Teologo e archeologo domenicano (Saint-Germain-sur-Talloires, Alta Savoia, 1848 - Friburgo, Svizzera, 1924). Prof. nel collegio di Carpentras; dopo aver collaborato, a Roma, all'ediz. "leonina" delle opere [...] per il restauro della chiesa di S. Sabina. Scrisse di teologia, di storia della teologia, dell'arte e dell'Ordine e lasciò un commento, incompiuto, alla DivinaCommedia (Inferno e primi sette canti del Purgatorio, 1892, 1898) d'ispirazione tomistica. ...
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Teologo gesuita (Piacenza 1829 - Roma 1909). Prof. di teologia e filosofia all'univ. Gregoriana (1863-79), quindi di Sacra Scrittura a Maastricht in Olanda (1880-87), poi ancora a Roma, fu membro della [...] commissione per il Codex iuris canonici. È autore di trattati di teologia e filosofia; notevole anche il commento alla DivinaCommedia (3 voll., 1898). ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] eterna increata che si propaga in luci intermedie e riflesse nei diversi lumi delle creature è il tema centrale della DivinaCommedia di Dante, per il quale la sede del paradiso o empireo è rappresentata come la "spera supprema" di l. (Par. XXIII ...
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ANSELMO d'Aosta, santo
Tullio Gregory; Franziskus S. Schmitt
Nacque ad Aosta nel 1033 o 1034 da Gundolfo, un nobile lombardo, e da Eremberga, una burgunda residente ad Aosta.
Il padre (che morì poi [...] , Il pensiero e l'opera educativa di S. A. d. Aosta, Torino 1953; F. S. Schmitt, Dante und A. v. A., Zum Prolog. der DivinaCommedia, in Medioevo e Rinascimento; Studi in onore di Bruno Nardi, Firenze (s.a.), pp. 651-666; J. Mc Intyre, St. A. and his ...
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GIORDANO da Pisa (Giordano da Rivalto)
Carlo Delcorno
Le notizie più attendibili relative alla biografia di G., detto anche, in testimonianze risalenti a non prima del XVI secolo, Giordano da Rivalto, [...] G. da Rivalto, in Giornale italiano di filologia, XIX (1966), pp. 260-272; A. Bozzoli, Due paragrafi sul prologo della DivinaCommedia, in Aevum, XLI (1967), pp. 518-529; C. Delcorno, Dante e il linguaggio dei predicatori, in Letture classensi, XXV ...
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BERTI, Gianlorenzo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Seravezza, in Versilia, il 28 maggio 1696, da Luca e da Domenica Boncia, secondo di quattro fratelli. Nel 1711 entrò nel convento agostiniano di Barga, [...] ., pp. 299-318). Più strettamente connesse con la sua polemica sono le tre conferenze Della dottrina teologica contenuta nella DivinaCommedia di Dante Alighieri, Firenze 1756, che gli davano modo di ribadire le sue posizioni, con una sintesi delle ...
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Maria madre di Gesù Cristo
Caterina Moro
La Madonna venerata dai cristiani
I Vangeli parlano di Maria soprattutto nel racconto della nascita, dell’infanzia e della morte di Gesù. Maria è detta Vergine [...] .
Nel Medioevo la figura di Maria viene esaltata da grandi pensatori cristiani come Bernardo di Chiaravalle, che nella DivinaCommedia di Dante rivolge una bellissima preghiera alla Vergine (Paradiso, XXV). La devozione a Maria si espande grazie all ...
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BONFANTINI, Accursio
Eugenio Ragni
Di notabile famiglia fiorentina - i nomi di alcuni esponenti di essa compaiono tra i priori e tra i più alti magistrati cittadini - ricoprì dal novembre 1326 all'agosto [...] , in Arch. stor. ital., s.5, I (1888), pp. 70, 422; F. Roeffiger, recens. a L. Rocca, Di alcuni commenti alla DivinaCommedia..., in Rivista crit. della letter. ital., VII (1891), pp. 108 s.; R. Davidsohn, Un libro di entrata e spese dell'inquisitore ...
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diavolo
Cecilia Gatto Trocchi
Figura che incarna il male
In tutte le religioni è presente una figura che incarna il male, il disordine, la superbia smodata. In greco diàbolos è colui che si mette di [...] all'astuzia femminile. Nella letteratura il diavolo diventa simbolo del potere, della superbia, della magia.
Dante Alighieri nella DivinaCommedia propone un'ampia sintesi tra i diavoli e le figure mitologiche dell'Ade: nell'Inferno troviamo i demoni ...
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Dolcino, fra
Religioso (n. seconda metà del 13° sec.-m. 1307). Nato probabilmente a Novara o nelle vicinanze, laico, istruito, forse figlio di un prete, dal 1300 predicò in varie città dell’Italia settentrionale [...] un inverno di assedio, nel marzo del 1307, stremati dalla fame, D. e gli altri capi furono catturati, processati e consegnati al braccio secolare che eseguì la condanna a morte. Alla vicenda si accenna nella DivinaCommedia (Inferno, XXXVIII, 55-60). ...
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divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...
Dantedi
Dantedì s. m. Denominazione ufficiale della Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il 25 marzo di ogni anno. ♦ È giunto il momento di mettersi d’accordo e fissare d’imperio una Giornata da dedicare al Sommo Poeta: «Vuolsi così...