GUGLIELMINI, Domenico
Anna Rita Capoccia
Nacque a Bologna, da Giulio e da Gentile Neri, il 27 sett. 1655. A Bologna studiò matematica con G. Montanari e medicina con M. Malpighi: dal primo fu introdotto [...] ibid., pp. 175 s.; A. Robinet, G.W. Leibniz et la république des lettres de Bologne. Rapporti di scienziati europei con lo Studio bolognese. Studi e memorie per la storia dell'Università di Bologna, a cura di M. Cavazza, VI, Bologna 1987, pp. 3-49; M ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giovanni Battista Morgagni
Oreste Trabucco
Giovanni Battista Morgagni è certo l’erede più rappresentativo del lascito costituito dalla grande anatomofisiologia italiana seicentesca, che ha il suo apice [...] alla volta di Venezia, fidando nella protezione di Domenico Guglielmini (1655-1710), già allievo di Malpighi, vita, che guarda lucidamente al passato, alimentandosi della grande tradizione bolognese facente capo a Malpighi, e al contempo si rivolge al ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Antonio Vallisneri
Dario Generali
Antonio Vallisneri fu il principale esponente della tradizione medica e naturalistica galileiana tra Sei e Settecento. I suoi interessi spaziarono dalla medicina all’anatomia [...] di passaggio verso la stagione illuministica.
Formazione bolognese e medicina pratica
Quando nel 1682 giunse più diffusa, che era stata anche di René Descartes, Domenico Guglielmini e Bernardino Ramazzini, attribuiva l’origine delle sorgenti perenni ...
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BENZI, Ugo
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Nacque a Siena il 24 febbr. 1376 da Andrea e da Minoccia, il cui cognome Pagni (o Panni) sembra da considerare un'attribuzione secentesca.
La scoperta della Vita del B., scritta dal figlio [...] , di mano di Giovanni Tortelli - nel cui circolo bolognese il codice fu scritto intorno al 1442-43 -, il 1439, moriva a Ferrara e veniva sepolto nella chiesa di S. Domenico.
Anche se di scarso rilievo sono le sue opere filosofiche, giunteci poi ...
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GALVANI, Luigi
Calogero Farinella
Nacque a Bologna il 9 sett. 1737 da Domenico e da Barbara Foschi, sua quarta moglie.
Seguendo una consolidata tradizione della famiglia, originaria della Bassa ferrarese [...] tra i soprannumerari nel 1772 e tra i numerari nel 1780. Nel 1775 venne incaricato dalla magistratura sanitaria del Senato bolognese, l'assunteria di Sanità, di esprimere il suo parere sulla natura dell'epidemia che aveva colpito le mandrie bovine di ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Aspetti etici e sociali della medicina
Chiara Crisciani
Jole Agrimi
Monica H. Green
Graziella Federici Vescovini
Aspetti etici e [...] trattatistica; il De cautelis medicorum habendis del medico bolognese Alberto Zancari (del XIV sec.); le Differentiae II e un'organizzazione quotidiana del lavoro che il pittore Domenico di Bartolo ha immortalato nell'affresco Cura e governo degli ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Le origini della neurofisiologia
Guido Cimino
Franco A. Meschini
Le origini della neurofisiologia
La tradizione classica, medievale e rinascimentale
di [...] dei reni; Antonio Maria Valsalva, medico e anatomista della scuola bolognese, noto per le sue ricerche sull'organo dell'udito, pubblicate nel celebre De aure humana tractatus (1704); Domenico Mistichelli, medico a Roma, autore di un Trattato dell ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'anatomia patologica e la clinica
Giuseppe Ongaro
L'anatomia patologica e la clinica
La riforma cinquecentesca dell'anatomia costituì la condizione indispensabile [...] senso clinico furono le ricerche sulle malattie cardiache del bolognese Ippolito Francesco Albertini (1662-1738), allievo di prova però non ebbe diffusione, tanto che fu riscoperta da Domenico Cotugno (1736-1822) nelle urine di idropici sottoposte a ...
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MANCINI, Giulio
Silvia De Renzi
Donatella L. Sparti
Ultimogenito del medico Bartolomeo di Niccolò (morto nel 1578) e di Camilla di Francesco Mucci, nacque a Siena il 21 febbr. 1559 e fu battezzato [...] , pp. 136 s.). Acquistò in prevalenza opere toscane e bolognesi; a conferma dello scopo commerciale della sua quadreria già nel , del Cavalier d'Arpino (Giuseppe Cesari), del Domenichino (Domenico Zampieri), di Guido Reni e Giovanni Lanfranco, il M. ...
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DONDI DALL'OROLOGIO, Giovanni
Tiziana Pesenti
Nacque a Chioggia (prov. di Venezia) intorno al 1330, secondogenito del medico Iacopo e della nobile Zaccarota di Daniele Centrago.
Le origini della famiglia [...] come promotore, benché assente, alla laurea in medicina di Domenico Dalla Chiesa da Venezia. Dal 1379 fino alla morte insegnò pp. 11-12), mentre alcuni passi della disputa bolognese del 1367 furono riportati nella memoria di Francesco Scipione ...
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ultra-tradizionalista
(ultra tradizionalista), s. m. e f. Chi è profondamente legato ai valori più tradizionali. ◆ un maggiore impatto sembrano aver avuto gli interpreti di un fronte opposto a quello bolognese, appunto quello degli «ultra...
sfoglino
s. m. Uomo abile nel preparare a mano la sfoglia per la pasta fatta in casa. ◆ il deputato Ds Franco Grillini […] il 22 dicembre ha presentato alla Camera una proposta di legge che «vuole tutelare e promuovere la più antica tradizione...