Dujardin, Jean
Dujardin, Jean. – Attore francese (n. Ruel-Malmaison 1972). Formatosi in televisione negli Novanta prima come membro del gruppo comico Nous C Nous, poi come uno dei protagonisti della [...] dal muto al sonoro, il film offre a D. la possibilità di dare sfoggio del suo talento tragicomico; la dolente figura del divo del muto George Valentin gli vale il premio Oscar come migliore attore e un favorevole auspicio per il suo cammino d’artista ...
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ROMA
Anna Bordoni
Sandro Benedetti
Edoardo Tortorici
Luigi Spezzaferro
(XXIX, p. 589; App. I, p. 971; II, II, p. 728; III, II, p. 628; IV, III, p. 232)
La città, che si era accresciuta con un ritmo [...] quali hanno fornito importanti precisazioni in relazione alla piazza del Foro Romano (arco di Augusto, tempio del Divo Giulio, lacus Curtius, pavimentazione della piazza, rostri, localizzazione dell'equus Domitiani).
Altra rilevante linea di ricerca ...
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. Il palazzo detto della Cancelleria fu edificato dal cardinale Raffaele Riario nipote di Sisto IV. L'Aretino, in una lettera e nel Ragionamento de le Corti, asserisce che il Riario edificò il proprio [...] delle finestre del piano nobile: Raphael Riarius Savonensis Sancti Georgi Diaconus Cardinalis Sanctae Romanae Ecclesiae Camerarius templum divo Laurentio Martiri dicatum et aedis a fundamentis sua impensa fecit MCCCCLXXXXV Alexandro VI P. M. La ...
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LAPACCINI (Lapaccino; Lapacino), Filippo
Paolo Falzone
Nacque a Firenze intorno alla metà del XV secolo. Una ricostruzione del suo profilo biografico è resa problematica dal carattere discontinuo e [...] cantilena" (Frati, p. 94). Flamini (p. 684) elenca alcuni sonetti di corrispondenza, attribuiti al L. nei manoscritti relatori: Immenso divo e singular poeta (risponde M. Galeotto da Rimini con il sonetto Non diè mai tanto da pensar cometa); Spirto ...
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ridire (ridicere in Vn XXVI 3)
Riccardo Ambrosini
Attestato 3 volte nella Vita Nuova e 9 nella Commedia, indica l'azione di " dire di nuovo ", per riferirla, una cosa detta precedentemente (Vn XXIV 9 [...] né può chi di là sù discende; XXVII 13.
In Pd XXIV 24 intorno di Beatrice / [s. Pietro] si volse con un canto tanto divo, / che la mia fantasia nol mi ridice, la comunicazione è figurata tra il ricordo di D. e D. stesso.
R. significa " dire a propria ...
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Pampanini, Silvana
Maurizio Porro
Attrice cinematografica, nata a Roma il 25 settembre 1925. Bruna, sensuale, di vistosa bellezza, è stata la prima diva maggiorata amata dagli italiani del dopoguerra, [...] al suo fisico prorompente, come Il segreto di Don Giovanni di Camillo Mastrocinque, dove esibisce le sue doti canore accanto al divo della lirica Gino Bechi e alla sua rivale Gina Lollobrigida. Tra il 1949 e il 1951 partecipò ad alcuni film di ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] (alcuni biografi l'hanno supposta) compagnia della droga. In quei rituali il D. recitava le battute finali di un poeta divo che aveva caratterizzato un'epoca e deciso gli orientamenti del gusto. Ma le recitava senza spettatori, nel vuoto di una scena ...
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Vedi CATACOMBE dell'anno: 1959 - 1994
CATACOMBE
E. Coche de La Ferté
Red.
Red.
1. L'espressione ad catacumbas, in catacumbas indicava una zona tra la seconda e la terza colonna miliare sulla via Appia, [...] l'ipotesi di un vicendevole influsso. Tuttavia se ne distinguono per alcuni caratteri proprì. Così una parte della c. Randanini, sub divo, e in cui è scavato un pozzo, è stata identificata dal Garrucci con una sinagoga; in questa c., come in quella ...
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SCARLATTI, Domenico (Giuseppe Domenico). – Nacque a Napoli il 26 ottobre 1685, sesto di dieci figli di Antonia Anzalone e di Alessandro Scarlatti, musicista palermitano che l’anno prima si era trasferito [...] generi ch’egli coltivò poi in varie fasi della sua vita: un mottetto a 5 voci, archi e basso continuo (Antra, valles, divo plaudant a cura di D. Fabris, Madrid 2008); le tre sonate che nel catalogo Kirkpatrick (d’ora in avanti: K) sono numerate ...
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Bonnard, Mario
Stefania Carpiceci
Attore e regista cinematografico, nato a Roma il 24 dicembre 1889 e morto ivi il 22 marzo 1965. Fu tra i più illustri divi del cinema muto italiano, interprete soprattutto [...] divismo assumeva in Italia proporzioni dilaganti, fino a raggiungere il suo apice proprio tra il 1910 e il 1919. Lo status di divo portò a B. molti vantaggi e privilegi, non ultimo quello di creare, intorno al 1914-15, una casa di produzione a suo ...
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divo1
divo1 agg. [dal lat. divus], letter. – Divino, con riferimento soprattutto agli dei pagani, o anche agli uomini, generalmente imperatori o imperatrici, divinizzati dagli antichi Romani dopo la loro morte e talora in vita: il d. Augusto....
divo2
divo2 s. m. [tratto dal femm. diva; cfr. lat. divus «dio»]. – Attore di teatro, del cinema, del varietà, ecc., di grande popolarità: i d. dello schermo, della canzone, della televisione; è spesso scherz. o iron., più del femm. diva....