Teologo calvinista (Châtellerault 1594 - Parigi 1670), precettore (1612) dei nipoti di Duplessis-Mornay, coi quali viaggiò in Svizzera, Germania, Paesi Bassi, Italia (a Venezia strinse amicizia con P. [...] Sarpi), fu poi (1626) pastore della comunità riformata parigina a Charenton-le-Pont; lasciò numerose opere sull'antica letteratura cristiana e su questioni controverse di storia dei dogmi e della Chiesa. ...
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HENDERSON, Alexander
Nato, forse nel 1583, a Criech (Fifeshire), morto il 19 agosto 1646, fu, dopo John Knox, il più influente e attivo dei presbiteriani scozzesi: dotato di grande intuito politico, [...] Giacomo I e Carlo I, dirigendo il movimento che diede alle chiese presbiteriane scozzesi la formulazione dei loro dogmi e la loro organizzazione. Lasciò alcuni scritti polemici e dottrinali.
Bibl.: Dictionary of National Biography, IX, Oxford 1921 ...
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babismo (dall'ar. Bab «porta»)
babismo
(dall’ar. Bāb «porta») Setta religiosa, nata in Persia (metà sec. 19°) in seno all’islam sciita. Suo fondatore fu il mistico ‛Ali Muhammad (1819-50), che si proclamò [...] Bab, ossia porta d’accesso all’imam (capo spirituale) occulto, la cui esistenza è fra i dogmi dello sciismo. Tale dottrina, che apriva un nuovo ciclo profetico dopo quello chiuso da Maometto, provocò in Persia gravi disordini, conclusi dall’ ...
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Traduttore e commentatore ebreo (m. Salerno 1279). Tradusse in latino, con la collaborazione del domenicano N. Paglia da Giovinazzo, numerosi testi filosofici ebraici; scrisse anche un commento parafrastico [...] alla Guida dei perplessi di Maimonide accompagnato da un glossario ebraico-italiano dei termini tecnici in essa ricorrenti, e il trattatello polemico Tĕ῾ānōt ("Obiezioni") contro i dogmi della Trinità e dell'Incarnazione. ...
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Pittore, nato a Trieste il 23 marzo 1860, vivente a Monaco di Baviera. Dopo aver frequentato il politecnico di Milano (1877-82), abbandonò l'architettura per la pittura, facendosi scolaro (1883-85) di [...] Luigi Conconi. Coltivò dapprima la figura, poi il paese, che egli non trattò secondo i dogmi impressionistici allora imperanti, ma cercando sempre un taglio decorativo, preferendo pochi toni accordati in sordina - quasi come in un monocromo - e una ...
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Nome dell'ignoto autore di un componimento in 344 esametri leonini, l'Ecloga Theoduli, scritta probabilmente nel sec. 10º e largamente diffusa, specie come testo scolastico, fino al sec. 16º. L'operetta [...] è articolata come una tenzone fra il pastore Psèusti (la Menzogna), che difende il paganesimo, e la pastorella Alitìa (la Verità), che difende i dogmi cristiani e alla quale è assegnata la vittoria da Fronèsi (la Ragione). ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I racconti filosofici conoscono una rinascita moderna, alle soglie dell’età dei Lumi, [...] . Modelli greci e latini vengono rimessi in auge con un intento nuovo: il rovesciamento critico delle idee ricevute, dei dogmi e delle tradizioni, in nome della libertà della ragione e dei suoi progressi. Racconto storico e razionalità critica vanno ...
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Celebre poeta, filologo e letterato arabo, cieco, nato nel 363 èg. (973 d. C.) in Ma‛arrat an-Nu‛mān, città tra Aleppo ed Emesa, morto nel 449 èg. (1058 d. C.).
In Europa è noto soprattutto per le sue [...] poesie al-Luzūmiyyāt, di carattere pessimista e contrarie ai dogmi; e per la sua Risālat al-ghufrān (l'epistola del perdono) in prosa rimata, nella quale M. Asín, nel 1919, ha creduto di scoprire una delle fonti della Divina Commedia (v. arabi: ...
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Kabir
Kabīr
Pensatore religioso indiano (forse 15° sec.). I contorni della figura storica di K., tradizionalmente considerato un sarto, tendono a sfumare ed è possibile che gli siano stati attribuiti [...] in cui le religioni indiane erano costrette a confrontarsi con l’invasione islamica, K. propone una religiosità che prescinda dai dogmi, dai testi sacri e quindi anche dalla teologia personale. Al contrario, il Dio concepito da K. è un Dio senza ...
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Filosofo francese (Parigi 1870 - ivi 1954). Membro dell'Istituto di Francia (dal 1919), successe a H.-L. Bergson nella cattedra di filosofia al Collège de France (1921) e all'Académie française (1945); [...] , è il più sistematico tra i pensatori del cattolicesimo modernistico francese. Il suo Dogme et critique (1907), fondato su basi pragmatistiche, interpreta i dogmi non come espressioni di verità teoriche ma come premesse dell'azione morale. Nelle ...
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dogma
dògma (raro dòmma) s. m. [dal lat. dogma -ătis, gr. δόγμα -ατος «decreto, decisione», der. di δοκέω «mi sembra»] (pl. -i). – Principio fondamentale, verità universale e indiscutibile o affermata come tale: d. filosofici, politici; i...
libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...