AUSPICI O AUSPICI?
Si tratta di una coppia di ➔omografi.
• La parola ➔sdrucciola àuspici è il plurale di àuspice, cioè ‘la persona che traeva gli auspìci presso gli antichi Romani’. Per estensione, il [...] Firenze)
• La parola ➔piana auspìci, invece, è il plurale di auspìcio, con cui si intende sia ‘l’antica pratica della divinazione’, sia (per estensione) ‘l’augurio, il segno o la circostanza che serve di presagio’
Quell’invito ci sembrò di ottimo ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] 28 genn. 1950, pp. 1 s.; E. Ciafardini, F, D., Napoli 1952; M. Barbi, Problemi fondamentali per un nuovo commento della Divina Commedia, Firenze 1956, pp. 141 ss.; A. Vallone, La critica dantesca nell'Ottocento, Firenze 1958, pp. 223 ss.; F. Salsano ...
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Sumeri
Pietro Mander
Gli inventori della scrittura
I Sumeri abitarono il Sud della Mesopotamia, dove fondarono alcune città-Stato. Essi non furono i soli abitanti di quell’area, popolata anche da genti [...] re Mesalim; quando il re di Umma violò il confine, si scatenò la guerra, vero ‘giudizio di Dio’, per ripristinare l’ordine divino violato. Attorno al 2350 il re di Uruk Lugalzagghesi riuscì a imporre il suo dominio sulla Mesopotamia del Sud, ma fu ...
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Grafologia
Carla Poma
Il gesto grafico
"L'uomo che scrive disegna inconsapevolmente la sua natura interiore", così scriveva M. Pulver in Symbolik der Handshrift (1931; trad. it. 1983, p. 8). Scrivere [...] diagnosi che appartengano al campo medico e dal prestare la propria opera in ambiti contigui all'occultismo o alla divinazione. Sulla scia del Codice europeo, nel 1994, ha visto la luce l'Associazione deontologica europea dei grafologi (ADEG).
Aree ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] ’Annunzio. Inconsueta anche la frequenza di forme inventate dall’autore sul modello di parole latine o greche, come ignispicio «divinazione fatta per mezzo del fuoco», o myrionyma «che ha innumerevoli nomi». Il testo ospita inoltre inserti in inglese ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] , 'la scienza delle lettere', divisa in: esatta (per es. l'astrolabio, la matematica, i cronogrammi), discreta (per es. la divinazione coranica), e occulta (per es. i talismani, i sufismi).
La tavola alfabetica comune, di genere orientale, che sembra ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Lo studio della lingua: l'unificazione della scrittura e i dizionari
Françoise Bottéro
Lo studio della lingua: l'unificazione della scrittura e i dizionari
Per [...] radicali relativi alle piante, agli animali, alle parti del corpo umano, ne troviamo altri che designano armi, pennelli, divinazione, tartarughe, spiriti, tripodi, e così via. La classificazione di Xu Shen rende conto non soltanto delle distinzioni ...
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divinazione
divinazióne s. f. [dal lat. divinatio -onis; v. divinare]. – Propr., arte o pretesa arte d’indovinare il futuro da segni e simboli esterni (posizione degli astri, volo degli uccelli, forma delle viscere delle vittime sacrificate,...
divinare
v. tr. [dal lat. divinare, der. di divinus nel senso di «ispirato dalla divinità, profetico» e come sost. «indovino, profeta»], letter. – Presagire il futuro, per ispirazione divina, per arte magica o per potenza d’intuizione: d....