sec. Sono di questo periodo le illustrazioni (Odissea, 1793; Iliade, 1795; DivinaCommedia, 1802) che lo resero celebre e in cui i principî di essenzialità e astrazione lineare trovano un'interpretazione esemplare ...
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Poeta e pittore prussiano (Breslavia 1799 - Berlino 1853). Studiò nelle accademie di belle arti di Praga e di Vienna, e dal 1819 al 1822 fu a Dresda, ove un incidente alla mano destra gli rese impossibile [...] . In ricordo degli anni trascorsi in Italia pubblicò poesie popolaresche italiane tradotte sotto il titolo Agrumi (1838), una traduzione in versi sciolti della DivinaCommedia (1840) e la pregevole novella Ein Karnevalsfest auf Ischia (1852). ...
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Letterato ungherese (Szekszárd 1883 - Budapest 1941). Collaboratore, più tardi direttore, della rivista Nyugat (Occidente), B. è la personalità centrale, il maggiore lirico e l'indiscussa autorità critica [...] narrativa primeggia il romanzo Halál fiai ("Figli della morte", 1927). Fra le sue traduzioni è famosa quella della DivinaCommedia in terzine (1913-1923), e tra gli scritti di critica Az europai irodalon története ("Storia della letteratura europea ...
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Poeta romeno (Hordău, Transilvania, 1866 - Bucarest 1918). Esordì giovanissimo con leggende e ballate di argomento popolare e storico che pubblicò nella raccolta Balade, şi idile ("Ballate e idillî", 1893), [...] lavoro di lima. Alcune delle sue romanze e dei suoi "canti" furono musicati. Tradusse dal sanscrito, dal latino, dal tedesco e dall'italiano; la versione di maggior valore poetico è quella, incompleta, della DivinaCommedia (postuma, 1925-32). ...
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Poeta (n. prob. a Pisa - m. prob. a Verona dopo il 1368). Fu ai servigi dei Visconti, degli Scaligeri e forse dei Carraresi. Viaggiò molto. Amò a lungo Ghidola Malaspina maritata a Feltrino di Montefeltro, [...] in gran parte dal 1318 al 1360, poi ritoccato e rimasto incompiuto, che è imitazione monotona anche se talvolta elegante della DivinaCommedia. Il poeta immagina di percorrere con la guida di Solino gran parte dell'Europa, dell'Africa e anche un po ...
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Uomo politico ed erudito (Manduria 1813 - Napoli 1895); nel 1850 conobbe W. E. Gladstone, al quale fornì ampie notizie per la sua celebre lettera a lord Aberdeen che qualificava il governo borbonico "negazione [...] frutti della sua attività di erudito sono l'Inferno di Dante, disposto in ordine grammaticale (3 voll., 1858-65), un Catalogue of the library of Chatsworth (4 voll., 1879) e l'edizione del commento di Benvenuto da Imola alla DivinaCommedia (1887). ...
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Scrittore spagnolo (n. 1384 - m. Madrid 1434); discendente dalla famiglia reale d'Aragona per parte di padre e da quella di Castiglia per parte di madre. Curioso di ogni scienza, fu, secondo una leggenda [...] lui stesso tradotta in castigliano; un'opera di culinaria, Arte cisoria ó tratado del arte del cortar del cuchillo (pubbl. 1766); un trattato di poetica, Arte de trovar (1433), in frammenti. Tradusse (1427) l'Eneide e la DivinaCommedia (1428 circa). ...
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Scrittore e filologo danese (Copenaghen 1821 - ivi 1888). Ancora studente pubblicò la molto apprezzata raccolta di poesie Billeder of Jesu Liv ("Quadri della vita di Gesù", 1840). Tra i suoi scritti migliori [...] , Dante (1852), scritto da M. mentre stava lavorando a quella che può considerarsi la sua opera maggiore, la versione della DivinaCommedia (Guddommelige Komedie, 1851-62, preceduta da un saggio sulla vita e le opere di Dante; 7a ed. 1948) che ebbe ...
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Giornalista italiano (Vasto 1875 - Milano 1956); critico letterario e poi redattore capo del Corriere della sera; deputato al parlamento per la XXV legislatura, si ritirò dalla vita politica perché avverso [...] G. D'Annunzio, scritti originariamente in francese; pubblicò varî volumi di divulgazione storica e letteraria fra cui, notevole, uno sulla DivinaCommedia (In piccioletta barca, 1921), e compilò una antologia di Poeti minori dell'800 (4 voll., 1955). ...
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divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...
Dantedi
Dantedì s. m. Denominazione ufficiale della Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il 25 marzo di ogni anno. ♦ È giunto il momento di mettersi d’accordo e fissare d’imperio una Giornata da dedicare al Sommo Poeta: «Vuolsi così...