Prezzi
Gianni Vaggi
Definizione e concetti correlati
Per 'prezzo' si intende il valore di un bene, cioè la quantità di altri beni che è possibile acquistare con un'unità del bene stesso. Il prezzo di [...] beni e dei servizi sui mercati.
È con l'affermazione della divisione sociale del lavoro che il problema del prezzo esempio a, come unità di misura, si ha pa=1, e dunque restano tre incognite e due equazioni. Il sistema ha ancora un grado di libertà, ...
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Benessere, Stato del
Peter Flora
Introduzione
Lo Stato del benessere è un elemento centrale delle società europee e un prodotto della loro evoluzione, ed è pertanto strettamente connesso con lo sviluppo [...] ha spazzato via i resti della società dei ceti, creando in Europa le società divise in classi. Con l'estensione del suffragio e e del pensionamento. Esso si è orientato verso una divisione di lavoro salariato e lavoro domestico tra i sessi, ...
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Moneta e sistema monetario internazionale
Tommaso Padoa-Schioppa
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La moneta internazionale. 3. Il regime valutario. 4. Il regime di cambio. 5. Il regime di riserva e la [...] - rappresentano elementi essenziali di un'economia fondata sulla divisione del lavoro e sullo scambio, grazie ai quali è inflazione nel resto del mondo e costituiva una forma inaccettabile di ‛signoraggio' perché veniva finanziato con l'emissione ...
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Società postindustriale
Alain Touraine
Introduzione
Il concetto di società postindustriale appare al termine del periodo di ricostruzione e di crescita economica nazionale del dopoguerra, allorché entrarono [...] la quale tuttavia restava un obiettivo assai importante. In un periodo più recente, e con l'internazionalizzazione della sociali specifici, dagli assegni di disoccupazione alla 'divisione' del lavoro (diminuzione del reddito come condizione ...
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L’ordinamento del credito
Leandro Conte
L’unificazione vide il prevalere politico delle forze liberali moderate, condizione che comportò sia la rinuncia a un momento costituente, sia l’assunzione della [...] asimmetrie nei contratti di divisione del lavoro. Per contrastare ).
Il prestito della Banca nazionale alle Finanze, imposto con decreto d’urgenza, da un lato liberò il governo tra una componente più pragmatica restia a interventi normativi e una più ...
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Produzione
Piero Tani
di Piero Tani
Produzione
Introduzione
La trasformazione sempre più complessa e articolata di risorse naturali, al fine di renderle più adatte a soddisfare le esigenze di vita [...] produce o contribuisce a produrre e quelli che consuma). La divisione del lavoro richiede che si istituisca un qualche meccanismo che consenta quelli compatibili con le risorse disponibili. Molte di queste spiegazioni, come del resto quella keynesiana ...
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Mercati finanziari
MMarcello de Cecco
di Marcello de Cecco
Mercati finanziari
sommario: 1. I termini essenziali. a) Origine e contenuto dei mercati finanziari. b) I soggetti coinvolti nei mercati finanziari. [...] mercati finanziari, esattamente come dalla divisione del lavoro nasce lo scambio ciò che accade sui mercati azionari del resto del mondo, a maggior ragione in un boom di borsa, conclusosi nell'ottobre 1987 con una crisi a Wall Street. Sulle cause di ...
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Utilitarismo
Carlo Augusto Viano
Le origini
John Stuart Mill diceva che "in uno dei romanzi di Galt, Gli annali della parrocchia, [...] il membro della Chiesa scozzese di cui il libro costituisce un'immaginaria [...] un principio dal quale si deve partire per provare tutto il resto. Anche Mill ammetteva che dell'utilitarismo non ci fosse una prova la giustizia ha che fare con la divisione in ricchi e poveri o con la distribuzione degli oneri collettivi attraverso ...
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FERRARA, Francesco
Riccardo Faucci
Nacque a Palermo il 7 dic. 1810, da Francesco e Rosalia Alaimo. Protetto da Carlo Cottone principe di Castelnuovo, al cui servizio era il padre, poté attendere agli [...] rovescio di Custoza e i rischi di guerra con Napoli fecero cadere l'offerta. Il F. scelse di restare in volontario esilio a Torino.
Si apriva la e terra); l'economia sociale, che tratta della divisione del lavoro, dello scambio, della distribuzione; l ...
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Profitto
Nicolò De Vecchi
di Nicolò De Vecchi
Profitto
Introduzione
In termini generali il profitto è definibile come una forma di reddito che può presentarsi in un'economia priva di un piano o di [...] dell'uomo a 'trafficare' con i suoi simili ha innescato un processo di crescente divisione del lavoro; ogni lavoratore è e alle abitudini del tempo. Profitto, infine, è ciò che resta del prodotto sociale dopo queste detrazioni. In questo senso esso ...
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divisione
diviṡióne s. f. [dal lat. divisio -onis, der. di dividĕre «dividere»]. – 1. L’atto, il fatto di dividere, sia facendo due o più parti di un tutto, sia disgiungendo o separando, concretamente o anche solo idealmente, cose o persone...
resto
rèsto s. m. [der. di restare]. – 1. a. Ciò che rimane di un tutto, a cui è stata tolta o è venuta meno una parte per consumo, guasto, distruzione, o per altra causa: metti nel frigo il r. del pollo; queste mura sono il r. di un grande...