KRASIŃSKI, Zygmunt
Giovanni Maver
Poeta polacco, nato a Parigi il 19 febbraio 1812, ivi morto il 23 febbraio 1859. Rimasto orfano di madre, che era una principessa Radziwiłł, all'età di 10 anni, subì, [...] K., che, dopo aver ricondotto in patria le truppe polacche di Napoleone, era passato al servizio dello zar Alessandro, elevando a dogmi di vita la lealtà verso il nuovo padrone e l'avversione per ogni rivolta politica o sociale. Sotto la guida del ...
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Mistico e storico tedesco (Donauwörth 1499 - Basilea 1542 o 1543). Dapprima (1527) favorevole al luteranesimo, dal 1529 fu un isolato, per le sue idee religiose (religione interiore, Dio e Satana interni [...] -35, ristampati 1909; Guldin Arch, 1538, ecc.) che lo orientò verso il rilievo della storicità e provvisorietà dei dogmi. Poiché Dio agisce elevando la coscienza degli uomini e rivelandosi nella storia, la considerazione storico-allegorica divenne ...
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Patriarca cattolico di Costantinopoli dal 1275 al 1282 (m. 1296); nel 1270 fu incaricato di ricondurre in Francia i legati di Luigi IX, inviati a Bisanzio per trattare l'unione delle Chiese, e assisté [...] il favore dell'imperatore, che lo rinchiuse nella fortezza di Anema. Qui un più approfondito studio teologico lo condusse ad accettare i dogmi della Chiesa latina. Così quando a Lione fu conclusa l'unione delle due Chiese (6 luglio 1274), G. B. fu ...
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Logico e filosofo statunitense (Akron, Ohio, 1908 - Boston, Massachusetts, 2000). Partito dalla critica della teoria dei tipi per mostrarne l'eliminabilità in un lavoro di perfezionamento e di semplificazione [...] per il paradosso di Russell), legò poi il suo nome a una famosa critica a quelli che ha considerato i «due dogmi dell'empirismo», cioè la distinzione tra asserzioni analitiche e asserzioni sintetiche, e il riduzionismo, sui quali era in larga misura ...
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Filosofo ebreo, nato a Barcellona nel 1340, morto nel 1410. Occupò alte cariche nella comunità ebraica della sua città nativa e poi in quella di Saragozza. Nella sua opera filosofica in ebraico, dal titolo [...] della filosofia del Rinascimento. Scrisse inoltre un trattato in spagnolo, inteso a confutare, soprattutto con argomenti filosofici, i dogmi del cristianesimo. Di questo trattato è rimasta solo una traduzione ebraica, dovuta a Yōsēf ben Shēm Tōb. È ...
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Ortodossia
JJohn D. Zizioulas
di John D. Zizioulas
Ortodossia
sommario: 1. Introduzione. 2. La struttura canonica. 3. Sviluppi teologici. 4. Relazioni ecumeniche. 5. L'ortodossia e il futuro. □ Bibliografia.
1. [...] occidentali' a questo proposito per denunciare l'intera teologia che sostiene il Filioque, riconoscendo d'altra parte che esso non è un dogma ma un ϑεολογούμενον. Ciò è dovuto, di nuovo, al fatto che i dialoghi ortodossi bilaterali sono in gran parte ...
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Giurista (m. Montpellier 1192) della scuola dei glossatori civilisti; originario di Piacenza e discepolo dei primi glossatori bolognesi, insegnò a Mantova dove scrisse il De varietate actionum (Summa Mantuana), [...] Tornato in Italia (1183), ne ripartì presto (1189) per Montpellier. Fu tra i più grandi giuristi del suo tempo: importanti dogmi e teorie fanno capo all'opera sua. Fu erudito nelle artes della dialettica e della retorica, e tuttavia polemizzò contro ...
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MENZELI, Wolfgang
Rodolfo Bottacchiari
Scrittore tedesco, critico, storico, poeta, nato a Waldenburg, nella Slesia, il 21 giugno 1798, morto il 23 aprile 1873 a Stoccarda. Studiò a Breslavia e a Bonn; [...] fuorché per brevi viaggi (in Italia nel 1835). Le sue idee politiche ed estetiche, sostenute, quasi con fanatismo, come dogmi di fede, sono radicate nel convincimento d'un germanesimo destinato a dominare il mondo; perciò, contro il rivoluzionarismo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La pena
Francesco Palazzo
Scienza penale ed esperienza giuridica
Due premesse sono utili a dichiarare in limine la coordinate di fondo, entro le quali si svolgerà la seguente rassegna della cultura [...] dal radicalizzarsi verso gli estremi, rimanda a una gamma di molteplici gradazioni.
E questo ‘fuori’ sono i fatti, i valori, i dogmi. E ciascuno di essi può essere più o meno ‘fuori’, più o meno esterno o distante dalla norma legislativa.
I fatti, i ...
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Dottore ebreo (n. nel distretto di el-Fayyūm 882 d.C. - m. Sūrā, Babilonia, 942). Fu il maggiore dei gĕōnīm e il fondatore della filosofia ebraica medievale. A lui si deve da un lato l'affermazione dell'ebraismo [...] di S. è il trattato in arabo Kitāb al-amānāt wa 'l-i῾tiqādāt ("Libro delle credenze e dei dogmi"), compiuto sistema delle credenze religiose ebraiche integrate con dati della speculazione razionale e dell'esperienza sensibile. Altra notevole opera ...
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dogma
dògma (raro dòmma) s. m. [dal lat. dogma -ătis, gr. δόγμα -ατος «decreto, decisione», der. di δοκέω «mi sembra»] (pl. -i). – Principio fondamentale, verità universale e indiscutibile o affermata come tale: d. filosofici, politici; i...
libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...