Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...] non si tratta degli aspetti della devianza ritenuti 'normali' o 'sani', ma delle sue origini nella 'anormale divisionedellavoro', in certi tratti patologici della società moderna emergente. Il famoso termine durkheimiano 'anomia' si riferiva alla ...
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GIULIANO da Maiano (Giuliano di Leonardo d'Antonio)
Daniela Lamberini
Nacque a Maiano, sulle colline a nord di Firenze, intorno al 1432. Questa data, accettata dalla maggior parte degli studiosi, si [...] in stretta collaborazione con la bottega di legnaiuolo del fratello Nardo, secondo la prassi consueta di collaborazione, scambi e divisionedellavoro, caratteristica delle botteghe fiorentine del Quattrocento (sull'"impresa fraterna" dei da Maiano e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio Serra
Alessandro Roncaglia
Antonio Serra, cosentino, avrebbe potuto ambire al titolo di fondatore dell’economia politica con il suo libro Breve trattato delle cause che possono far abbondare [...] detto da Cosimo Perrotta 1988, pp. 59-63, con il quale comunque si concorda quando afferma che «come per la divisionedellavoro, il concetto generico di sovrappiù esiste da sempre», p. 59).
Inoltre, non è difficile trovare precursori di Serra sui ...
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di Maria Cristina Ercolessi
La rinascita economica
Panafricanismo e ‘Rinascimento africano’ sono i temi attorno ai quali si è celebrato il cinquantenario della fondazione, nel 1963, dell’Organizzazione [...] Novecento nell’arco di crisi che andava dal Corno alla Rdc passando per i Grandi Laghi) o come una nuova ‘divisionedellavoro’ che affida all’ex potenza coloniale alcuni compiti primari di sicurezza.
In questo quadro ancora in via di assestamento ...
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Sacerdoti
Enzo Pace
Definizione
In termini molto generali i sacerdoti costituiscono un gruppo di persone specializzate nel trattare la sfera del sacro. È la destinazione sociale delle cose sacre, infatti, [...] di una organizzazione, di cui si possono studiare i meccanismi e i criteri di reclutamento e di selezione del personale, la divisionedellavoro, le carriere, le forme di sostentamento economico e la base sociale dei diversi strati di cui il corpo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Piero Sraffa
Alessandro Roncaglia
Piero Sraffa non è solo uno dei maggiori economisti del 20° sec., ma è anche un importante protagonista della cultura filosofica e politica. I suoi contributi teorici [...] fattori di produzione, mentre i rendimenti crescenti hanno a che fare con l’espansione della produzione e la crescente divisionedellavoro.
Il primo fenomeno si verifica in conseguenza dell’esistenza di un fattore scarso di produzione. A meno di non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Roberto Ardigò
Alessandro Savorelli
Agli inizi del Novecento Roberto Ardigò era ancora considerato, nell’ambito del positivismo italiano, l’autore di una sintesi in grado di superare gli opposti punti [...] e storico: nel primo, secondo una gradazione che si manifesta nell’età, nel sesso, nell’educazione, nella divisionedellavoro, nella gerarchia delle classi sociali; nel secondo, con il passaggio dalla barbarie alla civiltà. Ardigò si mostra ...
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Tribù
Ugo Fabietti
Introduzione
Nonostante abbia costituito per molto tempo uno dei termini più qualificanti il lessico dell'etnologia, dell'antropologia sociale e dell'antropologia culturale, quello [...] du travail social: étude sur l'organisation des sociétés supérieures, Paris 1893 (tr. it.: La divisionedellavoro sociale, Milano 1962).
Eickelman, D.F., The Middle East. An anthropological approach, Englewood Cliffs, N.J., 1981, 1989² (tr. it ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera di Karl Marx prende forma negli anni Quaranta e giunge ai suoi esiti maturi [...] il mutamento si fondano sulla connessione fra il grado di sviluppo delle forze produttive, a sua volta dipendente dal tipo di divisionedellavoro, e i rapporti sociali di produzione. Ciò che conta non è solo che cosa gli esseri umani producono entro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'economia a Roma
Cristiano Viglietti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’economia romana mostra sin dalle origini una forte vocazione [...] servile, che è parsa ad alcuni come una sorta di anticipazione delle modalità di divisionedellavoro nelle fabbriche di età moderna.
In realtà quello della villa varroniana è un fenomeno storicamente e geograficamente limitato: esso compare solo ...
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divisione
diviṡióne s. f. [dal lat. divisio -onis, der. di dividĕre «dividere»]. – 1. L’atto, il fatto di dividere, sia facendo due o più parti di un tutto, sia disgiungendo o separando, concretamente o anche solo idealmente, cose o persone...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...