Editore italiano (Verdun 1806 - Bellosguardo, Firenze, 1884), fondatore nel 1837 della casa editrice omonima, che nel 1843 iniziò la pubblicazione della collana di scrittori italiani Biblioteca nazionale. [...] che successivamente egli rilevò (1840). La prima opera apparsa con la ragione sociale Le M. fu un'edizione ridotta della DivinaCommedia (1837). Con l'Arnaldo da Brescia di G. B. Niccolini (1842), stampato in Francia e introdotto clandestinamente nel ...
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Nobile pisano (m. 1289). Seguì dapprima la parte ghibellina; poi si accostò al partito guelfo dei Visconti, adoperandosi per il trattato che Pisa strinse nel 1272 con Carlo d'Angiò. Dopo un breve bando [...] morire di fame insieme con i figli e nipoti. L'episodio ha ispirato uno dei più alti e celebri canti della DivinaCommedia di Dante (Inf. XXXIII): la tragedia dell'amore paterno impotente a operare in pro dei figli; la ribellione appassionata del ...
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Poetessa e saggista francese (Besançon 1936 - Roma 2014). Membro (dal 1967) del comitato di redazione di Tel quel, ha insegnato letteratura francese presso la III università di Roma. È autrice di raccolte [...] incantatore. Scritti su Fellini, 1994). Studiosa di Dante (Dante écrivain, 1982; Dante. Une vie, 1995), ha tradotto in francese la DivinaCommedia (3 voll., 1985-90). Ha scritto ancora, tra l'altro, i saggi Puissances du sommeil (1997; trad. it. 2009 ...
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Pittore (n. Siena 1403 circa - m. 1482); forse allievo di Paolo di Giovanni Fei, derivò elementi anche da Taddeo di Bartolo e Gentile da Fabriano, e più tardi dal Sassetta. La sua pittura, lineare e coloristicamente [...] Uffizi (1445); sei pannelli con Storie del Battista (Chicago, Art Institute); polittico per S. Silvestro presso Staggia (1475, Siena, pinacoteca). Fu anche miniatore (DivinaCommedia, ora nel Brit ish Museum; antifonario, Siena, Biblioteca Comunale). ...
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Letterato (Canelli, Asti, 1818 - Firenze 1884). Aveva cambiato in Giambattista il suo nome di Iacopo, entrando tra i somaschi. Dal 1860 coprì la cattedra dantesca nell'Istituto superiore di Firenze. Fu [...] , e chiamò tutte le opere del poeta in aiuto a un sognato, grandioso commento della Commedia ("Dante spiegato con Dante"; cfr. il Metodo di commentare la DivinaCommedia, 1861). Frutto dei suoi studî sulla lingua è l'opera in due voll. Delizia del ...
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Editore e bibliofilo (Livorno 1753 - ivi 1814); direttore a Livorno della tipografia Masi, curò edizioni di classici italiani e pubblicò scritti inediti. Raccolse una scelta di manoscritti e antichi libri [...] a stampa che descrisse nella sua opera Serie de' testi di lingua stampati (1813). La collezione fu acquistata da Ferdinando III per la Palatina di Firenze (oggi Nazionale). È noto il cosiddetto codice Poggiali della DivinaCommedia. ...
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Letterato (Venezia 1470 circa - ivi 1549). Fu uomo di grande rettitudine e vasta cultura, assai stimato da L. Ariosto, P. Bembo, B. Varchi, S. Speroni, dai maggiori uomini dell'età sua. Scrisse commenti [...] alla DivinaCommedia e al Canzoniere di Petrarca, liriche e una grammatica italiana (ined.), di cui si servì il nipote Giacomo (1510-1550) nelle sue Regole grammaticali (1545). ...
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Pubblicista e filosofo (Saint-Malo 1782 - Parigi 1854). Schierato dapprima su posizioni cattolico-tradizionaliste (ispirate al pensiero di J. de Maistre e L.-G.-A. de Bonald), divenne a partire dagli anni [...] antimonarchica gli procura la condanna a un anno di carcere (in prigione inizia, tra l'altro, una traduzione in prosa della DivinaCommedia, portata poi a termine nel 1853 e uscita postuma nel 1855). Con la seconda repubblica La M. è più volte ...
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Poeta statunitense (Portland, Maine, 1807 - Cambridge, Massachusetts, 1882). Fu uno dei primi poeti statunitensi a scrivere su temi propri della sua terra, anche se con modalità mutuate dalla cultura europea; [...] dedicò insieme a J. R. Lowell e Ch. Norton, con i quali aveva costituito il "Dante club", alla traduzione della DivinaCommedia.
Opere
Aveva esordito nel 1839 con un romanzo (Hyperion) e una fortunatissima raccolta di versi, Voices in the night, cui ...
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Pittore (Cortona tra il 1445 e il 1450 - ivi 1523). Secondo G. Vasari fu allievo di Piero della Francesca, come confermano gli scarsi frammenti dell'affresco giovanile per la torre del Vescovo a Città [...] , tra l'altro, Storie dell'Anticristo, Resurrezione della carne, Inferno, Paradiso e varie figurazioni tratte dalla DivinaCommedia di D. Alighieri. A causa del sempre maggiore intervento della bottega, la produzione artistica dell'ultimo ventennio ...
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divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...
Dantedi
Dantedì s. m. Denominazione ufficiale della Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il 25 marzo di ogni anno. ♦ È giunto il momento di mettersi d’accordo e fissare d’imperio una Giornata da dedicare al Sommo Poeta: «Vuolsi così...